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28-02-2008, 14.54.39 | #2 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Riferimento: Fusione fredda
http://www.frascati.enea.it/nhe/
Questa triste pagina web, ormai di qualche anno fa, evidenzia bene a che livello possa giungere “l’ostilità degli ambienti scientifici” quando qualcosa va contro quelle che sono le sue paranoie e rigide ideologie, nulla a che fare con la "Scienza" anche se coloro che se ne fanno portatori vivono in un sogno in cui quella sarebbe la "vera" Scienza; ai più non dirà nulla, ma due sono i risultati chiari: la produzione di calore “in eccesso” e correlata alla produzione anomala di elio 4 che quantomeno imporrebbero la prosecuzione ed il finanziamento degli studi sulla fusione. Invece, ecco che alla fine della pagina si dice: “Per l’anno 2003 non sono stati assegnati finanziamenti ulteriori per cui non sono previsti ulteriori sviluppi.” In condizioni non di materia condensata, come invece naturalmente sono celle con i catodi di Palladio, per esempio, o le dita con cui sto scrivendo, avviene che la fusione nucleare di due nuclei di deuterio (“idrogeno 2”, ovvero con un neutrone) dà al 50% o elio 3 più un neutrone oppure trizio (idrogeno 3, ovvero con due neutroni) più un protone, con una bassissima percentuale di trovare come prodotto finale della reazione raggi gamma, elio 4 (nucleo di elio con 2 neutroni) più calore. Invece si verificano esperimenti, il cui problema principale rimane la riproducibilità, anche se si stanno facendo passi in avanti, in cui la produzione di elio 4 è correlata proporzionalmente al calore prodotto dalla cella elettrolitica; basta vedere i grafici della correlazione, c’è poco da fantasticare o su cui far polemica. Già questo secondo me basta e avanza a contestare quello che alcuni si ostinano proprio a non vedere a proposito della “Scienza”. Comunque le ricerche proseguono, fortunatamente, le definirei per delle “sacche di resistenza”, che si ostinano a voler perseguire la verità, piuttosto che una comoda poltrona, "comoda" soprattutto per la propria mente; l’Italia, non per caso, è all’avanguardia nella ricerca in questo campo, proprio l’ENEA di Frascati, nonostante che se entri in una facoltà scientifica e parli di "fusione fredda" i più ti guardano un po' strano e questo pure la dice proprio lunga. L'Italia è stata all’avanguardia sempre in questo campo e sapete il perché? Perché i fondi venivano assegnati un po’ a pioggia ed i ricercatori li utilizzavano in conscienza come meglio credevano, nei limiti del possibile; in molti altri paese, invece, i soldi sono direttamente legati ai tipi di progetti e la falsa “bufala” della fusione fredda certo non ha attirato a sé i fondi che invece ricevono altre ricerche, come quelle riguardo alla fusione calda. |