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 Riflessioni dal Carcere - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica


Vecchio 13-01-2012, 10.39.18   #21
senzanome
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Riferimento: Sul carcere...

[quote=jador][quote=cimmolo]caro jador,
la questione inevitabilmente si allarga. Penso prima di tutto che il bambino nato e cresciuto in un carcere, per quanto ingiusta, subisca una punizione minore rispetto al bambino a cui viene sottratto improvvisamente un genitore ( non è un caso che si parli di lutto da elaborare)
Citazione:

Caro Cimmolo
mi fai lezione su quanto sia immorale, disumano, non etico il carcere, come se io avessi affermato il contrario.

Tu dici che un bambino nato e cresciuto in carcere, per quanto ingiusta, subisca una punizione minore rispetto al bambino a cui viene sottratto improvvisamente un genitore.

Siamo sicuri che esista un male minore in questi casi per quei bambini?

E su questo, da madre, ho voluto porre l'accento sulla irresponsabile scelta di chi concepisce un figlio sapendo che questo correra' il rischio di nascere e crescere in galera con lei.

Se la società ha la grave colpa di aver istituito le carceri per non aver saputo essere una società che non crea delinquenza, una donna, istintivamente madre, se proprio non può evitare di violare la legge, può evitare di far scontare le sue colpe ad un innocente...evitando di concepirlo.

La soluzione a tutto inizia sempre e solo da qui:

and1972rea
Io non so quando la nostra nazione decidera' di raggiungere il livello piu' avanzato raggiungibile, la cosa certa e' che un eventuale cambiamento non puo' che nascere dal profondo di ciascuno di noi, dalla riflessione e dalla conoscenza.

Quando cio' accadra', non ci saranno piu' bambini nati e cresciuti in carcere.

Ho poco tempo per rispondere e me ne scuso, approfondirò nei prossimi giorni.
A caldo, a caldo, solo due cose.
Da donna sono stanca che di sentire che sulle donne la colpa deve essere sempre più pesante.
Da donna non madre (nel senso che non ho partorito, ma potrei essere io stessa madre di chissà quanti figli che non siano passati per il mio utero intendo) affermo che c'è certo una responsabilità della donna ma il figlio viene concepito da due persone, un uomo e una donna.

" una donna, istintivamente madre, se proprio non può evitare di violare la legge, può evitare di far scontare le sue colpe ad un innocente...evitando di concepirlo."

e avrei da dire più cose. ma la prima è.
"Un uomo , se proprio non può evitare di violare la legge, può evitare di far scontare le sue colpe su un innocente, evitando di concepirlo."

Si concepisce in due, maschio e femmina.

Detto ciò non mi piace molto l'affermazione.

Cimmolo si chiede: dov'è la giustizia nella condanna.
La domanda è: in una situazione in cui si viene condannati perché questa condanna deve ricadere sui figli? Si punisce due volte, la persona che ha commesso il reato e i suoi figli. E poi le si dice "avresti fatto meglio a non concepire".
E questa è giustizia?
Mi chiedo e vi chiedo.

"Le colpe dei padri ricadranno sui figli?" E' questo che si vuole affermare?
Un bambino che nasce in carcere nasce già condannato, proprio nel senso che subisce una condanna. Mi ricorda la storia del peccato originale.
E questa sarebbe la Giustizia?
senzanome is offline  
Vecchio 14-01-2012, 13.44.34   #22
Tempo2011
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Riferimento: Sul carcere...

Citazione:
senzanome

" una donna, istintivamente madre, se proprio non può evitare di violare la legge, può evitare di far scontare le sue colpe ad un innocente...evitando di concepirlo."
e avrei da dire più cose. ma la prima è.
"Un uomo , se proprio non può evitare di violare la legge, può evitare di far scontare le sue colpe su un innocente, evitando di concepirlo."
Si concepisce in due, maschio e femmina.
Un ragionamento lapalissiano: quasi un'ovvietà se stessimo parlando di persone ben inserite nella società. Ovvero: donne e uomini con una coscienza sociale, umana, culturale e famigliare.
Uomini e donne con un vissuto che, non sia stato violentato a sua volta. Pertanto, in quel deserto di sentimenti che cosa si può pretendere? Mi sembra d'averlo già scritto che: quando uno stato ha bisogno di instaurare delle carceri è uno stato che ha già perso in partenza i suoi obiettivi di uguaglianza democratica. Sopratutto perché poi nelle carceri ci vanno gli stracci che volano, non mica quelli che le leggi le fanno a loro favore o i potenti di turno. Cesare Previti ha fatto prima a uscire da Rebibbia che a entrarci; e per lui la cella era stata verniciata a nuovo, cambiato il materasso, lenzuoli, coperte e cuscino. Inoltre la sua cella rimaneva sempre aperta. Per altro, non ricordo quanti miliardi spendiamo per gli armamenti e per mandare a morire in giro per il mondo i nostri ragazzi militari. Non so quanti milioni spendiamo per mantenere in vigore le carceri. Non so quanti miliardi si spendono per mantenere: Camera, Senato, regione, provincia e comuni ecc. Tutta questa immensa folla di gente che mangia e molte volte ruba alle nostre spalle, rappresenta la palla al piede di una nazione che gli impedisce di decollare. In pratica, è la volontà umana che manca per il funzionamento di una società civile che, consentirebbe di abbattere le carceri e le barriere tra cittadini.
Citazione:
"Le colpe dei padri ricadranno sui figli?" E' questo che si vuole affermare?
Un bambino che nasce in carcere nasce già condannato, proprio nel senso che subisce una condanna. Mi ricorda la storia del peccato originale.
E questa sarebbe la Giustizia?
Oggi, questa profezia biblica la potrebbe compilare anche un ragazzo che frequenta la terza media, poiché un padre che non ha nulla da dare ai propri figli, gli stessi verranno cresciuti come lui. Salvo casi rarissimi.
Tempo2011 is offline  

 

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