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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 04-02-2006, 20.04.13   #1
borderline65
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-11-2005
Messaggi: 107
la comunicazione

la comunicazione saper comunicare vuol dire comprendere e avere maggiore possibilita' di essere compresi: un buon punto di partenza per essere più sereni.
Il nostro stile di comunicazione dipende da come si è e dall'interazione con gli altri; perché non approfondire le "tecniche di comunicazione" che, indirizzando il nostro comportamento, possono migliorare il rapporto con noi stessi anche attraverso l'autostima e veicolare le nostre relazioni interpersonali in senso positivo? Fondamentale e' la capacità di ascoltare ma pochi la mettono in pratica.
voi siete piu' per ascoltare o piu' per parlare e pensate di saper ascoltare con empatia o siete gia pronti a pensare cio' che vorreste dire quando qualcuno vi parla?
borderline65

Ultima modifica di borderline65 : 04-02-2006 alle ore 20.05.27.
borderline65 is offline  
Vecchio 04-02-2006, 21.58.25   #2
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Parlare e ascoltare

Citazione:
Messaggio originale inviato da borderline65
voi siete piu' per ascoltare o piu' per parlare e pensate di saper ascoltare con empatia o siete gia pronti a pensare cio' che vorreste dire quando qualcuno vi parla?
Prima qualche considerazione generica sulla buona comunicazione iniziando dall’ascolto.

Secondo me ascoltare significa sapere non giudicare, perché se giudichiamo quello che stiamo ascoltando filtriamo, con le nostre categorie, il flusso, (anche energetico) che stiamo ricevendo, inibendolo.

Secondo ostacolo alla buona comunicazione, forse conseguente al giudizio, è arrivare a dare per scontata una persona, cioè pensare di conoscerla e di sapere tutto di lei. Se subentra questo atteggiamento non avremo più apertura verso l’altro perché pensiamo di sapere già quello che lui vuole comunicarci e quindi non accoglieremo più l’altro con mente aperta.

Altro requisito per una buona comunicazione è saper gestire i propri spazi interiori, (spazi mentali), creando un angolo per accogliere quello che l’altro ci stà dicendo. Se siamo di corsa, se abbiamo poco tempo, se siamo poco propensi a sospendere per un poco l’arrovellarci sul nostro io per fare spazio all’altro, difficilmente la comunicazione sarà di qualità.

Mentre l’ascolto è simile ad uno spazio, ad un’apertura, ad una possibilità, il parlare è più simile ad un movimento attivo. Comunicare il proprio pensiero o le proprie emozioni ad un altro è un’arte. Occorre capire come rendersi evidenti senza invadere. Occorre saper variare gli argomenti in maniera da non diventare pesanti e maniacali, occorre saper dire anche quello che fa male, con la dovuta delicatezza…… Insomma è un’arte….

Personalmente mi reputo un discreto comunicatore, più capace di ascoltare che di parlare, perché ascoltare è oggettivamente più facile.


Ultima modifica di VanLag : 04-02-2006 alle ore 22.00.44.
VanLag is offline  
Vecchio 05-02-2006, 02.08.56   #3
Melany
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Messaggi: 422
Re: Parlare e ascoltare

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
Prima qualche considerazione generica sulla buona comunicazione iniziando dall’ascolto.

Secondo me ascoltare significa sapere non giudicare, perché se giudichiamo quello che stiamo ascoltando filtriamo, con le nostre categorie, il flusso, (anche energetico) che stiamo ricevendo, inibendolo.

Mi piace molto questo post che ha aperto borderline e quoto tutto ciò che hai scritto tu, Vanlag. In particolar modo sottolineo questo tuo pensiero sul non giudicare perchè per me è fondamentale. Per me è importante non solo non giudicare quello che l'altro ssta dicendo ma anche non giudicare l'altro come persona. Il non giudizio per me implica non sentirsi superiore alla persona con chi si sta parlando, alla base della comunicazione per me c'è la modestia e poi viene il modo con cui si dicono le cose. A questo proposito per me è importante non essere mai aggressivi, se c'è aggressività e presunzione per me finisce, o comunque diventa difficilissima, la comunicazione.
Dopo questi presupposti poi si può discutere se è più importante ascoltare o parlare, ma prima bisogna porsi con l'atteggiamento mentale giusto.

Ultima modifica di Melany : 05-02-2006 alle ore 02.10.18.
Melany is offline  
Vecchio 05-02-2006, 11.02.41   #4
alessiob
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Messaggi: 749
Io sono più per parlare, ma mi piace anche ascoltare, per cobfrontare diversi punti di vista e per capire meglio le persone.
alessiob is offline  
Vecchio 05-02-2006, 12.35.42   #5
sisrahtac
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Per me prima di comunicare efficacemente con gli altri dobbiamo sper comunicare prima con noi stessi, connettere corpo e mente, saper interpretare i vari simboli e sintomi elaborati dalla nostra mente; sviluppando così una certa empatia.
sisrahtac is offline  
Vecchio 05-02-2006, 22.27.22   #6
VanLag
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Messaggi: 2,959
Citazione:
Messaggio originale inviato da Catharsis
Per me prima di comunicare efficacemente con gli altri dobbiamo sper comunicare prima con noi stessi
Secondo me no….. Cioè la conoscenza di se stessi, che pur è basilare nella vita di un individuo, non è legata one-to-one con la comunicazione, anzi in un certo senso, nella comunicazione, potrebbe essere un ostacolo, perché potrebbe indurci ad incasellare l’altro nei nostri schemi, privandolo così dell’originalità che è caratteristica di ogni individuo.
L’altro è davvero un altro e se usiamo i nostri parametri per collocare quello che ci sta dicendo, rischiamo di non attivare la comunicazione, anzi credo che questo fatto, assieme alla nostra predisposizione ad usare tutto quello che ci circonda per il nostro beneficio, sia proprio uno dei motivi della povertà di tanti rapporti umani.

VanLag is offline  
Vecchio 06-02-2006, 19.43.25   #7
sisrahtac
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Probabilmente hai ragione...sono io egocentrico, egoico, narciso ecc..ecc..(eeh, si fa il possibile...)
Io effettivamente tendo a incasellare gli altri nei miei schemi mentali. Mi sto rendendo conto dell'errore... ognuno può essere guida e giudice si se stesso, ma non degli altri...gli altri...sono semplicemente altro! Sono giunto alla conclusione che stare a spaccarsi la testa è tempo perso...prima di chiedersi come capirli bisogna chiedersi perchè capirli e se li si vuole veramente capire...Spesso capire gli altri serve sempre cmq ad un soddisfacimento egoico (oddio, mi hanno attaccato l'abuso di questo termine.. ), insomma, sapere che gli altri sono presumibilmente simili a noi ci rassicura ed allora cerchiamo di incasellarli a sforzo nei nostri schemi, ma per quanto ampi è pur sempre una forzatura...
sisrahtac is offline  
Vecchio 06-02-2006, 20.06.06   #8
Willow
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non giudicare di qua, non giudicare di là.... blabla

Ahò, ma ogni tanto la smettiamo con il correttamente politico? (lo ammetto in inglese non lo so scrivere)

Qui si sta sparando a millenni di istinto di sopravvivenza!!!!

Ogni tanto qualcuno si ricorda che il giudizio è la nostra prima arma di difesa quando incontriamo degli estranei?
Visto che è più recente nella memoria perchè se ne è riparlato, vi ricordate il Circeo?
Peace and love, baci e abbracci e un bel cadavere!

Io sono a favore del giudizio almeno so che ho ancora a che fare con una persona che fa un ragionamento e non con una ameba che fluttua... leggera.... uguale a milioni di amabe...
Willow is offline  
Vecchio 06-02-2006, 20.33.46   #9
sisrahtac
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Messaggi: 2,110
Io non stavo facendo il buonista politicamente corretto, stavo facendo l'opposto...il menefreghista...stare a immedesimarsi ed a cercare empatia negli altri è solo perdita di tempo e tra l'altro lo trovo un'atteggiamento spiritualmente scorretto...non bisogna essere il Tutto, bisogna tendere al vuoto...non bisogna riflettersi sul mondo intero, ma chiudere la valvola e rimanere in sè...

Evviva l'individualismo, l'altruismo ad oltranza è un'altra gabula del cristianesimo per far impazzire la gente...

Ultima modifica di sisrahtac : 06-02-2006 alle ore 20.35.03.
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Vecchio 06-02-2006, 20.35.17   #10
Willow
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Messaggi: 211
Catharsis, come la prendi sul personale....

Willow is offline  

 



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