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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
08-06-2005, 23.06.33 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 129
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Ritengo che l'amore, quello vero, sia quello che rimane "non consumato"... l'amore platonico... il momento in cui l'immaginazione, il sentimento piu' nobile lascia da parte la soddisfazione del desiderio carnale e la "sperimentazione pratica" dell'unione che si desidera.... laddove questo legame rimane rilegato nel mondo dell'immaginazione e del "non sperimentato" tutto fila liscio ed anzi, aiuta a vivere meglio... quando invece si consuma, finisce il sogno, ci si sveglia e, purtroppo, piu' o meno celermente, finisce l'amore.....
Saluti... |
09-06-2005, 14.34.41 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 203
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Citazione:
la penso allo stesso modo: la grandiosità dell'idealizzazione porta a emozioni davvero difficili da contenere e descrivere. tuttavia lo definirei amore "folle" piuttosto che "vero" |
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09-06-2005, 14.50.05 | #6 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Citazione:
Io penso invece che quello che tu chiami amore verso l'altro sia, come detto più volte, amore verso se stessi. Oggi la parola amore è molto usata, o forse molto abusata, e descrive qualsiasi cosa. E' una sorta di contenitore per tutto, anche per quello che amore non è. Certo spesso si ha l'impressione che il grande amore della nostra vita sia quello che non abbiamo conosciuto, che abbiamo solo desiderato... però tale tipo di amore non ci permette di conoscere realmente l'altra persona, quindi amiamo solo l'idea che ci siamo fatti di lei/lui. Diverso è il sentimento che nasce conoscendo l'altro fino in fondo, da vicino, non come crediamo sia ma come è. Scoprirne i limiti e le imperfezioni e accettarle, magari accettando anche di amare qualcuno riconoscendo di non poter condividere con lui/lei l'intera esistenza perché si cercano o si vogliono cose diverse. Però aprirsi all'altro fino in fondo, raccontarsi, mettersi in gioco è l'unico modo per capire se l'altro ci potrà amare, se ci potrà amare restando con noi o se dovremo poi percorrere strade diverse... Saluti Neve |
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09-06-2005, 15.54.19 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 203
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Citazione:
esatto. infatti, pur essendo un amore estremamente intenso, implica per sua natura un grosso limite! |
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11-06-2005, 09.41.35 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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fragola
Amore...”per essere se stessi fuori dai ruoli...realizzare il proprio sé profondo oltre la società idonea, funzionale, tecnica....” così Galimberti.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Direi che oggi i l matrimonio ha perso le funzioni economiche e sociali di un tempo e da edonisti si progetta qualche forma di autorealizzazione che può essere di tipo affettivo. In quanto all'autorealizzarsi nell'amore-eros che si manifesta con costanti inesplicabili come rileggerai io penso sia piuttosto raro. ps. Complimenti per il raccontino. Conosco Demetrio utile per l'autoracconto. |
11-06-2005, 15.43.32 | #9 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Arsenio, ne riparliamo quando l'avrò finito. (Devo dire che ci sono un sacco, ma proprio un sacco di cose in quel libro con cui non sono assolutamente d'accordo.) Ma per quel che ho letto fina ad ora rimango della mia idea. Secondo me Galimberti dice il contrario di quello che hai riassunto tu. Ma siccome non ho finito...
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11-06-2005, 18.25.02 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Citazione:
ergo, siamo innamorati dell'amore..ergo, siamo romantici ??? Penso che la visione romantica, a differenza da quella psicologica (della seriosità pretenziosa) non abbia "ucciso" la bellezza dell'espressione amorosa. Quindi e cmq, vada con il romanticismo !!! Ultima modifica di neman1 : 11-06-2005 alle ore 18.30.45. |
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