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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 18-01-2006, 21.34.37   #1
Essere
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 22-12-2005
Messaggi: 320
Test sulla patosensibilità

Ho superato il test e voi ? http://www.albanesi.it/Mente/patosensibile.htm
Oggi pensavo alla mia sensibilità è mai possibile piangere perchè il post " il significato dei nostri nik " è stato chiuso , ero disperata ma poi ho capito che si era usciti dal tema e mi sono chiesta ; almeno un preavviso , mi sono sentita castigata perchè ho fatto la cattiva perché ci scendono le lacrime dagli occhi in determinati momenti emozionali? So che la lacrima serve per inumidire l'occhio, ma quando piangiamo è solo uno sfogo .
Essere is offline  
Vecchio 18-01-2006, 22.21.14   #2
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
Io ho sempre pianto ...spesso se ripenso alla mia giovinezza non vedo che pianti e lacrime, a volte era disperazione, a volte rabbia, a volte desolazione!...ora sono adulta ho avuto un sacco di accidenti dalla vita, tanti forse avrei potuto prevederli ed attutirli, altri ancora fulmini a ciel sereno...morale! potrei essere morta se non avessi un carattere che mi dice sempre guarda fino in fondo, non si sa mai!..ora piango solo per rabbia..ed è terribile, ma inevitabile, anche io come te se me lo si chiedessi non saprei rispondere chi mai sono stata, quello che sono non è mai abbastanza sufficiente....alla fine penso che se non ci fossi sarebbe meglio...ma sono convinta che fino in fondo si debba recitare un ruolo...io non sono diventata migliore attrice...ho solo imparato meglio a nascondere me stessa!...credi la sensibilità, la troppa sensibilita, per quanto tu faccia non ti permetterà mai di vivere in maniera "normale"...in questo mondo...

Kim is offline  
Vecchio 19-01-2006, 10.04.20   #3
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
il pianto in un percorso evolutivo via via si lega a cose differenti.
Inizialmente in persone sensibili viene connesso con appunto la sensibilità ed è utilizzato prevalentemente come "valvola di sfogo" all'ego altrui (ma anche al proprio...)
esiste il pianto che a me piace chiamare "nervoso" che non porta a evoluzione sul piano spirituale e il pianto "liberatorio".
la differenza è sostanziale.
Nel momento in cui avviene il pianto se il pianto è nervoso (egoico) i pensieri saranno sempre di rabbia e divisione e si concluderà con l'opinione classica che "io sono così la colpa è degli altri"...
Nel pianto "liberatorio" (ci si libera dall'ego proprio) durante il pianto non ci sono pensieri e alla fine ci si sente in pace interiore e si avverte l'impulso di scusarsi con il mondo per la propria inconsapevolezza...

le mie sono osservazioni si intende...
un saluto
turaz is offline  
Vecchio 19-01-2006, 15.19.21   #4
Joolee
Soleluna
 
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Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
anch'io ho superato il test...anch'io piango tanto.
Soprattutto in questo periodo che ho gli ormoni in subbuglio...anche le pubblicità mi commuovono!!!!
Spesso il pianto è visto e vissuto come un segno di debolezza, secondo me non lo è affatto...se qualcuno piange in mia presenza, vuol dire che si fida di me e in qualche modo mi sta regalando una parte di sè, quella più intima, magari...
A me non capita di piangere con sconosciuti....certo, magari qualche volta è capitato...ma i genere mi sfopgo con persone a me care....sento quindi di potermi fidare di loro...
Joolee is offline  
Vecchio 19-01-2006, 15.25.58   #5
odissea
torna catalessi...
 
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Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
scusate ma per superato il test, intendete che avete superato la soglia di normalità?

io non piango tanto; sono quasi certa che una volta piangevo di più, ma forse è normale che crescendo questo aspetto si modifichi.
Secondo me i pianti liberatori fanno bene, però spesso è un lusso che non mi concedo: quando piango si vede lontano un miglio, occhi gonfi, chiazze rosse sul viso e sul collo....piuttosto che sentirmi domandare che hai o farmi guardare in modo strano, preferisco ingoiarmi il piantino e rimandare a un momento di assoluta solitudine.....evento molto raro purtroppo.
odissea is offline  
Vecchio 19-01-2006, 16.16.14   #6
Essere
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 22-12-2005
Messaggi: 320
Che sono patosensibile .........credo
Essere is offline  
Vecchio 19-01-2006, 16.18.01   #7
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
Citazione:
Messaggio originale inviato da odissea
scusate ma per superato il test, intendete che avete superato la soglia di normalità?

io non piango tanto; sono quasi certa che una volta piangevo di più, ma forse è normale che crescendo questo aspetto si modifichi.
Secondo me i pianti liberatori fanno bene, però spesso è un lusso che non mi concedo: quando piango si vede lontano un miglio, occhi gonfi, chiazze rosse sul viso e sul collo....piuttosto che sentirmi domandare che hai o farmi guardare in modo strano, preferisco ingoiarmi il piantino e rimandare a un momento di assoluta solitudine.....evento molto raro purtroppo.


se fai così... il pianto non ti libera...poichè non è naturale ma "forzato" e "limitato".
ciao
turaz is offline  
Vecchio 19-01-2006, 16.19.18   #8
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
guardate che il succo di quel testo sta nella frase
"azione non disperazione"...(e io direi non re-azione)

se si agisce opera l'IO se ci si dispera (quindi si re-agisce) opera l'EGO

concetto kabbalistico...


ciao

Ultima modifica di turaz : 19-01-2006 alle ore 16.20.19.
turaz is offline  
Vecchio 19-01-2006, 16.22.48   #9
Essere
Ospite abituale
 
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Messaggi: 320
io piango anche se mi si rompe un gioco , e non smetto fin quando non mi dicono " ora lo sistemiamo o ti compro un altro gioco " forse vuol dire essere viziata ?
Essere is offline  
Vecchio 19-01-2006, 16.28.04   #10
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
vediamo essere
se ti si rompe un gioco in te cosa cambia?
cosa modifica quel gioco rotto della tua essenza?
mi pare di poter dire assolutamente nulla...
e allora cosa è che ti fa piangere...?
pensaci bene...
è la Re-azione (egoica) ossia la ripetizione di fatti passati che ti fanno collegare quella rottura ad altro.
così facendo rimani ancorata al passato e non vivi il presente.
Per "modificare" te stessa e la realtà che vivi devi invece "agire" ossia superare questi "blocchi" attraverso l'amore prima di tutto di te stessa.

vogliamo definirlo "essere viziati"? Io direi "non consapevoli"
mi comprendi?
turaz is offline  

 



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