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Riflessioni sulla Psicosintesi - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica |
02-03-2010, 22.34.34 | #2 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: Benvenuti
Citazione:
Salve Io una domanda da profano (non so nulla di psicosintesi) l'avrei. Cosa significa che la coscienza individuale è semplicemente un riflesso di un’unica Coscienza Universale ? https://www.riflessioni.it/psicosinte...icosintesi.htm E' solo una visione filosofica (che però dovrebbe consentire un qualche tipo di ragionamento), una visione religiosa, oppure una proposta scientifica? Grazie per l'eventuale risposta |
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07-03-2010, 19.35.44 | #5 |
Ospite
Data registrazione: 04-11-2008
Messaggi: 6
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Riferimento: Benvenuti
Caro amico «scettico», sapevo che non era facile risponderti in poche righe.
Tu continui a porre il problema in termini filosofici, ma – lo sai già fin troppo bene - non esiste una soluzione filosofica a tali problemi. Un aneddoto buddista parla di un uomo che, in mezzo ad una foresta, viene colpito da una freccia avvelenata. Sarebbe forse ragionevole – domanda il Buddha – che tale uomo, prima di farsi estrarre la freccia e farsi curare, esigesse di conoscere con precisione chi è stato colui che ha scoccato la freccia e per quale motivo l’abbia fatto? In questo senso, la Psicosintesi non si rivolge all’uomo che possiede la serenità e il tempo necessari per trastullarsi con idee filosofiche... si rivolge a colui che è inquieto e avverte che la direzione impressa alla propria vita si è rivelata fallimentare: non lo sta portando a nulla di significativo. Insomma, possiede una «coscienza infelice». Ti prego di rileggere con attenzione la mia precedente risposta. L’aspetto 'scientifico' della Psicosintesi sta nell’esperienza clinica. L’individuo fa esperienza concreta, reale, di questi ampliamenti di coscienza. Chiunque abbia fatto un certo tipo di Lavoro può testimoniarlo. Chi invece questo Lavoro non l’ha fatto è destinato a impiegare lunghi anni in elucubrazioni mentali che mai lo porteranno a fare un passo concreto in direzione della coscienza dell’Unità. Se vuoi guarire hai bisogno di una medicina; puoi leggere le istruzioni sul flacone quanto vuoi, ma se non ti decidi mai ad assumerla non potrai mai guarire. Come vedi, si tratta di una ragionevolezza molto pratica. L’aspetto ‘religioso’ della Psicosintesi consiste invece nel costituire una Via ‘salvifica’ – passami l’espressione -, così come qualsiasi altro metodo (anche psicologico) che promette un’esistenza migliore, più integrata, autentica e creativa: insomma, più felice. É ciò che è testimoniato da tutti i veri mistici. Il problema di fondo è se l’individuo voglia, desideri ardentemente la ‘salvezza’. Se la vuole, la Psicosintesi gli indica una via... ma non ha alcuna intenzione di cercare di convincere coloro che non desiderano incamminarsi verso la coscienza dell’Unità e non intende nemmeno dibattere intellettualmente con costoro (sarebbe inutile). Gli dice solamente: “Prova, amico mio, e vedrai che, una volta fatta esperienza, i dubbi mentali scompariranno come nebbia al sole”. Si tratta solo di un pizzico di 'fede', non acritica, ma continuamente da verificare sul campo. Del resto, chi può dire di poter vivere senza una qualche 'fede'? Senza una 'fede' - cioè uno scopo, una motivazione che non sia in grado di offrirci una assoluta garanzia di certezza - non riusciremmo neppure ad alzarci dal letto la mattina. Ad esempio, quale razionalità ci dice che valga la pena amare la nostra moglie o il nostro marito? Grazie ancora, amico scettico. |
17-04-2010, 20.45.07 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: Benvenuti
Ho certo capito ben poco di "psicosintesi" e devo anche dire (forse per pregiudizio) che tendo a rifiutare...soprattutto l'idea di cocienza universale come se fossimo l'uno all'altro legati in un tutto metafisco.
Ma probabilmente si tratta di una metafora generale che il terapeuta deve tenere come riferimento per proporre al soggetto e valutare il succedersi degli eventi: del resto mi pare che tutte le filosofie si affidino a schemi e ad ipotesi...non vere in se', ma come strumenti di lavoro. Forse una delle prime ipotesi di lavoro (nella filosofia) fu appunto il mondo delle idee di Platone di cui noi non saremmo che pallido riflesso. Analogamente le nostre singole coscienze non sarebbero che un pallido riflesso della Coscienza Univerale cui tutti dovremmo confluire..in specie quando fossimo in certo qual modo psichicamente disastrati. Per quanto ho capito (e mi scuso del linguaggio improprio) sarebbe questo il lavoro del terapeuta: riportate il supposto "disastrato" nell'ambito della coscienza universale sfruttando ogni tecnica scientifica, motivazionale o spirituale/religiosa che possa ridare "energia vitale" all'inconscio ed al conscio del soggetto...portarlo a credere insomma...in se' ..o in dio...o altro! Certo che in tutto questo il perseguire una qualche fede ha la sua importanza: il richiamo al misticismo non è casuale Ma mi pare anche di capire che, oltre la psicosintesi, il porsi, nella vita, scopi autorealizzanti e soddisfacenti, concreti o spirituali che siano, da perseguire con impegno, sia già molto per rientrare nell'alveo della coscienza universale ipotizzata e salvifica. O non è cosi? |
19-04-2010, 18.40.35 | #7 |
Ospite
Data registrazione: 04-11-2008
Messaggi: 6
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Riferimento: Benvenuti
Caro Ulysse,
dici bene: l'Unità della Coscienza è solo un «simbolo», una "metafora generale", per mantenere ferma la direzione della propria ricerca. Sei libero di rifiutarlo, ovviamente, ma vorrei farti notare che l'unificazione progressiva della coscienza è un'esperienza reale che fa chiunque intraprende un cammino verso la propria interiorità. La psicosintesi, in fondo, è solo questo: un cammino di integrazioni progressive del nostro frantumato, "disastrato" Io. E ognuno porta avanti questo cammino fino al punto in cui i suoi convincimenti intellettuali e le sue risorse interiori glielo permettono. In altre parole, la psicosintesi non è affatto speculazione filosofica. É qualcosa di molto pratico, un percorso che possiamo definire 'terapeutico' solo in senso molto molto ampio. É una Via. Personalmente, sono ancora molto lontano dalla conquista dell'Unità, ma possiedo comunque una bussola per la mia avventura esistenziale. Torno a dire che tutti noi, compresi tu ed io, abbiamo una fede, un Senso, altrimenti languiremmo nella più cupa depressione, prossimi al suicidio. Il problema è dunque interrogarci sulla qualità della nostra fede... Ci sono le motivazioni e ci sono gli strumenti: ad esempio, se voglio recarmi in America, forse affrontare il viaggio a nuoto non è la scelta migliore... |
02-07-2010, 15.22.49 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2008
Messaggi: 92
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Riferimento: Benvenuti
Citazione:
Ciao Ulisse, mi sembra ovvio che siamo legati l'uno all'altro in un tutto metafisico, a meno che tu non voglia affermare che l'aria che tu respiri l'hai respirata e la respirerai solo tu. |
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