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Riflessioni sul Cristianesimo - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica |
21-06-2013, 11.17.29 | #1 |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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La Sapienza cristiana.
Il seguente articolo di Pier Angelo Piai:
https://www.riflessioni.it/cristianes...-credibili.htm mi pare tratti l'argomento dei Vangeli senza sufficiente spirito indagatore che ne inficia la capacità penetrativa. Prima afferma che nei Vangeli c'è la Verità senza peraltro specificare che cosa sia questa Verità. L'autore non formula nessuna ipotesi, nemmeno un'idea, una traccia, niente. Poi dice che ci sono quattro piani di lettura (ed il pensiero va a Dante che affermava che le opere spirituali hanno il piano di lettura letterale, storico, morale ed anagogico) ma non ne approfondisce l'analisi e dunque dobbiamo prendere per vero quello che scrive senza nemmeno suggerirci qualche pista di indagine. Infine conclude: <E questo è il Cristo risorto, la cui energia è presente tuttora e durerà in eterno.> Amen mi viene da dire! A me piacerebbe invece chiedere all'Autore se si è mai posto, per esempio, il seguente problema: se noi guardiamo alle tre religioni monoteiste vediamo che la religione ebraica (essoterica) ha la sua parte esoterica (Qabala), la religione islamica (essoterica) ha la sua parte esoterica (sufismo), la religione cristiana (essoterica) non ha la sua parte esoterica. O, forse, l'ha perduta. Si narra di qualcosa di simile nei cenobiti o nei cistercensi ma sono solo voci quasi inconsistenti. Rintracciamo qualcosa nella confessione ortodossa (esicasmo) ma siamo sempre in un campo assai vago. Come mai la religione cristiana ha questa mancanza? Ed in ultima analisi, cos'è la Sapienza cristiana? Ha per caso a che fare con la Verità? |
14-08-2013, 15.26.44 | #2 | |
Ospite
Data registrazione: 12-08-2013
Messaggi: 33
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Riferimento: La Sapienza cristiana.
Citazione:
Domande interessanti. Il grosso guaio delle religioni rivelate è che sono più oscure dei balbetti delle Pitonesse agli oracoli di Delfi. 1) L'uomo normale non è in grado di decifrarli (un Dio o chi per lui che non è chiaro mi desta sospetti) 2) Ha bisogno di gente qualificata o studiosa per comprenderne il significato (ma Gesù parlava alle folle, aveva il traduttore?) 3) E' leggibile su diversi piani (Perchè così ognuno ci trova quello che gli pare?) Aggiungo che Dante è stato uno che, cacciato a pedate, si è dato da fare per tornare nelle grazie della chiesa inventandosi le più turpi punizioni infernali affinchè tutti si spaventassero. E alla Chiesa piacque tanto il metus popolare che impose alle scuole il dialetto toscano come lingua ufficiale affinchè tutti lo leggessero. Dico impose perchè dalla caduta dell'Impero le scuole pubbliche furono tutte chiuse (i romani erano alfabetizzati come noi oggi, incredibile no?) e le uniche scuole divennero quelle ecclesiastiche, il che la dice lunga. 4) I libri rivelati delle tre religioni monoteiste sono stati ampiamente commentati ma in più esistono i commenti dei commenti, nonchè i commenti dei commenti dei commenti. (Tutto ciò sa di mentalismo che a dir poco rasenta l'ossessione) 5) Il mito dell'uomo che muore e resuscita è uno dei più antichi del mondo. Si avvale di una Dea Madre, rigorosamente Vergine, che non ha marito, ma partorisce tutto da sola un Figlio, lo allatta, lo fa crescere e poi o lo ammazza oppure quello muore per conto suo, per poi resuscitare l'anno successivo. E' la Dea Natura col Figlio-Vegetazione che ogni anno muore e rinasce. 6) Non conosco l'esoterismo islamita, ma mi è bastato quello ebraico (anche se Toaf diceva che la Kabala non si dà alle donne... il che la dice lunga sulla spiritualità degli studiosi..), per dire cose semplicissime usano parafrasi e allusioni allucinanti. E' il potere mistificante della mente artefatta... 7) Esisteva un esoterismo nel paganesimo, sai? Si chiamavano Sacri Misteri, sono durati 1500 anni ma i libri non li citano mai. Non erano mentali, perchè non scrivevano libri... |
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22-08-2013, 10.49.38 | #4 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 20-08-2013
Messaggi: 9
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Riferimento: La Sapienza cristiana.
Ciao a tutti,sono una nuova utente e mi sento di fare una domanda a tal proposito.
L'Esoterismo nel cristianesimo si può identificare nell'Estasi e nella Contemplazione tra l'uomo e Dio? non è qui che si risolve il Mistero della Fede? Grazie in anticipo a chi mi risponderà |
22-08-2013, 16.39.22 | #5 | |||
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Riferimento: La Sapienza cristiana.
Citazione:
"Esoterico" deriva dal greco εσωτερικός (esotericos), che è l’insieme delle parole εσώτερος (esoteros) “interno” e εἰκός (eikos) “è naturale” (locuz.). Da cui gli studi esoterici sono gli studi sulla natura interna dell’uomo che riguardano quelle scienze che portano, attraverso l’introspezione, alla riscoperta di noi stessi, alla conoscenza della nostra "natura interna", di Dio (della Verità). Citazione:
Citazione:
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23-08-2013, 00.51.03 | #6 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: La Sapienza cristiana.
** scritto da freedom:
Citazione:
Addirittura a Pietro Gesù gli dice: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». Ma poi di Fede, quell'uomo di poca fede, ne ha dimostrata tanta per farsi crocifiggere a testa in giù. Quindi la sua timida conoscenza, la sua poca fede, è divenuta consapevolezza, per poi trasformarsi in sicurezza e dono per gli altri col martirio, nella fiducia certa (la speranza) della propria Fede, anche se all'inizio era debole non solo per sua volontà. Infatti la Fede è un dono che si riceve inizialmente per volontà divina (anche se l'ospite abituale Ulysse affermerebbe che tra 50 anni ci si potrà iniettare la dose desiderata in laboratorio!), ma poi tocca ad ognuno svilupparla nella pratica (il credente - attesta Sant'Agostino - si fortifica credendo), specialmente leggendo il Vangelo e concretizzando, nella nostra esistenza, il messaggio contenuto anche in un semplice versetto,questo è l'esoterismo cristiano: leggo una parabola, avverto intuitivamente, sento con la poca fede che ho che quel messaggio è diretto a me, o che è saturo di Verità, ma non può essere che un libro mi parli, che contenga un significato nascosto, che possa rivelare verità occulte oggetive e trascendentali, eppoi è difficile, ma non impossibile, domani mattina, compiere nella mia quotidianità quel suggerimento, eppure, per chi si sforza di farsi violenza e riesce a far inginocchiare la ragione alla propria volontà (il meccanismo attivo della Fede), incomincia a percepire quel mistero essoterico con perspicacia, inizia a persuadersi che la Fede illumina la conoscenza, conquistando anche una nuova visione del senso della vita, delle origini, del più, del meno ecc. ecc. Provare per credere dice qualcuno, inoltre, come per qualsiasi buona aspettativa che si voglia vivere, c'è bisogno di Fede, anche se poca!! Citazione:
Infatti, per che ha Fede, il manuale delle istruzioni di come stanno le cose è la Bibbia, verificabile, soprattutto e principalmente, alla voce: Vangelo. |
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17-03-2014, 19.56.58 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-01-2008
Messaggi: 175
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Riferimento: La Sapienza cristiana.
Quando si è stati iniziati da un maestro - dando per scontato che sia un vero maestro - e l'iniziazione diviene effettiva, si comunica consapevolmente col centro di sé, nella perfezione intuitiva diretta e immediata data dalla Certezza assoluta. Questa Certezza è assoluta, e lo è a causa dall'assolutezza della nostra centralità ma, non essendo ancora centrata su di essa, almeno fino a quando l'essere in questione non si sarà identificato al sé, non conosce assolutamente tutto. Il percorso di realizzazione è solo agli inizi, quando l'intelligenza da individuale è diventata universale, ed è in relazione all'aderenza del proprio vivere alla verità vista al di sopra del dubbio. Il vedere nell'immediatezza della vista interna non è limitato alla dimensione propria all'intelligenza universale, ma riguarda tutte le possibilità attraverso le quali una persona comprende il senso che la verità vista include. Chi vede ha la capacità di sintesi data dal saper unire gli impercettibili elementi del reale, quelli che non sono normalmente colti dai sensi quando questi ultimi comunicano con l'intelligenza individuale. Definito questo occorre aggiungere che chi sta all'interno della Certezza vede in modo assolutamente certo ciò che può vedere in funzione di ciò che una persona è; il resto che ancora non è in grado di vedere, per limiti suoi, resta inconcepibile. In questo non poter vedere tutto c'è spazio per la fede, che non è una fede analoga a quella di chi, non vedendo i princìpi universali, deve fidarsi di chi li conosce. È, piuttosto, una fede razionale, perché un matematico che conosce i princìpi del calcolo sa che la logica applicata a quei princìpi dà dei risultati che, anche quando non fossero ancora visibili, non sono in contrasto coi princìpi stessi. Non si tratterà più di prestar fede a dogmi dei quali sfugge il loro senso ultimo, ma di aver fede nelle deduzioni alle quali l'intelligenza universale conduce, nell'applicazione della logica che affida al principio di non contraddizione il proprio procedere. Il vedere interiore non è assimilabile alla visione di un film, non è un assistere impotenti e incantati, analogo alle visioni dei mistici, ma piuttosto è un sapere immediato, silenzioso quanto misterioso, che la mente non può mettere in discussione nel suo trasformarlo in pensiero, nel caso decide di comunicare il comunicabile di quanto è stato visto. Dire ai discepoli, come ha fatto il Cristo, che non hanno abbastanza fede, assume quindi il significato dato dal bisogno di far notare loro che il grado di conoscenza al quale sono giunti per volontà divina è lento nel suo dover approfondire quel conoscere attraverso gli atti compiuti nella volontà di sacrificare la superficialità del loro ego.
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17-01-2015, 17.30.52 | #8 | |
osservatore
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: La Sapienza cristiana.
Citazione:
Mi sono accorto " solo ora " di questa sezione. Gia' .. la Sapienza.. o meglio la sapienza "" cristiana " - Questa ha una qualche attinenza con i Libri Sapienziali dell' ebraismo ? Questi infatti trattano la Sapienza divina, ma questa, nei diversi Libri, è classificata in modi " diversi " . E se differisce da quella ebraica.. la sapienza sarebbe quella prospettata da Saulo di Tarso ( ovvero la sapienza di Dio è considerata pazzia per l' uomo - cosi' come la saggezza umana di fronte al Dio della Crazione è follia ) ? Se per Giobbe e Qoelet ( cosi' come per Baruc ) la Sapiemza divina è inconoscibile, inaccessibile, inarrivabile all' uomo... il Tarso puo' essere considerato veramente il piu' privilegiato fra tutti gli uomini ? - Infatti proprio il Tarso riporta che solo a lui il Dio della Genesi gli avrebbe rivelato il mistero dei misteri .. quell' occulta sapienza ( ovvero il mistero della croce .. eccc.... ecccc ) - Questo perchè SE gli uomini " avessero " conosciuto la sapienza divina " non " avrebbero crocefisso il Messia/Cristo ... quello che sarebbe poi risorto e poi salito in cielo per sadere alla destra del Dio della Genesi - vedi i relativi versetti ( 1 Cor. 1.18/30 - 1 Cor. 2.6/8 - 1 Cor. 3.19 ) - Chi puo' rispondere ? |
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