Sicuramente ne avrete già parlato in altre occasioni ma non ho avuto modo di seguire purtroppo.
Mi riallaccio in qualche modo alla discussione sull'"innamorarsi via internet" che ho letto qui per porvi il quesito.
Premesso che mi ritengo molto scettica sul considerare amore quello che si può venire a creare tra due persone che si parlano via web, anche se in alcuni casi la cosa provoca profonde ed intense emozioni, io la identificherei piuttosto come una sorta di "proiezione dei propri desideri o necessità nella persona considerata amata" ..... ma poi mi chiedo... non è così anche nella realtà?
il colpo di fulmine allora?
Quando ancora non sappiamo nulla dell'altra persona che cosa può essere quella intensissima emozione che ci travolge?
Certo c'è in più la fisicità ad indirizzare i sensi ma.... può essere considerato davvero un supporto "reale"?

Le due questioni sono piuttosto diverse secondo me.
Via web si può benissimo conoscere una persona, sebbene il rapporto sia limitato. Nel "colpo di fulmine" il rapporto è completo, ma non si conosce chi ci sta di fronte.
Personalmente non parlo di amore, bensì di fascino. Io valuto sempre una persona su basi estetiche(che non vuol dire limitarsi al solo aspetto fisico). Ciò fa sì che io possa essere completamente travolto anche da chi conosco da pochissimo. E' ovvio che, col tempo, quest'opinione può cambiare.
Per quanto riguarda il web, cerco di non identificare la persona con il suo alter-ego virtuale.

beh il colpo di fulimene è ben diverso da quello che può succedere in internet ... ovvero se per internet presumo il rapporto viene fatto con lunghi tempi e con incontri ben precisi e rutinari questo non succede per il colpo di flumine che avviene in un attimo ...

appunto perchè succede in un attimo non ha meno fondamenta secondo te?
Sono perfettamente d'accordo con te, t-dragon quando dici che sono vicende completamente diverse, ma non lo trovo poi così completo il colpo di fulmine, anzi.
Forse via web (o in altro modo comunque) si è ha la possibilità di stabilire un contatto anche cerebrale, una sorta di sintonia fatta di una sensibilità simile mentre nel caso da me citato ancora ciò non si è potuto stabilire.... mi sembra per questo molto più "irreale" (passatemi il termine)...... potrebbe essere di fatto una persona per nulla affine a te...
(forse sto cercando di capire come posso sentire quel qualcosa di così fascinosamente travolgente non avendo nessuna base.... )

le due cose son ben diverse e per quanto sembraavere un fondamento più solido l'incontro su internet ... in effetti se il colpo di fulmine è uno scoppio sensuale e di emozioni molto imporvviso ma senza fondamento a livello comportamentale ne emotivo ma spesso solo sessuale può dare un fortissimo piacere ma spesso finisce velocemente come è iniziato diverso l'incontro su internet .. infatti se per quanto ci si possa illudere la persona che si va a conoscere dal vivo è per quanto conosciuta e vanno messe a posto solo alcune cose come il contatto fisico ... che per carita può e spesso è così una bariera insormontabile per la cformaizione della coppia ma che se pero funziona anche la complicità reala penso che si possa creare una coppia stabile e positiva.

si.

Ora ti do la mia teoria (che poi è psicocibernetica):
il subconscio non distingue un'esperienza reale da una VIVAMENTE IMMAGINATA.

Cosa vuol dire?

Che il subconscio che è la parte della mente che mette in moto il colpo di fulmine (e anche la parte che agisce nel dormiveglia), non fa distinzioni (come fai al livello cosciente) di ciò che ti piace.

Perchè non ci sono i filtri della coscienza.
Concludendo: ci si può innamorare con il colpo di fulmine....dal vivo, con internet, leggendo una lettera, ascoltando al telefono o in qualunque altro modo si riesce a colpire il subconscio.

Fatte salve le differenze tra colpo di fulmine 'dal vivo' e 'via web', credo però che ci sia un elemento comune a esperienze del genere: l'incompletezza dei dati. Mi spiego meglio: già nei rapporti normali, nei quali ci sia cioè una costante frequentazione tra due persone, è difficile dire di conoscere completamente l'altro; ma in casi come quelli citati, la scarsità di informazioni sull'altro lascia ancora maggior spazio all'ignoto, alla fantasia, alle proiezioni ed ai desideri che in genere ci si porta dietro; capita così che gli aspetti sconosciuti del nostro interlocutore vengano dipinti a nostro arbitrio, mentre quei pochi tasselli di lui/lei che magari sono fedeli alla realtà vengono inseriti in un mosaico totalmente avulso dal contesto originario: l'effetto è quello di rapportarsi con un fantasma, con un sogno. E il risveglio potrebbe ovviamente non essere molto piacevole.

sono molto d'accordo con Ancient.
ed è proprio per questo che ritengo più "voluminose", incisive, le emozioni prodotte dalla fantasia e immaginazione, piuttosto che da un riscontro reale.

e concordo anche con Futuribile quando dice che la "scintilla" scatta nel momente in cui si toccano corde intimamente profonde, inconsapevolmente.

..ben rivisto !



anche la voglia di tener fede a ciò che si prova e valorizzarne la fonte... quella giusta.

...e pensare che a me i fulmini colpiscono anche in amicizia!