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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
08-08-2006, 11.05.55 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
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Riferimento: mobbing psicologico
Citazione:
probabilmente il tuo compagno quando è solo con il bambino con o senza altre persone al suo fianco ma te esclusa , è tranquillo parimenti a quando tu sei sola con il bambino con altre rsone accanto a te ma senza il tuo compagno: se le cose stanno così l'incompatibilità riguarda solo te e il tuo compagno , per cui una eventuale distanza tra voi non verrebbe ad inficiare il rapporto genitoriale.. diverso il caso se il tuo compagno assume simili atteggiamenti anche nei confronti di altre persone oltre te e , soprattutto, con il bambino, nel qual caso l'esempio potrebbe alla lunga indurre a squilibri nella educazione sentimentale di tuo figlio...... è anche vera una cosa; probabilmente certi atteggiamenti che tu subisci sono da te indotti nel senso che o potrebbero essere determinati da un tuo comportamento a priori che li determina come conseguenza o, pur essendone estranea in termini di causa, è la tua reazione ai suddetti atteggiamenti del tuo compagno che fanno sì che il tuo compagno stesso , conoscendo il tuo modo di reagire a priori, li adotta come 'mezzi' per ottenere qualcosa. come dire; ti suggerisco di cucinare la pasta tu rifiuti perchè vuoi il riso io ti tengo il musone o ti sbatto la porta in faccia perchè so perfettamente a priori che così tu ti senti in colpa e cedi tu cedi alla mia richiesta di cucinare la pasta ( faccio un esempio ridicolo, sia chiaro) prova a sorridere di fronte al tuo compagno e a dirgli che evidentemente tu sei proprio una cattiva donna (molto ironicamente), ad uscire di casa e a fare una bella passeggiata di qualche giorno, se puoi. vedi un po'.... |
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11-08-2006, 23.24.46 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: mobbing psicologico
La situazione che tu ora vivi, l'ho vissuta per decenni. Non c'era internet per chiedere consigli, non c'era nessuno con cui poter parlare. Ho sopportato, sperato, illusioni su illusioni.
Poi 12 anni e passa di psicoterapia. Poi ho detto: non mi importa più niente. Se vuole andarsene che se ne vada. Le sue critiche non mi toccano più. Così ora davvero non mi fanno più nè caldo nè freddo, e come per magia sono diminuite drasticamente. Ovviamente non mi illudo più di poter trovare o intrecciare una condivisione emotiva e sentimentale. Stiamo insieme. Un altro uomo non ci penso proprio a trovarlo e tiro avanti. Ovviamente il problema non era tutto suo. Questo distruttivo comportamento durato anni e anni è una mia precisa responsabilità. Se io avessi messo i paletti sin dall'inizio avrei evitato sofferenze assurde e inutili. Ma ero una missionaria fallita, una che voleva redimere il proprio uomo, che voleva "renderlo felice" perchè mi sentivo in colpa di essere nata. Dovevo farmi perdonare dalla vita di essere nata. Alla fine mi sono ritrovata con neppure le classiche mosche nel pugno. Mi sono resa conto di aver buttato via una vita intera. Aggiungo solo che non ho raccolto i frutti che speravo di cogliere, ma ne ho trovati altri inaspettati. Ho imparato tanto anche se mi è costato molto. Per questo non mi sento di consigliarti di andare avanti così. Crea prima di tutto il rispetto di te stessa. Devi riuscire a infischiartene completamente dei suoi atteggiamenti distruttivi. Perchè sono altamente e totalmente distruttivi, col tempo trasformano in una larva svuotata di tutto. Sappi solo che tu non potrai mai renderlo felice, se lui stesso non è felice di stare con te. E lui non potrà mai renderti infelice se tu stessa non accetti di essere infelice. Non si può elemosinare affetto e amore. E tantomeno lo si può mercanteggiare: io faccio questo e tui mi dai quello. Ti abbraccio con grande affetto ciao mary |
17-08-2006, 07.17.51 | #15 |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: mobbing psicologico
Rapporti familiari
Naturalmente, per me, il più disastrato e negativo rapporto familiare di tutti i tempi, è il mio. Però riesco a pensare che altri pensino lo stesso del loro. Mia moglie ed io ci siamo sposati, tempo fa, perché volevamo avere dei bambini ed all’epoca, i bambini fuori del matrimonio erano una sorta di handicappati sociali. Che lei ed io avessimo temperamenti diversissimi lo sapevamo già allora. Che sarebbe stata dura pure lo sapevamo e ce lo dicevano le persone all’intorno. Ma ci sposammo onestamente. Per far durare il nostro matrimonio, per allevare i figli che senza dubbio sarebbero venuti. Avremmo dovuto separarci subito, il primo giorno. Perché da subito andò malissimo che peggio non saprei dire. Non lo facemmo ed OK, sbagliammo. I figli vennero subito. Il primo dopo dieci mesi di matrimonio, un’altra l’anno dopo e, dopo qualche anno di pausa, un’altra bordata di due. Le cose fra noi, per decenni, non sono migliorate. Ma noi tenemmo duro, e non abbiamo mai litigato davanti ai figli. Tutte le sere, a letto, ma senza urlare troppo per non svegliare la casa, e quando i bambini non c’erano, urlando forte. Una vita d’inferno. Finché l’ha vinta la stanchezza… sono ormai quarantatré anni che non ci sopportiamo, ma non urliamo più nemmeno quando siamo soli; ormai ci basta un’occhiataccia per dirci tutto. Eppure, insieme alla stanchezza l’abbiamo vinta anche noi. I nostri figli si sono sposati ed hanno i loro bambini. E tutti sono sereni col proprio coniuge… baruffando qualche volta. Ecco, io non sono laureato in scienza del rapporto di coppia e non posso tenere lezioni. Ma ho la mia esperienza, ed in base a quella posso affermare: - la vita in comune è una immensa presa per i fondelli. - chi la sceglie deve essere cosciente di assumersi un compito gravoso assai. - chi decide di avere anche dei figli deve porsi nell’atteggiamento di corretto rispetto dei diritti dei terzi. Ed il diritto del figlio è quello di essere allevato al meglio. Indipendentemente dalle esigenze dei genitori. - che buona creanza reciproca ed infinito personale spirito di sacrificio sono indispensabili, ma spesso nemmeno bastano e bisogna ancora aggiungere qualcosa. - che bisogna aspettarsi una intera vita di *****, umiliazioni e sconfitte. - che solo a queste condizioni qualche volta, ma non sempre, si vedono dei frutti, nei figli e nella coscienza “di aver fatto il possibile”. Ne vale la pena?... Io non lo rifarei, ma per chi parte non c’è alternativa: per sentirsi nella dignità di persona umana, deve valerne la pena per forza. Il diritto di regresso, checcé se ne dica, non c’è. E' fasullo. Buona famiglia a tutti! 17 agosto 2006 |
17-08-2006, 18.52.19 | #16 |
Nuovo iscritto
Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
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Riferimento: mobbing psicologico
e' tutto un pò triste, ma pur vero, purtroppo.
Triste la tua storia, Rudello, triste la storia dei rapporti di coppia sin qui raccontati. Eppure è tanto vero che esistono rapporti dove non si intravvede nemmeno una via d'uscita, dove si vorrebbe "vedere" ma è impossibile, data la nebbia che annebbia la mente, il cuore e la vista, quasi che fossero tutti organi divisi. E' triste che non si trovino le forze per dire basta ad un rapporto che uccide la propria mente, la propria persona e quella di chi ci sta d'intorno. Ognuno gioca la propria battaglia con la vita, a volte si chiede aiuto, a volte ti/gli viene dato, a volte si esce da un incubo, spesso si deve far fronte con le sole risorse muscolari e cerebrali, ma a tutto c'è un limite, a tutto e per tutto arriva un giorno di troppo e con il quale devi fare i conti. Dare consigli non è il mio forte, piccolaombra, ascoltati e scegli quello che è meglio per te stessa e fatti aiutare, se ciò ti dovesse servire. Auguri. |
19-08-2006, 14.36.07 | #17 |
Ospite
Data registrazione: 02-08-2006
Messaggi: 18
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Riferimento: mobbing psicologico
Carissimi,
grazie a tutti per le vostre esperienze raccontate ed i vostri suggerimenti. Ho pututo leggervu solo ora perchè sono in "vacanza" (le virgolette la dicono lunga su come stiano andando le mie vacanze...) e nn ho modo di collegarmi ad internet. Rientrerò settimana prossima e sarò felice di leggervi di nuovo e di rispondere in manera piu' puntuale a chi mi ha scritto. per ora vi ringrazio e tengo stretto ogni vostro contributo, sperando di riuscire ad uscire, prima o poi, da questo labirinto. A presto! |