Molti ci chiediamo cos'è il destino? Esiste la parola destino che segna la nostra vita dal momento in cui nasciamo?

dipende dalla consapevolezza.
a diversi livelli le risposte "si" e no" si equivalgono

dipende....
se ci si crede nel destino "già scritto e segnato" o meno!

destino è ciò che deve ancora succedere e che non sappiamo ancora, quello che è già successo e ke non abbiamo deciso noi...insomma, ciò che sfugge alla nostra scelta

...no il destino ce lo creiamo noi...

...certo se nasci in Burkina Faso è molto, ma molto più dura...

Una creatura quando nasce è dotata di un patrimonio biologico, durante la vita è arricchita anche di un contesto ambientale in cui interagire: tutto questo finalizzato alla costruzione della propria persona integrale, completa, perfetta.
L'inadeguatezza e la precarietà della propria natura sono funzionali al raggiungimento del fine: è come nelle favole dell'eroe che per raggiungere il castello deve superare innumerevoli difficoltà, quasi impossibili da superare. La fragilità, la sproporzione, lo sforzo aumentano la nobiltà del personaggio.
Così è nella vita: il pesce nuota, l'uccello vola, l'uomo ama Dio e vuole arrivare al suo castello anche se sembra impossibile.

Non credo al destino, non voglio pensare che la nostra vita sia gia' designata...che senso avrebbe lottare per qualcosa...credo che siamo noi con la nostra mente e le nostre azioni a costruirci una strada, giusta o sbagliata che sia



Vani

In una delle ultime grandi foreste primarie nell'isola meridionale di Mindanao (Filippine) era sopravissuta una piccola tribù di indigeni primitivissimi, i Teduray, che da secoli erano riusciti a tenersi lontano dalla <<civiltà>>. Ma quella poi era arrivata da loro. I Teduray avevano un grande rispetto della natura e tante belle favole con cui spiegare i suoi fenomeni.
<<Quando si nasce non si è mai soli>>, dicevano. <<Ogni nascita è la nascita di due gemelli, uno il corpo, l'altro il cordone ombelicale. Il gemello-corpo, avendo i polmoni vive, il gemello -cordone ombelicale non potendo respirare muore, ma prima di separarsi i due gemelli si parlano e il gemello-cordone ombelicale chiede all'altro quando e come vorrà morire. 'Di vecchiaia, al tempo del monsone, dopo la nascita del primo nipote?' Per il giorno e l'ora che stabiliscono i due si danno appuntamento. Poi, mentre l'uno va a fare la sua vita nel Regno della Foresta, l'altro va nel Regno dei morti a preparare una bella casa. Poco prima dell'appuntamento fissato il gemello-cordone ombelicale attraversa il ponte cosmico che divide i due regni, si presenta al villaggio dove vive il gemello-corpo, aspetta qualche giorno finchè non siano finiti i riti funebri e il corpo sepolto per i Mangiatori di Cadaveri. A quel punto tutti e due partono per fare assieme una vita felice, senza lavorare e ciucciando in continuazione il betel più pregiato.>>
I Teduray non si facevano nè spaventare, nè tanto meno sorprendere dalla morte perchè ognuno di loro aveva deciso come e quando la sua morte sarebbe avvenuta.

Noi creiamo il nostro destino attraverso le nostre azioni, ed il nostro destino attuale è quindi creato da noi stessi nelle vite precedenti.
Secondo la legge del karma, ogni azione rappresenta una certa forma d'energia che nel futuro ritornerà sotto forma del destino dell'individuo, e quindi tutto che succede nella nostra vita, cioè il destino individuale, è sempre le conseguenze logiche del nostro proprio atteggiamento e modo di pensare. Nessuno può sperimentare o percepire altro che ciò che lui stesso ha fatto nel passato.
Ciao

secondo me il futuro e' certamente condizionato dalle scelte del presente..pero' noi percepiamo il tempo in maniera limitata,come se lo tagliassimo a fettine mentre in realta non esiste ne passato,ne futuro...non so' forse sono andato fuori tema ma la mia sensazione e' che ci sia qualcosa di connesso al tema del destino..