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02-01-2008, 19.25.53 | #26 | |
Ospite
Data registrazione: 29-12-2007
Messaggi: 25
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Riferimento: L'infinito
Citazione:
Intendo dire che il concetto di infinito non ha nulla a che fare con la vita corrente, per cui non vedo perché l'uomo dovrebbe arrovellarsi per tentare di darsi una risposta che non può darsi. |
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02-01-2008, 21.54.59 | #27 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-12-2007
Messaggi: 41
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Riferimento: L'infinito
Citazione:
però sia matematica, che fisica, che filosofia vivono con questo concetto. Si può ben dire che è usato. Certo, se poi uno vivesse in una caverna come un primitivo, non avrebbe legami con l'infinito, o meglio anche eventuali collegamenti non potrebbero essere compresi da quest'uomo preistorico. |
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27-01-2008, 11.15.32 | #28 |
Ospite
Data registrazione: 29-10-2007
Messaggi: 39
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Riferimento: L'infinito
Il concetto di infinito credo che per l'uomo sia possibile concepirlo. Dal momento in cui si è posto la domanda del se "c'è un qualcosa che non finisce?", per farsi intendere in maniera universale, ha coniato il termine infinito. Quindi, il concetto e la parola che lo definisce, è possibile averla. Il problema a mio avviso, è a quale materia/oggetto/cosa, si vuole affibbiare l'aggettivo di infinito..., un tempo infinito, uno spazio infinito, un pensiero infinito, i numeri infiniti. Questo, porta a determinare, su un concetto sensibile, un altro concetto astratto. Tempo-sensibile + infinito-astratto. Per l'uomo, il tempo è qualcosa di sensibile, di determinato ai sensi, mentre infinito, è solo un concetto; quindi, il collegamento tra tempo e infinito a mio avviso, è possibile ma non capibile, o per lo meno, l'uomo ci ragiona sopra senza arrivarne a capo. Concludendo, il concetto di infinito, preso da solo, per l'uomo è qualcosa di estremamente semplice, mentre, legarlo ad un qualcosa di sensibile, lo porta ad un livello di astrazione che lo devia nel ragionamento dal capire fino alla fine, qual'è il senso di infinito legato a quella determinata cosa
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28-01-2008, 20.54.42 | #29 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-12-2007
Messaggi: 196
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Riferimento: L'infinito
Ma queste "particelle" chi le ha mai viste? Noi conosciamo solo i loro effetti!!!!
Partendo dal presupposto che ci insegna la fisica quantistica moderna, la quale ci insegna che la natura dell’universo è un’insieme unico ed indivisibile in cui tutto è connesso; per cui le cose solide e fluide che noi percepiamo con i nostri sensi, non sono altro che “fluttuazioni quantistiche di campo”, in tale prospettiva una particella non esiste di per se stessa, ma esiste unicamente attraverso l’effetto che essa stessa crea, definito come “l’effetto di campo” gravitazionale, elettromagnetico, nucleare ecc. per cui la realtà da noi percepita non è niente altro che un’insieme di campi, i quali continuamente interagiscono tra di loro, e dove l’osservatore e l’osservato fanno parte dello stesso “Tutto” interconnesso a più livelli. Tutto l'universo che noi definiamo come vuoto e pieno potrebbe essere visto come un’ enorme ragnatela di base informatica dove sussistono zone “senza tensione” e zone “in tensione”; spiegare poi cosa si intende con questi due termini bisognerebbe capire prima cos'è il mattone di base con cui è costruito tutto l’universo, e qui vi sono diversi filoni di pensiero, tra cui i due principali sono: 1) ipotesi del “big-bang” da cui sono poi nate le così dette teorie delle “particelle”, 2) ipotesi dell’etere informatico fuori dal tempo, che è un nostro modo di leggere il battito di vita universale che vi è presente in ogni atomo e molecola dell'universo. |
29-01-2008, 15.57.39 | #30 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-12-2007
Messaggi: 41
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Riferimento: L'infinito
Citazione:
scusa, forse sono io a non cogliere il collegamento...ma tutto quello che hai scritto cosa c'entra con l'infinito? |
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