grazie Nemo per aver risposto.
sai quando mi ha informato non ho percepito quell'entusiasmo tipico di chi decide di sposarsi.
Ciao

....dai, sei un'amica, non fa assolutamente nulla se gli parli...
Sai, mi è capitata una cosa simile con un'amica..... io le ho parlato... ho esordito con "ma... ne sei proprio sicura? GUarda che è una scelta che ti cambierà la vita..."
senza giri di parole... dai, è un tuo amico... vi sarete parlati di tantissime cose... cosa volete che sia una domanda... se è davvero certo e convinto non potrà far altro che dire "voglio ke la mia vita cambi!" e se non lo è... ci penserà meglio da solo.....

Non sono d'accordo con Ish459... infondo è una domanda ke fai... l'argomento è delicato ma..... son solo parole.... è solo parlare tra amici!

percaso dice chiaramente: "Ora mi chiedo è giusto non esternare la mia non condivisione!", cioè che non è d'accordo della scelta dell'amico.
Schiettamente: NON È GIUSTO. Se l'amico vuole qualche opinione gliela chiederà direttamente. Non è questione di "delicatezza" e una questione di principi sencondo me.

grazie....
non avevo notato la "faccenda" sotto un ottica di principio .......
.....ma ugualmente può essere trasgredito se sono davvero amici.....
Anche se così è diverso... è vero!

Io ti trovo invece molto rigido e non sono d'accordo
Scusa ma il rapporto di amicizia (quella vera) è sinonimo di confidenza, affetto, intimità, schiettezza, sostegno reciproco fisico, morale, spirituale, tutto quello che vuoi.
Personalmente non capisco bene il discorso. Tu dici: se l'amico ha bisogno di un consiglio te lo chiederà. Ma il mio pensiero scusa?
Pensi davvero che in rapporto di affetto (come dovrebbe essere la vera amicizia) si debba esternare solo se richiesto?
Non credo sia necessaria un'autorizzazione a farlo.
Se ho dei dubbi in merito, magari anche infondati, sono certa che l'amico/a sarebbe felice di saperlo anche solo per tranquillizzarmi in merito. E poi sarebbe un segno di trasparenza nei confronti del mio amico (dato che continuerei ad avere un opinione magari per giunta sbagliata).
Io la via dell'"omertà" anche tra amici per paura del giudizio proprio non la capisco.
In ogni caso ognuno è libero di vivere gli affetti come meglio crede.

Ma Percaso,
i tuoi dubbi sulla vera presa di coscienza del tuo amico sono fondati oppure sono solo tue supposizioni....
Secondo me,prima di esternare ciò che pensi potresti prima chiedergli come mai abbia deciso di prendere una decisione così importante..perchè se lui ti dovesse rispondere che è felice,innamorato,e desidera sposarsi...dove sta il problema!
Gliel'hai chiesto?
Prima di supporre che il tuo amico non sia effettivamente felice,accertatene...e in base a quello che ti dirà potrai avere un confronto....

Se è un vero amico, sì, è giusto. E' giusto dirlo, con delicatezza, ma dirlo. Ma anche rispettare comunque la sua scelta.
Il discorso "te lo avevo detto, se adesso è andata male non venire a piangere da me" invece mi sembra un po' infantile! Se si è amici, si è amici anche quando uno sbaglia. Poi, è da vedere se sbagliare è sempre uno sbaglio. Durasse anche solo 3 mesi, se sono 3 mesi felici può valerne la pena!

Certo, aver troppa paura di sbagliare è uno sbaglio. Per la troppa paura di sbagliare non si fa mai niente. La vita implica sempre un po' di sofferenza. Non dico certo che bisonga lanciarsi sempre come kamikaze, anche se io un po' lo faccio , ma nemmeno passare tutto il tempo a soppesare e poi non decidere mai nulla!

Fragola concordo con le tue affermazioni, ma tendenzialmente sono prudente!!!!!
Sai essendo sposata da oltre 20 anni ( ne ho 43 ) penso che la passione non sia l'unica componente per convolare a nozze!!!!
Buona giornata

Sai.. pensavo che visto il tipo di "dubbio" ne avevi piuttosto 20 anni... neanche per un amico abbiamo alcun diritto di dubitare delle sue scelte ed è un diritto sbagliarsi nella vita (e sicuramente tu lo saprai bene). È certo che la passione non sia l'unica componente per andare a nozze ma È UNA TUA VISIONE PERSONALE CHE NON TUTTI DEVONO CONDIVIDERE, premesso che sia quella la motivazione del tuo caro amico.

Anch'io ho fatto una scelta che a miei amici è sembrata precipitata e "passionale". Ne avevo 26 anni e non ho gradito, ripeto, NON HO GRADITO, le loro osservazioni, proprio per tutto quanto ho detto fino adesso. Piuttosto di un approccio "negativista" (perché loro la vedevano in un altro modo) avrei preferito un "sono con te". Se avevo o meno fatto la scelta giusta, so la risposta: indipendentemente di come sia andata a finire, È STATA LA SCELTA GIUSTA PERCHÉ ERA LA MIA SCELTA IN QUEL MOMENTO.

Ciao.

quindi e` andata a finire male.