Ormai credo che sappiate tutti che io gioco a scacchi.Nel sito www.scacchisti.it ho un rivale che a meno esperienza di me!! la mia stessa età ma riesce sempre a battermi.Arriva oggi che resto immobile nn voglio muovere e non giocare mai più con lui,e la mia prima sfida contro l'autoblocco cioè i sento immobilizzato confuso!! prendo lezioni da un MAESTRO di scacchi da circa 3 mesi lui invece no.Se iincontro uno della mia età io analizzo come un programma e quasi sempre lo batto,lui invece analizzo come frtiz ma nn riesco a batterlo,il mio maestro mi ha detto che devi accettare le sconfitte.Ma io nn credo che si tratti di sconfitte e che nn so spiegare mi sono completamente bloccato nn sapevo che muovere,cioè io che al torneo del mio paese mi temeno tutti e che riesco a battere tutti i ragazzi da 0-16 anni nn riesco a battere lui! nn ci riesco un blocco interiore come se la mia coscenza mi dice fermati nn giocarci.Ho avuto bruttissime esperienze con lui perdere sempre contro di lui e vincere mai!! anzi preferisco perdere da uno di 14 anni anzi più grande di me.Ma io nn ci sto nessuno della mia età mi deve battere propio no!! io le sconfitte nn le accetto facilmente.


cosa ne pensate? dite che devo staccare la spina per un pò?

ma tanto nn riuscirei mai a batterlo lo stesso appena vedo il suo nikname steno baseball 4 mi gela il sangue

Beh, credo che sia proprio questa la sfida degli scacchi: mantenere la lucidità.
Sembrano un gioco tanto razionale, ma non lo sono! E' un gioco complesso non solo per la sfida logica, ma anche psicologicamente. Hanno anche scritto un sacco di libri su questo.
Ti racconto la mia esperienza:
non ho mai amato gli scacchi, ma avevo imparato per giocare con il mio ex marito, che li amava moltissimo. Beh, non ero in grado di giocare con lui. Potevo giocare con altri ma non con lui. Non perchè mi batteva. Questo era normale, lui era uno scacchista scafato e io no. Ma perchè il gioco è carico di aggressività e io non riuscivo a sopportare che quella sua aggressività fosse indirizzata verso di me.

Per quanto riguarda il tuo blocco, devi capire se è la sconfitta che non reggi o altro.
Ma comunque, se giocare con lui non ti fa stare bene, gioca con altri. E poi magari riprova con lui, se vuoi, tra un po'. Tra qualche mese, quando ti sarà un po' passata.
ciao

io mi stupisco quando riesco a vincere a scacchi........

cmq credo che come in tutte le cose c'è anche chi c'è piu portato di altri. ra con cio non voglio dire che tu non si abravo anzi! tanto di cappello, se prendi pure le zioni ecc..sarai bravisismo! ma in geenrale dico che molte persone, hanno nel sangue certe cose e fanno meno fatica a farle di altri.
ad es. quando andavo alla scuola d'arte molti miei compagni, per quanto si applicassero avevano in certe tecniche pittoriche molte meno soddisfazioni di quelle che avevo io non applicandomi piu di tanto..
e la stessa cosa vale per il contrario: non so lavorare la creta, mi osno impegnata al massimo e esce sempre qualcosa di carino ma non BELLO come vorrei io..la gente dice che i miei lavori piacciono ecc.. ma io non sono contenta perchè vedo altre persone piu portate che con il minimo della fatica creano cose bellissime!
inomma, credo ci si debba rassegnare, c'è sempre qualcuno piu bravo di noi in qualcosa..ma anche noi posiamo essere migliori di altri in altre discipline!

Ciao,
Sbagliando si impara!
Qualcuno ha detto: "I nostri nemici sono i nostri amici più grandi", e penso che ciò valga soprattutto quando si gioca a scacchi.
Penso che devi provare a guardarlo come un vero "maestro" che ti può insegnare qualcosa importante, sia concernente il gioco che concernente la tua impostazione mentale.
Penso che sia molto importante sviluppare il talento per mantenere la calma o la tranquilità interiore durante la partita, sopratutto quando si incontra persone che non sembra simpatiche.
Ciao

Sta settimana e stata molto dura!! ho preso il raffreddore i miei compagni giocano stuzzicandomi con la mia permalosità è oggi ho pure litigato con uno che fra un pò andavamo a finire a mazzate.I miei amici mi prendono in giro mio padre malato e deo fare le cose io