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Riflessioni sulle Scienze - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica |
11-01-2012, 18.27.23 | #1 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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L'astrologia: ci fidiamo?
Propongo, dall'articolo di Alberto Viotto....:
"l'affidabilità delle previsioni economiche"....vedi link: https://www.riflessioni.it/scienze/af...economiche.htm …un breve estratto relativo all’astrologia di cui m’urge interesse in questo momento. "Cattive previsioni: Ci sono altre “discipline” in cui si effettuano previsioni utilizzando regole altrettanto complicate, come l’astrologia, con i calcoli dei quadri astrali e del movimento delle stelle. All’inizio di ogni anno, ad esempio, moltissimi astrologi si lanciano in previsioni dettagliate sull’annata che sta iniziando. Ma qual è il livello di affidabilità? Il problema è la difficoltà di “fare l’esperimento” per verificare come sono andate le previsioni; bisogna attendere un intero anno e, quando sarà il momento, si sarà più interessati alle previsioni dell’anno successivo. Ci sono però delle associazioni di scettici, come il CICAP (1), che perfidamente a fine anno vanno a riprendere le previsioni fatte dagli astrologi un anno prima e le confrontano con quanto è effettivamente avvenuto. Di solito, al di là delle previsioni ovvie che ognuno sarebbe in grado di fare ed alla percentuale statistica di previsioni azzeccate per caso, i risultati sono sconfortanti. Il valore predittivo di queste “discipline” è nullo". Pur in tempi di affermazione, per lo meno di proclamata affidabilità, delle leggi e teorie scientifiche di supposta razionalità, l'astrologia è oggi estremamente pervasiva, diffusa e gettonata in ogni mezzo di comunicazione: radio, TV, internet, giornali di ogni e qualunque tipo…persino giornali di economia e finanza ove massimamente, l'incerto futuro deve essere a portata di mano. Significa questo che la disciplina astrologica, come già lo fu ai tempi di Babilonia, allora un tutt’uno con l’astronomia, è da definirsi ”scienza”?...disciplina cioè capace di predizioni e previsioni affidabili almeno quanto una qualunque teoria della fisica…o della economia …mal che vada? Gli innumeri adepti, sacerdoti astrologi, lo pretendono! A dir il vero, si contano fra di lor sacerdoti, persone di straordinario eloquio e profondità di pensiero: uno fra i tanti da citare è Marco Pesatori le cui opere, discorsi e scritti, quanto a fascinosità, cultura e capacità di coinvolgimento psico/razionale/emotivo, nulla hanno da invidiare agli scritti dei più eminenti sociologi, psicologi e filosofi contemporanei...cosmologi persino! Naturalmente una folla di umani è appesa alle sue previsioni e vaticini come a quelli di tanti altri pervadenti l'etere: la pagina aperta del primo giornale del mattino è quella dedicata all'astrologia senza distinzione di censo…si tratti di manager, ricercatori del San Raffaele, fisici od odontoiatri, ecc...e tanto più se banchieri o broker finanziari. Se poi amorose problematiche premono nel contingente, non puoi soprassedere... che tu sia monogamo, poligamo, mono o plurisessuale! Io non vi sono particolarmente dedicato, ma a volte…in specie quando un’avvenente ineffabile signora mi apostrofa: …ma tu di che segno sei? ....mi vien da rimuginare: forse che, nel mio tanto proclamato, orgoglioso agnosticismo, mi è sfuggito qualcosa? Che cosa ho perso? Sarà vero quel che dice Viotto, cioè che il valore predittivo di questa disciplina è nullo…. oppure una qualche teoria cosmologica dell’ultimo decennio, fra le tante micro e macro contemplate, rinverdisce anche la teoria astrologica? Chissà, per inciso, se ne hanno tenuto conto gli austeri e sobri elaboratori della incombente teoria M…che a tutto vorrebbe attribuire la giusta locazione? Come inserire l’astrologia a far la “quadra”, ad esempio, con la teoria astroquantisca? Ma, soprattutto, m’angustia l’interrogativo: perché, proporzionalmente al pervadere delle teorie scientifiche che pure la "falsificazione" di Popper certifica, il popolo tutto persegue, con inesausta, incrollabile fede, l’evanescente spirito dell’imperscrutabile irrazionale indefinito? Quale fascino e conforto esercitano, sulla umana psiche e sulle amigdaliche corde, le pur vacue promesse, che di anno in anno verifichiamo esser tali? E' semplice manifestazione dell'atavico "wishful thinkihg" da generazioni trasmesso dai genitori ai figli per tutta la specie umana, o è anche indice di una deficenza neuroculturale che i popoli nordici sembrano attribuire ai popoli mediterranei...particolarmente in questa critica contingenza economica? Ultima modifica di ulysse : 12-01-2012 alle ore 12.02.33. |