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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
26-06-2005, 22.31.13 | #22 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-05-2005
Messaggi: 276
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[quote]Messaggio originale inviato da Fragola
[b]Qui non si sta parlando di amore in senso lato, si sta parlando di costruire una relazione di coppia. ----------------- E' vero: l'amore che c'entra con una relazione di coppia. ma x favore...... Farlo con chi non ci ama mi sembrerebbe davvero masochistico. Poi, psicologicamente parlando, esiste una relazione strettissima tra masochismo e narcisismo. ----------------------- Non ho detto che bisogna amare chi ci fa soffrire. Ho detto che è facile mettersi con un partner che ci dice sempre di sì: forse x un uomo sarebbe l'ideale, così vive tranquillo...... ma ALCUNE donne (lo 0,001% naturalmente) si annoiano con il cicisbeo.....oppure finisce che lo tradiscono. Naturalmente, l'amore che c'entra con una relazione di coppia. Bisognerebbe chiamarla relazione di coppia.... d'interesse. |
26-06-2005, 23.30.03 | #23 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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L'amore c'entra con una relazione di coppia, ma l'amore non è solo una relazione di coppia! Esistono tantissime diverse forme d'amore!!!!!!!!!!!!! Si può anche amare qualcuno e non starci insieme. La coppia è solo una delle forme che l'amore può assumere.
Tu hai scritto "è troppo facile amare chi ci ama". Posso anche amare chi non mi ama, ma non me lo sposo!!! (poi sono curiosa di sapere che, non amandomi, mi sposerebbe ) E condividere un progetto di vita non significa dirsi sempre sì. Significa condividere una direzione. Lo hai scritto tu stesso "valori compatibili". Non è interesse, è buon senso. E esperienza. L'amore di coppia si costruisce in due. E si costruisce, cavolo, non cresce sulle piante preconfezionato, non si compra al supermercato. E per costruire qualcosa insieme bisogna avere un'idea comune di cosa si vuol costruire. |
26-06-2005, 23.37.48 | #24 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
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come far funzionare una relazione?
Citazione:
per Fragola: forse hai confuso quanto ho scritto io con quanto ha scritto Futuriblile... |
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27-06-2005, 20.14.26 | #27 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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[quote]Messaggio originale inviato da futuribile
[b] Citazione:
Ciao a tutti, quoto Futuribile perché mi ha dato lo spunto per un esempio. Intanto preciso che era una battuta quella sul vedersi il meno possibile, riferita al rapporto con la coinquilina... cmq sono d'accordo con Rodi quando dice che la scelta va fatta all'inizio, rilevando che c'è una compatibilità di fondo... anche se non è sempre facile. Avrei dei dubbi sul fatto che si riesca a comunicare subito ciò che non va... o meglio... le abitudini. Le abitudini sono per me una incredibile fonte di arricchimento e conoscenza reciproca, non c'è niente di più bello dell'osservare qualcuno nella vita di ogni giorno: quello che a lui sembra normale magari per noi è una cosa curiosa totalmente inaspettata... arriva però il giorno che la cosa che una volta ci faceva sorridere magari ci irrita questo perché si focaliza l'attenzione sui gesti quando si vuole mettere in discussione un rapporto (mi viene in mente la polemica da rotocalco dell'uomo che lascia ovunque la biancheria sporca [ebbene sì di nuovo i calzini!!!]): magari il fastidio sorge perché si legge il gesto non più come automatico ma come mancanza di rispetto per la persona (esempio: io sono stata tutto il tempo a rimettere in ordine e tu non presti attenzione a ciò che ho fatto). All'inizio siamo sicuri di dire ciò che vogliamo? Son uscita qualche volta con un amico di recente: andiamo al cinema, io scelgo un giallo lui dice che gli piace... alla fine scopro che è un genere che detesta (ripeto... un amico!!) voglio dire ma non me lo potevi dire prima? Lo stesso giorni fa per andare al mare: io dico "possiamo partire all'ora che preferisci" lui decide per le 9. A fine serata scopro che per lui era tardi e lo ha fatto per fare un piacere a me (che mi sveglio per abitudine alle 7). E' un amico ma non dice quello che pensa... se fosse un fidanzato? Magari dopo dieci anni mi sento dire: "e poi ti detesto perché vuoi sempre vedere i film gialli"... Io credo che ci siano persone che sono proprio incapaci di dire quello che vogliono realmente, salvo poi fartelo pesare all'occasione... ci sono segni premonitori di questo? Boh... Neve |
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27-06-2005, 22.28.39 | #28 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-05-2005
Messaggi: 276
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[quote]Messaggio originale inviato da nevealsole
[b]Ciao a tutti, quoto Futuribile perché mi ha dato lo spunto per un esempio. Intanto preciso che era una battuta quella sul vedersi il meno possibile, riferita al rapporto con la coinquilina... cmq sono d'accordo con Rodi quando dice che la scelta va fatta all'inizio, rilevando che c'è una compatibilità di fondo... anche se non è sempre facile. --------------------------- Facciamo un'ipotesi. Secondo te una persona che da in pochi giorni rileva una compatibilità di fondo, non ti pare un tantino "superficiale"? Magari con un po' di pazienza avrebbe capito qualcosa di diverso. Tali persone che danno giudizi sommari mi sembrano come quelli che ci mettono ore x decidere cosa comprare poi x sfinimento mettono nel carrello qualunque cosa. Analogamente ci sono persone che fanno le "preziose" x scegliere un partner e poi si mettono con il delinquente. Avrei dei dubbi sul fatto che si riesca a comunicare subito ciò che non va... o meglio... le abitudini. -------------- Bravissima. Le abitudini sono per me una incredibile fonte di arricchimento e conoscenza reciproca, non c'è niente di più bello dell'osservare qualcuno nella vita di ogni giorno: quello che a lui sembra normale magari per noi è una cosa curiosa totalmente inaspettata... arriva però il giorno che la cosa che una volta ci faceva sorridere magari ci irrita questo perché si focaliza l'attenzione sui gesti quando si vuole mettere in discussione un rapporto (mi viene in mente la polemica da rotocalco dell'uomo che lascia ovunque la biancheria sporca [ebbene sì di nuovo i calzini!!!]): magari il fastidio sorge perché si legge il gesto non più come automatico ma come mancanza di rispetto per la persona (esempio: io sono stata tutto il tempo a rimettere in ordine e tu non presti attenzione a ciò che ho fatto). ------------------ Sei una psicologa nata. All'inizio siamo sicuri di dire ciò che vogliamo? ------------- Ci sono persone eterne indecise su qualsiasi cosa e la loro indecisione la scaricano sugli altri. Son uscita qualche volta con un amico di recente: andiamo al cinema, io scelgo un giallo lui dice che gli piace... alla fine scopro che è un genere che detesta (ripeto... un amico!!) voglio dire ma non me lo potevi dire prima? --------------------- Appunto: parlar chiaro eliminirebbe parecchi conflitti nell'amore come in una riunione di condominio....dalle inezie fino alle guerre. Lo stesso giorni fa per andare al mare: io dico "possiamo partire all'ora che preferisci" lui decide per le 9. A fine serata scopro che per lui era tardi e lo ha fatto per fare un piacere a me (che mi sveglio per abitudine alle 7). E' un amico ma non dice quello che pensa... se fosse un fidanzato? Magari dopo dieci anni mi sento dire: "e poi ti detesto perché vuoi sempre vedere i film gialli"... Io credo che ci siano persone che sono proprio incapaci di dire quello che vogliono realmente, salvo poi fartelo pesare all'occasione... ci sono segni premonitori di questo? Boh... Neve ------------------------- Tali persone li chiamo "incoerenti" e quando le conosco cerco di evitarle. Non dicono ciò che vogliono perchè vogliono lasciar aperte tutte le possibilità e dire la loro fino all'ultimo minuto. Sono persone veramente "malate"...bisogna solo ignorarle. |
28-06-2005, 08.10.34 | #29 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
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Citazione:
E chi ti dice che sia facile! Una relazione però avviene per 'approsimazioni successive'...passo dopo passo. Ad ogni passo siamo noi che decidiamo di proseguire e continuare a costruire o lasciar stare, ad ogni passo in teoria scendiamo un po' più in profondità. E' che tante volte già all'inizio ci sono cose che non vanno ma si decide di andare avanti per i motivi più disparati e a furia di fare lo struzzo può capitare che nel momento in cui si tira fuori la testa dalla sabbia ci si trova di fronte un estraneo. Quante volte si prosegue su situazioni che non ci convincono fino in fondo? magari si fa per una sorta di gentilezza, o per andare incontro all'altro, o perchè ci hanno insegnato che le brave bambine fanno così, o perchè abbiamo paura della reazione dell'altro, o... E poi ne3l momento in cui le cose si sommano al punto da non sopportarle più o sopravviene un elemento estrno che rende impossibile proseguire...magari ce la prendiamo pure con l'altro perchè non è come desideriamo noi e magari non bbiamo neanche il coraggio di dirglielo e cerchiamo di farglielo comprendere lasciando in giro i nostri calzini sporchi... |
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