E' una riflessione nata dopo aver discusso a riguardo di extracomunitari e non. (e quindi non nasce dal nulla, ma precisamente dopo essere venuto a contatto con impulsi esterni).

Mi chiedevo come mai, ogni cervello umano, che generalmente funziona al medesimo modo, possa pensare che un altro cervello si comporta in modo ERRATO.

Il motivo è evidente. I due cervelli sono venuti a contatto con input diversi ed hanno assimilato differenti parametri e quindi sviluppato diversi ricordi ed esperienze ceh a loro volta influenzeranno le loro scelte (quindi anche la definizione di BENE e MALE pede di ogni significato, come tutto del resto).

QUINDI, qualunque cervello che avesse vissuto la vita di colui che stiamo condannando si comporterebbe NEL MEDESIMO MODO.

A questo aggiungo, dato che il PENSIERO, qualunque esso sia, non NASCE dal nulla ma da precisi input esterni, dove, in mancanza di questi, avremmo pensato sicuramente ad altri, era OVVIO che non siamo vivi, ma unicamente una MANIFESTAZIONE della natura.

Forse crediamo di essere vivi, e questo è simpatico.
Ma al termine della vita, non possiamo certo dire che è morto QUALCUNO, in quanto, il nostro IO, il nostro IO piu' profondo in realtà non esiste... ma è solo stato una manifestazione di un susseguirsi di una mole incredibile di paramentri esterni al nostro corpo che hanno interagito con le nostre combinazioni neuronali.

Tutta qua la (presunta) vita.

Quando finiremo sarà normale, in quanto non siamo mai esistiti. E questo spiegherebbe il tutto.





L'arte ? La fantasia ? E cosa è la fantasia se non una trasformazione di un qualcosa venuto dal di fuori del nostro cervello ?

Facci caso.
Cosa sono i cosidetti disegni FANTASY o storie FANTASY o fantascienza se non un qualcosa di molto simile a quello che abbiamo visto, percepito, evitato ?

Puo' un cervello fantasticare su un qualcosa di cui non ha mai avuto INPUT ?
La risposta è ASSOLUTAMENTE. Motivo per cui, quando sogni di MORIRE ti svegli.
PErchè ti svegli ?
Semplice... il cervello va in cortocircuito. Non puo' elaborare un qualcosa di cui non ha esperienza diretta e si fracassa svegliando il corpo per avere nuovi input da elaborare.

Ma se vogliamo andare a fondo all'argomento, i nostri PENSIERI e SENSAZIONI, allora, secondo te, da dove nascono, dal nulla ?

Cosa li genera ?

Ma se vogliamo andare a fondo all'argomento, i nostri PENSIERI e SENSAZIONI, allora, secondo te, da dove nascono, dal nulla ?

Cosa li genera ? [/b][/quote]

Come spiegare allora che persone che hanno vissuto esperienze terribili non diventano terribili e persone che provengono da un ambiente di vita "sereno" diventano aggressive e violente. E le grandi invenzioni? Come sono arrivati Leonardo & Co. a certe intuizioni senza aver ricevuto input da altri visto che furnono i primi ad inventare l'invenzione? E come mai a parità di ambiente e di input non ci sono arrivati anche tutti gli altri? Questo non me lo spiego..

evidentemente per lo stesso motivo per cui, come dicevo, i cervelli (hardware) sono simili, ma non uguali.
Alcuni reagiscono a certi input sollecitando altre funzioni, altri invece no.

Ecco quindi che un tramonto (input) puo' dare origine ad un quadro fantastico per una persona mentre per un altra è solo una luce negli occhi.

Si tratta sempre di input... senza i quali non saremmo IO.
Il nostro IO è TOTALMENTE, dalla nascita alla morte, modificato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE da avenimenti da elaborare.

Quindi, sono arrivato a pensare, che quella combinazione di cellule che di organizza come CERVELLO è una simpatica combinazione di reazioni chimiche che ha realizzato questa strana e divertente situazione, che vede queste scariche elettriche volere per forza sopravvivere alla FINE inventadosi l'anima, Dio, O altre robe...

naturalmente anche riferendosi al presunto Dio, il cervello non puo' che fare riferimento ad avvenimenti dati da INPUT già avuti.

è bellissimo, perchè quando arriviamo a comprendere che non siamo nulla se non un insieme di combinazioni e sappiamo che non siamo VITA come noi la intendiamo ma solo reazioni chimiche, date da svariati input, la morte non ha alcun senso.
Semplicemente perchè non siamo mai VISSUTI come lo intendiamo noi...

Cos'è che porta Tizio a generare un quadro e Caio a mettersi gli occhiali da sole? Domando perchè onestamente non lo so, almeno non con certezza scientifica.

e a cosa serve scoprire l'inganno?
perchè siamo messi nella condizione di poterlo scoprire?

bluemax, quello che dici è chiaro... ma lo scoglio dell'autocoscienza resta insuperato... bisogna chiarirne lo scopo...

se non ricordo male un vecchio psicologo cognitivista ha costruito un computer in grado di apprendere, ciò trasformare aurtonomamente dati inseriti dall'esterno per ricavarne nuove informazioni.
sarebbe possibile sebbene complicato, costruire un computer in grado di apprendere, dotato di un sistema sensoriale e della capacità di ricavare informazioni dai dati sensoriali, dotato di gambe braccia e della capacità di muoversi nell'ambiente, di progettare e mettere uin atto azioni finalizzate al raggiungimento di obiettivi............ per fare tutto questo non avrebbe bisogno dell'autocoscienza....

se tu sei un meccanicista come sembri essere, dovresti spiegare la necessità e la funzione dell'auocoscienza.. la vita non fa niente senza scopo

forse l'artista è dotato di capacità creative che trova realizzante esprimere, dotato di più sensibilità per il godimento estetico rispetto a chi mette gli occhiali da sole, credo ricerchi comunuqe, come tutti, il piacere

Sono perfettamente d'accordo con quanto affermi nel primo post

è per questo che non ho più paura di morire (anche se non mi va ); perchè non c'è nessun IO che muore; solo materia che si trasforma!

per dirla alla Hume, "noi siamo solo un fascio mutevole di sensazioni";

per citare Einstein, "il vero valore di un uomo si determina esaminando in quale misura e in che senso egli sia giunto a liberarsi del proprio io";

insomma, l'autocoscienza è solo la forma più complessa di elaborazione del software che è il nostro meraviglioso pensare...

ora leggerò "la mente e le menti" di Dennett e "Godel, Escher, Bach." e vi saprò dire meglio

ciau