Ho bisogno di sfogarmi,non ce la faccio più a sentirmi sempre vittima dell'ansia,un momento euforia incontenibile,un momento depressione profonda,guardo per terra e vedo il mio futuro che si cancella con la forza di un incidente mortale.
Sbatto,e ci risbatto contro il muro di questa vita,che non fa altro che picchiare forte contro di me,contro il mio corpo che non sa più incassare i colpi di un tempo.
Sono stanca di dovere dimostrare e nascondere.
Dimostrare di valere qualcosa,e nascondere che sto male,e male ancora,veramente,il dolore è più che autentico,e le fantasie di morte continuano,la scelta è sempre quella:
vivere o morire?
Vivere con che motivo??
E morire perchè??
Per non sentire il dolore della vita!
Basta,sono anni che sto zitta,che non esterno il dolore profondo,che mi lascio prendere dall'ansia,che a testa china incasso e incasso,e sono benevola con gli altri,perchè loro non c'entrano niente con i miei problemi e non posso prendermela con loro...
ma non so più come fare...
proprio non lo so...
Ho paura di morire...ma anche di vivere...
non so scegliere..non so scegliere...
(scusate lo sfogo)

hai estremamente ragione..ma tu mi vedi in atteggiamento autocommiserativo e vittimistico perchè mi percepisci nello sfogo..nella vita di tutti i giorni non sto a piangermi addosso...

comunque apprezzo la tua risposta
hai ragione

Tu ti senti libera?

La vita è fatta di attimi , così prossimi fra loro che sembrano un tempo infinito. Il dolore è presente così come la gioia ma solo i più attenti riescono a goderne. Si a gioire anche nel dolore. E' necessario lasciarlo fluire, così come il tempo. Tenerlo dentro e creargli una cuccia calda lo fa crescere e prolificare. Non dirti parole di dolore, cerca per te parole di gioia e la troverai.
Le mie non sono vane parole dettate dalla razionalità di chi non conosce cos'è soffrire. Ma proprio quando pensavo di aver toccato il fondo un dolore immenso mi ha fatto capire quanto io, solo io fosse l'artefice di tutto quel disagio. La proiezione negativa che davo di me era così forte che ero riuscita ad allontanare gli altri, tutti gli altri, anche quelli su cui non era possibile non contare. Conscia di essere l'artefice di tutto, ho visto con occhi diversi la mia disperazione, ribaltate le responsabilità ho trovato appigli immaginabili prima. Ora sto risalendo, con fatica, ma forte della mia forza e di quella degli altri, tutti gli altri, anche quelli su cui ritenevo impensabile contare.
Un abbraccio
lylli

Sai che pensavo che fossi un uomo di una certa età...?
Non so come mai, ma ho sempre avuto questa impressione... Sarà che hai un'immagine di un uomo di una certa età che suona la chitarra, e un nome che non fa capire se sei uomo o donna.
Ma oggi scopro che in realtà sei una ragazza, e persino più giovane di me... Il mondo è proprio fatto di belle sorprese...

Vabbé, a parte questi mie strani pensieri...
Mi chiedevo... perché ti nascondi? E perché pensi di dover dimostrare qualcosa a qualcuno? Cosa è che dovresti dimostrare?
Raccontami un po', se hai voglia...

Scusa se ti non scrivo di più di quel che ho fatto... è che sono stanco morto, e anch'io non sono molto in forma in questo periodo... spero di riprendermi con le vacanze natalizie...

Buone feste,

ELia

Grazie dei pensieri che avete lasciato.
Ti rispondo elijah dicendoti che devo dimostrare sempre e da sempre qualcosa perchè a suo tempo non mi sono state date le conferme di cui avevo bisogno,ed ora,mi rendo conto del vuoto che ho di base.
Hai presente la piramide dei bisogni di Maslow?
Senza il bene basilare,non si riescono a fare sovrastrutture sopra...
Mi rendo conto di non avere un comportamento coraggioso,ma sino ad ora ho taciuto,per compiacere gli altri,cercando di essere sempre collaborativa,e mai tentando di prevaricare gli altri,perchè non trovo sia giusto che nessuno si senta superiore a nessuno.
Se pecco di qualche delirio di onnipotenza..beh si..ma chi pensa alla morte molto spesso è anche un po' "onnipotente" nell'inconscio si intende.
Vorrei solo sapere accettare la vita..ma non ne sono stata ancora in grado,poi dovrei entrare nel racconto della mia storia,che è un po' troppo complesso e quindi ...
comunque grazie di avermi risposto.

Eh... la Morte... la mia cara vecchia morte...
... quante volte sono stato a parlare con lei... quante... non mi ricordo più quante... ma tante... ma veramente tante...
E se devo dirti la verità... le mie discussioni migliori le ho avute proprio con lei... la Morte...
E sai, trovo che essa necessiti a volte di un po' di compagnia... perché sta sempre così sola soletta... perché tutti hanno sempre così paura di lei che fuggono via o non ci parlano...
Ma a quanto pare... a quanto pare oltre a me, essa ha trovato un'altra interlocutrice, e di questo ne sarà contenta... ne sono sicuro... L'unica cosa che essa spera, è però che tu non muoia mentre discuti con lei... perché se no il dialogo avrebbe termine... e lei si ritroverebbe di nuovo sola soletta...
Sai, metry, in realtà è proprio chi affronta la morte, che affronta la vita... ed è chi discute con lei che vive... chi invece la evita, evita la vita...

Se ti va... raccontami un po' i dialoghi che avete avuto... Capisco perfettamente se non te la senti, per qualsiasi motivo... ma mi farebbe piacere sentire cosa vi siete raccontati... sono curioso... perdonami...

Ciao, Elia

[quote]Messaggio originale inviato da Metropolis

il tuo dolore é come il mio, solo che io ho imparato a esprimerlo, a buttarlo fuori,ho imparato che sono piccola di fronte al gran dolore del vivere, che non sono buona, né bella, né paziente, né accomodante. Che non sono ciò che credevo di essere, ciò che rifilavo agli altri.

Sono meglio di così, e posso arrivare piano piano, un giorno a venire fuori tutta, nella mia completezza.

Anche tu,sai? devi parlare, parlare, parlare..tanto noi ti ascoltiamo!


feng qi

La morte mi aspetta da tanti anni! ho cominciato a cercarla all'età di 13 anni , ero sola! ero proprio sola ed oltre ero pure isolata dal mondo forzatamente, questo per cinque lunghi anni! poi ho incontrato mio marito aspettavo una figlia è nata tre giorni dopo è morta, d’allora io credo d’aver capito la morte, cosa sia, cosa rappresenti l'esperienza umana, ed i sui risvolti...ora sorrido...anni dopo, non molti, aspettavo il mio secondo figlio stessa sorte!...allora stavo quasi per darmi per sconfitta..ma rieccomi comprensiva verso la vita, anzi direi che ho perdonato la vita per il male che ho ricevuto! altro non ti racconto sarebbe come cantare il ritornello della stessa canzone!...abbi fede! non in Dio ma nel tuo personale riscatto. la morte è solo la vita che respingiamo! ed altro ancora...ci vorrebbero una miriade di vite per capirla…ed una vita per spiegarla, ma non siamo in grado, non abbiamo gli strumenti per farci capire…la parola non basta, non tappa i buchi e non è di comprensione totale, anzi a volte è solo un alto muro che si allontana dagli altri! il punto è che noi siamo chiamati a vivere la vita e poi con il tempo quando saremo pronti arriverà anche lei....arriviamoci sereni se possiamo certi d'aver vissuto una vita piena! intrisa di noi fino alla nausea e poi arrivi chi né a voglia, che si chiami morte od altro....saremo sempre pronti in ogni caso!!!