E' vero che la fine dell'estate è triste, soprattutto da giovani.


Quanti ricordi di estati incantate rimangono dentro di noi!

Sono tuttavia convinta che la nostra vita sia un percorso - un percorso difficile e tortuoso - ma necessario.

E niente più delle stagioni possono essere metafora di tale percorso che noi viviamo quotidianamente.
Con consapevolezza scopriamo un po' alla volta che l'ebbrezza estiva cede il passo all'autunno, l'ebbrezza, il lussureggiante si sfumano con delicatezza nei colori, nelle brume.

Forse essendo madre, il mito che preferisco è quello di Demetra e Persefone:
In cambio della presenza della figlia accanto a sè, Demetra dona agli uomini il risveglio e la ricchezza della terra; poi Persefone torna nell'Ade e la terra riposa.

Viviamo in tempi difficili, Flyfree, è stato così in altri periodi storici e noi non c'eravamo.

Voglio ricordare uno sfolgorante discorso di Nietzscke:

"La speranza è l'arcobaleno gettato al di sopra del ruscello precipitoso e repentino della vita, inghiottito centinaia di volte dalla spuma e sempre di nuovo ricomponentesi: continuamente lo supera con delicata bella temerarietà, proprio là dove rumoreggia più selvaggiamente e pericolosamente."

Ciao con simpatia

grazie per la tua risposta cosi premurosa.
Si, è settembre, il momento del passaggio dall'estate spensierata e solare all'autunno dalle giornate più corte e pesanti, cosi come sta succedendo nella mia vita.
Durante la mia estate, appena finita, ho raggiunto tanti obiettivi importanti, con energia incredibile e una forza interiore immensa, con tanto sicurezza e coraggio da sembrare quasi superba. Sono riuscita ad affrontare la vita con positività per cui ho raccolto tanto.
Ma mi sto accorgendo che qualcosa sta cambiando, non ho più la stessa verve. Le stagioni della vita sono uniche purtroppo.

saluti affettuosi

" Non il tempo più lungo si gode, ma il più dolce." Epicuro