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23-08-2005, 00.31.59 | #5 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Invito a leggere lo stato di famiglia. Non è vero! In caso di separazione non consensuale, indipendentemente dalla causa della separazione, il coniuge con il minor reddito può ottenere i cosiddetti "alimenti", ma non è detto che li ottenga. Sono dovuti solamente nel caso in cui il coniuge economicamente più debole non sia in grado di mantenesi da solo e ritrattabili se questa condizione dovesse cambiare. E comunque sempre proporzionati al reddito. Se invece ci sono figli, il conuige che ottiene l'affidamento dei figli, che in effetti spesso è la madre, riceve anche un tot mensile dall'altro genitore per il loro mantenimento. Tot proporzionato al reddito. Non ci si svena!! E si tratta comunque dei propri figli, diamine! E chi ha l'affidamento dei figli non è che ci guadagna! Non ho mai visto nessuno e nessuna arricchirsi con gli assegni di mantenimento per i figli! Mentre ho visto un sacco di padri defilarsi e rifiutarsi di versarli, di pagare la loro parte dell'apparecchio per i denti, e perfino rifiutarsi di frequentare i propri figli. Ma ci sono anche coppie civili! Quando mi sono separata (consensualmente, quindi il mio ex marito ed io abbiamo deciso insieme e di comune accordo le condizioni economiche della separazione) il padre di mio figlio mi passava cira 300.000 lire al mese. Per il mantenimento di nostro figlio, non per me. Io lavoro! Non gli ho mai chiesto di aumentare l'assegno mensile. Ci ha sempre pensato lui mano mano che si rendeva conto che, ovviamente, mantenere un figlio al liceo e poi all'università, costa di più che mantenere un bambino delle elementari. Ultimamente poi, non li da più a me, ma direttamente a nostro figlio. Ma non è nemmeno vero che è l'uomo ad avere più paura di una relazione stabile. |
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23-08-2005, 01.47.12 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Citazione:
ma la tariffa in caso di seprarazione non consensuale non sempre è relativa al reditto un mio conoscente che fa l'operaio deve versare per un figlio la metà dello stipendio e in più ha dovuto cedere alla moglie l'appartamento che prima era della moglie ... cioe cedere ... lei vive li e lui vive dai suoi .... il giudice ha deciso cosi .... pero ovviamente per una persona che guadagna 1200€ ne deve lasciare 550-600 al mese dire che si chiama dissanguarsi anche se quelli servono per il figlio ... |
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23-08-2005, 09.40.34 | #7 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
In caso di separazione non consensuale è il tribunale a stabilire tutto. Il giudice avrà stabilito l'assegno di mantenimento del figlio in base al reddito di tutti e due i genitori e in base alle necessità del figlio. Tenendo conto che "mantenere un filgio" non significa solamente mettergli un piatto di minestra davanti una volta al dì. Ti garantisco che, anche se non ti separi, per mantenere un figlio qualche soldino lo devi tirar fuori!!!! Fai un giretto per vedere quanto costano i vestiti (i bambini crescono, i vestiti no! e vanno cambiati) o le cose per la scuola. Fatti dare la lista dei libri di un ragazzo di prima superiore e poi calcola quanto si spende! Ma cosa mi dici, ha dovuto cedere alla ex moglie una casa che le apparteneva già? E nella quale lei vive con il loro figlio? Ma questa è un'ingiustizia bella e buona! E' ovvio che lui avrebbe dovuto tenere la casa che apparteneva alla moglie e non titar fuori nemmeno un soldo, e la moglie e il figlio potevano anche stare per strada, no? No, ma dico, ragionaimo! Se uno fa dei figli, li fa per sempre. Si divorzia dal coniuge, non dai figli. Ultima modifica di Fragola : 23-08-2005 alle ore 09.41.53. |
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23-08-2005, 10.35.02 | #8 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Citazione:
E, aggiungerei, anche tra coniugi c'è modo e modo di divorziare. Saprete anche voi che quello che succede nelle cause di separazione spesso è una cosa ignobile: sembra che il mondo sia pieno solo di gente che è stata molestata o derubata dal coniuge. Tutte le peggiori cose sull'altro possono essere dette pur di ottenere più soldi o evitare di pagare. Spero di non trovarmi mai nella situazione di parlare in questo modo di qualcuno con cui ho vissuto parte dell'esistenza e fatto dei figli. L'amore finisce ma il rispetto dovrebbe rimanere (o quanto meno la civiltà). |
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23-08-2005, 15.15.42 | #9 | |
Nuovo iscritto
Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
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Re: Re: i brividi.....
Citazione:
riportando il discorso sulla scelta di un rapporto che porta al matrimonio direi che rimangono invariati i "vantaggi" derivanti dalla reversibilità della pensione al vedovo/a e delle quote di eredità disposte dalla legge (cosiddetta legittima) che vanno al coniuge superstite e ai figli, cosa che non esiste con la convivenza a meno che non ci sia un figlio, ma al convivente superstite non spetta nulla. In Italia non esistono le "coppie di fatto" se n'è parlato, ma finora nada. In caso di sperazione sono cambiati alcuni dispositivi che individuavano nel coniuge debole solo la moglie affidataria dei figli, oggi non è detto che il coniuge debole sia la madre, ma è vero anzi il contrario. Il poverino si ritrova a pagare mutui e alimenti oltre al doversi mantenere per sopravvivere e magari pagarsi anche un affitto...... la vedo un pò duretta la vita con gli stipendi che ci ritroviamo più o meno tutti....., si va in base al reddito (spesso oltre il quinto dello stipendio), ma le quote cmq sono alte se si vuole continuare a vivere dignitosamente. Così ci si ritrova con ex padri che se la danno a gambe e le case di proprietà messe sotto sequestro e vendute dalle banche, e madri con figli a far la coda ai servizi sociali........(parlo di casi in cui la madre non ha mai lavorato e continua a non trovare lavoro) Bella la famiglia oggi, e poi si dice che in Italia c'è troppo assistenzialismo. A parer mio sta diventando una rarità il rimanere sposati "per sempre" e quando qualcuno mi dice sono sposato con la stessa persona da....... mi viene quasi spontaneo rispondergli "ma davvero"????? buonpomeriggio |
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23-08-2005, 15.49.15 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Citazione:
Già... il problema è che oggi la maggior parte delle coppie che decidono di sposarsi non prende la cosa con la dovuta serietà. "Oggi ci sposiamo... domani chi lo sa!" (Parlo del matrimonio come della convivenza, cioè di due persone che decidono di vivere insieme). Una cosa è vivere da fidanzati, ognuno a casa propria, mentre è completamente diverso vivere insieme... svegliarsi accanto all'altro ogni mattina, dover stare con l'altro sia nei momenti di felicità che nei periodi in cui siamo sommersi dai problemi... e una volta insieme, nella stessa casa, non si può più dire "scusami tesoro, stasera sono stanca e non me la sento di uscire, ci vediamo domani". Non voglio dipingere il matrimonio come una pessima esperienza... al contrario io attribuisco al matrimonio una enorme importanza, ma oggi molti ne hanno perso il valore... "stiamo bene insieme, facciamo un sacco di cose, ci divertiamo, abbiamo tanti interessi in comune... allora sposiamoci!" Ma io non credo che funzioni così... star bene insieme può accadere com molte persone, ma riuscire a superare i momenti difficili no. E così, appena si presenta un problema, si chiede il divorzio e l'altro improvvisamente diviene il mostro che ti ha rovinato la vita. Figurati che ho conosciuto coppie che si sono separate per delle stupidaggini, per farti un esempio: la moglie ha chiesto il divorzio perché non poteva più sopportare che il marito non richiudesse il tubetto del dentrificio quando si lavava i denti. E' chiaro che il problema di fondo non è il tubetto del dentrificio, o la seggettta sempre alzata in bagno, o i calzini sporchi in terra, il problema è che la scelta del matrimonio è stata fatta con troppa leggerezza al punto che anche i più piccoli particolari, dopo un pò di tempo (quando la nebbiolina di felicità, di curiosità per una vita nuova insieme, che circonda il primo periodo del matrimonio si dissolve) divengono insopportabili e invece di cercare un punto di incontro per convivere al meglio, vengono utilizzate come scuse per chiedere il divorzio. |
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