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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
25-07-2006, 17.17.08 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2006
Messaggi: 282
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Aspetti positivi della competizione: può spingerti a tirare fuori le pa...
Aspetti negativi della competizione: disturbi psicosomatici, ansia da prestazione, invidie, ecc... Pare però che in questa società non se ne possa fare a meno........bah |
27-07-2006, 08.43.14 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2006
Messaggi: 185
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Re: E' vero che ...
Citazione:
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09-08-2006, 23.40.56 | #5 |
Ospite
Data registrazione: 08-08-2006
Messaggi: 35
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Riferimento: E' vero che ... (competizione)
Io credo che la competizione sia come uno strumento, e come tanti altri strumenti offerti all'uomo dalla sua natura e dal suo intelletto, puo' essere usata bene o male.
Cerco di spiegarmi. Se lo spirito competitivo "sano" ci aiuta a lavorare sodo per raggiungere dei risultati dei quali possiamo beneficiare senza aver prodotto danni per noi stessi o altri, o dei quali possiamo beneficiare assieme ad altri, allora abbiamo usato uno strumento che ci ha dato un impulso a fare bene. Quantomeno ci ha spinti e aiutati a "tentare" nel migliore dei modi a noi possibile. Cio' significa che se per qualche motivo il risultato non sara' quello sperato, non vivremo questo come un fallimento o una sconfitta. Saremo comunque consapevoli di aver agito nel migliore dei modi. Se invece lo spirito competitivo non e' lo strumento ma diventa la "via" il modo attraverso il quale ci si presenta al mondo, ossia "io sono quello che faccio e quindi vi spacco tutti perche' devo essere il migliore" allora avremo finito con l'indossare una maschera...quello che era uno strumento come un'altro diventa il nostro volto, cio' che noi siamo, a discapito delle nostre emozioni, di quello che magari proviamo, di cio' che desideriamo davvero e rimane sepolto nel profondo, o di quello che provano gli altri per noi, ci anestetizziamo pur di raggiungere l'obbiettivo di essere i migliori. Infatti se siamo costretti a "non fallire" dovremo riuscire a qualunque costo, e il prezzo potrebbe essere il sacrificio della vita nella sua "qualita" intima e profonda. Tutti sappiamo che denaro e potere non sono la ricetta della felicita', eppure, il fascino che esercitano e' tale che "brillare" ad ogni costo, superare gli altri, non fallire mai, dimostrare che si e' qualcuno perche' si e' migliore degli altri, diventa una tentazione fortissima. E' un po' lo schema sociale degli Stati Uniti d'America. Se sei al top, se sei ok, sei qualcuno e hai tutto. Basta fallire una sola volta e cadi senza possibilita' di replica dalle stelle alle stalle. La cinematografia americana e' piena di film del genere, in cui gente di successo, ricca e bella piomba nel buio della miseria in un attimo, dimenticata da chi e' rimasto ai piani alti e ha il terrore di farsi contaminare dal fallimento altrui. E' la sconfitta della solidarieta' e dell'essere cio' che si prova, assieme a cio' che si fa, cio' che si pensa, cio' che si sogna e cosi' via..... Vivere di competizione ci accanisce nel desiderio della vittoria, e non sempre il premio e' una vita qualitativamente e spiritualmente migliore. Mettersi in gioco, accettare la scommessa, competere sul campo con gli altri, senza farne uno strumento assoluto ci puo' aiutare a resistere nei momenti di difficolta', ma se il gioco non si impossessa di noi, avremo sempre la lucidita' di capire quando il gioco e' finito e dobbiamo fermarci, senza che il mondo caschi per forza, senza perdere noi stessi, la nostra autostima e l'amore delle persone attorno a noi. |
13-08-2006, 18.14.07 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 13-08-2006
Messaggi: 29
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Riferimento: E' vero che ... (competizione)
Condivido molto di ciò ce ha scritto Marynella...la competizione è una procedura psicodinamica che ha un significato evolutivo perché spinge all'esplorazione....ma se diventa un modello operativo ovvero esistenziale sono guai, perché si tramuta in una ricerca di un piacere di dominio.....
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16-08-2006, 22.58.00 | #9 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: E' vero che ...
Citazione:
La comperizione è la palestra di uno dei potenziali della nostra personalità. Quindi la nostra "vera" personalità ne può essere cambiata (o strappata) come un muscolo in una gara. |
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17-08-2006, 12.48.37 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-12-2005
Messaggi: 52
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Riferimento: E' vero che ...
Citazione:
un tempo (secoli fa) ero molto competitivo in tutto ora quasi per niente e trovo che è molto meglio come sono adesso. la competitività se esasperata (e proprio la sua essenza porta ad esasperare) ti fa perdere di vista l'obbiettivo. credo che la cosa migliore sia sempre quella di dare il meglio senza necessità di confrontarsi con qualcuno. Vi faccio un esempio 10 anni fa tiravo con l'arco e avevo anche dei buoni risultati. andavo il sabato mattina in primavera in un campo, tiravo stavo bene ed ero in sintonia con quello che mi circondava. Poi ho cominciato a fare le gare, ottenevo anche dei buoni risultati, mi allenavo ma avevo perso di vista l'obbiettivo principale. Tirare con l'arco per il piacere di farlo. più venivano i risultati e più mi allenavo, alla fine era diventato un lavoro, un giorno mi sono accorto in quale circolo vizioso ero entrato, ho smontato l'arco, chiuso la valigia ed ho smesso. Probabilmente tornerò a tirare ma con un arco scuola, la mattina di primavera in campo qualunque. Quindi per risponderti Tutti hanno qualcosa di peggio dentro, le persone + elevate lo hanno sepolto bene, altri lo hanno più in superficie ma la competizione troppo spesso tira fuori quello che c'è di peggio in una persona. se uno se ne accorge in tempo corre ai ripari se no ti può cambiare facendo prevalere il tuo lato peggiore. |
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