Booh io so di un disturbo chiamato Pica che però colpisce i bambini molto piccoli...
Sicuramente il cibo rappresenta un veicolo di comunicazione di disagi, soprattutto nel periodo dell'infanzia e dell'adolescenza, mi sembra riguardi la relazione con la madre (che dà nutrimento) o in generale con la famiglia.
Nel caso della bulimia credo che i soggetti abbiano delle relazioni familiari molto difficili e abbiano assunto incarichi di eccessiva responsabilità rispetto all'età.
L'anoressia si presenta, mi pare, in soggetti molto pignoli che vivono in famiglie che prestano molta importanza alle formalità.
Senza escludere naturalmente i messaggi che ci giungono dai media. Io avevo una pessima relazione con la mia e per mortificarla e attirare la sua attenzione evitavo di mangiare.
Da adulta credo che il cibo possa continuare a costituire un veicolo di espressione di disagio. D'altronde si dice, e condivido, che le emozioni, piacevoli o spiacevoli, vengono vissute con lo stomaco.
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