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13-03-2008, 19.47.24 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-12-2007
Messaggi: 196
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.
il mio amico Ingegnere informatico di Napoli Sab. Sca. mi ha dato il suo permesso per pubblicare queste sue riflessioni ed è ben contento che venga aperta una discussione a tal proposito, quindi buona discussione a tutti.
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14-03-2008, 09.23.02 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-05-2007
Messaggi: 248
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.
Citazione:
Che ci siano ancora tante cose da imparare sono perfettamente daccordo. Resta comunque in sospeso da chi dobbiamo impararle. Mi spiego. Io ho cercato di "spiegare" cio' che la scienza ufficiale riconosce attendibile. E cioe' la relazione tra massa inerziale e gravitazionale e le forze che sono interessate in quanto l'argomento non mi sembra molto intuibile dai libri di testo (ricordi poco piacevoli di scuola). Ti sei mai chiesto perche' i riferimenti che hai portato sono finiti nel buio della scienza? Se effettivamente ci fossero dei riferimenti negativi ultra attendibili sulla Relativita' generale, con la fame che la scienza ha di argomentazioni forti, ci sarebbe stato uno tsunami sulla scienza stessa da travolgere tutto visto l'importanza che riveste la R.G. Ma la vera scienza non si basa su presunti esperimenti e sul "forse". P.S. Quando mi sono iscritto a questo forum non ero molto pratico di compiuter e la scritta maiuscola del mio nome lo dimostra. Per cui se devi scrivere simmetria scrivilo pure minuscolo. Ciao |
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14-03-2008, 12.08.37 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-12-2007
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.
aggiungo a questa interessante discussione il riferimento seguente del Prof Meyl che ha elaborato teorie molto vicine a quella qui presentata, che non vuol essere la Bibbia per nessuno, vuol solo umilmente aprire altre discussioni, la scienza potrà avanzare solo con il beneficio del dubbio e del sereno confronto.
http://www.meyl.eu/go/index.php?dir=...1&s ublevel=0 |
14-03-2008, 16.13.46 | #6 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.
Citazione:
Citazione:
carissimi nuages e simmetria io capisco il beneficio del dubbio (in effetti qualcosa da me si beneficia sempre ) e del sereno confronto. Capisco anche che la scienza ufficiale è quella che fa testo, ed infatti noi cerchiamo di ripercorrere quella (per comprenderla) e cerchiamo anche di trovare i punti piu oscuri per discuterli e trovare nella letteratura scientifica strade "alternative". Ma... la caduta dei gravi o è come ce la racconta la scienza ufficiale oppure la scienza ufficiale non ce la racconta giusta. La scienza ufficiale (va bhe... ho preso la definizione da Wikipedia, mi perdonerete ) afferma: <<i corpi materiali cadono, nel vuoto (in questo modo si esclude qualunque effetto di attrito), tutti con la stessa velocità, indipendentemente dal loro peso.>> Le ipotesi quindi sono due o la proposizione è vera o la proposizione è falsa. O il Dott. Palmieri e il Proff. Corbucci (da i quali ho tratto questa informazione sulla diversa caduta gravi) dicono il falso e sono dei ciarlatani, oppure a essere ciarlatano è la scienza ufficiale. Esiste anche una terza possibilità, che le due proposizioni siano in "sovrapposizione quantica" e che dipende da chi osserva |
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17-03-2008, 12.20.59 | #7 |
Ospite abituale
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.
Nella mia infinita ignoranza posso solo aggiungere che in estrema sintesi la teoria della simmetrizzazione delle equazioni di Maxwell si può vedere come:
Un campo elettrico variabile nel tempo (ad esempio prodotto da un filo elettrico percorso da corrente alternata o variabile) produce un campo magnetico che si avvolge intorno ad esso. Questo é il principio secondo cui si realizzano, come é noto, gli elettromagneti creando degli avvolgimenti elettrici (in pratica impilando uno nell'altro i campi magnetici prodotti). Viceversa un campo magnetico variabile produce un campo elettrico variabile che ruota intorno alla direzione del primo. Questo é il principio su cui si basano i trasformatori: il primo avvolgimento percorso da corrente alternata produce un campo magnetico e questo induce nel secondo una corrente senza che vi sia una alimentazione vera e propria. A questo viene aggiunto che il campo magnetico variabile e quello elettrico variabile producono un campo gravitazionale variabile. La conseguenza risulta essere che un trasformatore non solo produce una corrente indotta da primario al secondario ma produce una campo gravitazionale oscillante: questo é il motivo che lo fa vibrare e produce il caratteristico rumore più che l'effetto piezoelettrico a cui é imputata la rumorosità dei trasformatori e la loro vibrazione. Da questo si deduce che alimentando opportunamente un circuito elettrico si può produrre un campo gravitazionale opposto a quello terrestre. Ma le conseguenze sono infinite, ad esempio, una variazione di massa (rottura di un cristallo) può produrre un campo elettrico, ma anche il viceversa un campo elettrico può produrre la rottura di un cristallo o ancora un campo, ecc... |
17-03-2008, 14.10.48 | #8 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.
Citazione:
Ciao L'idea e' alquanto suggestiva. Pero' non mi convince. Cio' e' in relazione con il comportamento di masse in un campo gravitazionale che non puo' essere paragonato al comportamento di cariche diverse in un campo elettrico. Le prime hanno come caratteristica di avere la stessa accelerazione (prerogativa unica che si trova solo nel campo gravitazionale) le seconde hanno l'accelerazione in relazione alla loro carica. E' questo distinguo che mi fa dubitare sull'attendibilita' dell'ipotesi iniziale. Sembrerebbe proprio che i due fenomeni appartengano a sistemi che nulla hanno in comune. |
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17-03-2008, 22.51.52 | #9 |
Ospite abituale
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.
L'amico S.S. che lavora a tale tesi dopo aver letto il sito allegato del Prof. Meyl
http://www.meyl.eu/go/index.php?dir=...1&s ublevel=0 afferma: non conoscevo questi studi relativi alle onde trasversali scalari, che mi hanno consentito, finalmente, di impegnarmi per ricavare l'equazione dell'onda prevista dal mio sistema di equazioni. riassumo quanto ho ricavato nelle ipotesi di propagazione nel vuoto. Oltre il termine collegato alla derivata seconda rispetto al tempo del campo elettrico moltiplicato per l'inverso del quadrato della velocità della luce, che si conosceva già (equazione di D'Alambert), mi si aggiungono 3 termini ulteriori di cui due (legati alla derivata campo elettrico e magnetico che, ma devo verificare, credo siano trascurabli perchè moltiplicati per un fatore dell'ordine di 10 alla -19) Differente é, invece, quanto avviene per la componente torsionale di gravità che, spero di non sbagliare i contri, si propaga ad una velocità dell'ordine di 10 alla 21 rispetto a quella della luce che invece si propaga con velocità dell'ordine di 10 alla 8). Questa componente torsionale gravitazionale vibrante trasversale, sembra rispondere proprio alle caratteristiche previste da Tesla e dall'articolo sopra citato dove c'è una propagazione, direi, istantanea, non schermabile con gabbie di faraday, e che può essere agganciata in frequenza da una sfera identica come quella dell'articolo, perchè di pari massa e può entrare in risonanza con essa. Credo che non si può escludere che, non subbendo effetti di dissipazione (si tratta di gravità), la risonanza tra le due sfere possa permanere indefinitamente e finire per produrre a sua volta una induzione elettromagnetica più forte di quella ricevuta se il sistema diventasse instabile. La verifica da fare sarebbe controllare il peso degli apparati o, comunque, posizionare una bilancia di precisione nei paraggi che dovrebbe mostrare un peso oscillante ad una frequenza pari a quella di risonanza. |
18-03-2008, 08.58.11 | #10 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.
Citazione:
L'istantaneita' presuppone una velocita' infinita e questo purtroppo non va daccordo con cio' che la fisica ci insegna. Probabilmente fu proprio una considerazione di questo tipo che indusse Einstein a pensare che se non esiste una interazione istantanea deve esserci una velocita' limite che identifico' nell'onda elettromagnetica. Che la gravita' possa essere identificata come effetto di risonanza tra onde elettromagnetiche (e quindi in presenza di velocita' pari a c ) mi fa ripensare ad una mia considerazione sul Lit.(Ipotesi teorica sulle cause della gravita'). "Stranamente" gli effetti gravitazionali sono in entrambe le teorie riconducibili alla presenza di onde elettromagnetiche cio' invece che le separa sono le cause di tali effetti. Nel tuo post riportato sono in relazione con variazioni di campo elettromagnetico nella mia ipotesi sono in stretta relazione con una dimensione diversa del tempo cioe' tempo e gravita' sarebbero le due facce della stessa medaglia in un comportamento di azione e reazione. Nell'ipotesi che hai riportato e' ancora valida l'obiezione del diverso comportamento delle masse in un campo gravitazionale rispetto alle cariche elettriche in un campo elettromagnetico oggetto del mio post precedente. Ciao. |
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