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12-03-2005, 08.33.04 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-01-2005
Messaggi: 218
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Re: La sincerità paga...sempre?
Citazione:
Scusa Kim, ma cosa intendi per "sincerita' "? Spiegami prima, per cortesia, quale significato le attribuisci perche' reputo che ci sia gia' una bella differenza tra verita' e sincerita'. Per il momento, senza affermare se la sincerita' sia "pagante" o meno, posso dire che: "l'uomo stolto parla senza pensare, l'uomo saggio riflette prima di esprimere il proprio pensiero". La sincerita' e' forse l'aprir bocca e far uscire comunque in forma verbale i propri pensieri sempre e comunque? |
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12-03-2005, 11.59.41 | #5 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Dipende.... se la sincerità è riferita a noi stessi, io credo che paghi sempre. Purtroppo, però, se dobbiamo essere sinceri riferndoci ad altri, potremmo mettere questi nei guai. Allora forse la sincerità potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio.
Faccio un esempio: un nostro amico ci confida di aver messo le corna a sua moglie (che noi conosciamo). Lei ci incontra. Iniziamo a parlare. Come ci comportiamo nel caso in cui ci chieda espressamente (forse perché lo sospetta) qualcosa rispetto a suo marito? Ho parlato di corna, ma, ovviamente, il discorso è valido per qualsiasi altro argomento.... |
12-03-2005, 13.58.46 | #6 |
Utente bannato
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
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Scusa Kim, ma cosa intendi per "sincerita' "?
Spiegami prima, per cortesia, quale significato le attribuisci perche' reputo che ci sia gia' una bella differenza tra verita' e sincerita'. Per il momento, senza affermare se la sincerita' sia "pagante" o meno, posso dire che: "l'uomo stolto parla senza pensare, l'uomo saggio riflette prima di esprimere il proprio pensiero". La sincerita' e' forse l'aprir bocca e far uscire comunque in forma verbale i propri pensieri sempre e comunque? Permetti io non capisco perché nel cercare di capire cosa intendo io per “sincerità” tu ci associ “verità” che sia un sinonimo…? L’uomo saggio o l’uomo stolto come tu dici aprono tutte e due la bocca ma che emerga la “verità” ne dubito e se mai la loro, essere saggi non vuole certo dire possedere “la verità” che per altro credo che abbiano tutti e che in fondo non la possieda nessuno, però non preclude il fatto che nello stolto non vi sia sincerità e neppure l’essere saggi può definirsi una condizione ottimale o una garanzia dell’essere sinceri. La sincerità credo sia molto più dimostrabile che la verità….in ogni caso per fartela breve la sincerità io la intendo come quei comportamenti, atteggiamenti che siano in armonia con quello che affermiamo e viceversa….essere sinceri non è un atteggiamento facile sia verso l’esterno che nell’interno di noi, vuole dire non mediare mai, non trovare quelle scusanti che a volte ci permettono di sopravvivere, o essere comunque e sempre a rischio di non essere capiti o addirittura fraintesi, per quanto se ne dica la “sincerità” non piace a tutti e non è certo il mezzo più semplice per rapportarsi agli altri o far valere i propri diritti…. Non è certo aprire la bocca e fare uscire parole….ma dovrebbe essere “un percorso” che porti le persone a farsi riconoscere attraverso gli atti compiuti, non permetterci mai di scendere a compromessi con noi stessi e quindi con il mondo….una vita dolorosa difficile…con piu’ zone d’ombra che di tiepido sole…essere testimoni attivi sapendo bene che la “sincerità” non è mai la via piu’semplice….forse la più tortuosa…quindi alla fine vivere di “valori” non barattabili mai…per cui diviene una vita di forte impegno…molto logorante…. Probabilmente avrei dovuto titolarla “quanto costa la sincerità” piuttosto che “la sincerità paga sempre” ma in ogni caso io ho colto questo aspetto ma altri giustamente hanno recepito il post in altra maniera….e ho letto delle belle risposte. |
12-03-2005, 14.56.51 | #7 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
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non posso dire che la sincerità nella mia vita abbia sempre pagato, ha però sempre pagato nei rapporti che sono importanti per me.
Mi sento poi di scindere tra sincerità per le cose che riguardano me stessa..ed allora lì mi posso anche esporre, perchè l'eventuale 'dann' me lo vedo io. Nelle cose che riguardano gli altri sto un po' più cauta. In alcuni casi perchè la sincerità fine a se stessa può anche essere un modo per ferire l'altro. O anche per confidare il problema di un'amico ad un'altra persona devo essere ben certa del modo di pensare e di operare di chi ho di fronte...altrimenti si rischia di produrre un danno, anzichè procurare un beneficio. |
12-03-2005, 17.21.07 | #8 |
Anima Antica
Data registrazione: 22-07-2002
Messaggi: 423
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Sono molto in linea con quello che ha detto Rodi. A mio parere, aggiungo, quello che ha valore reale, profondo e (oserei dire) assoluto, è la sincerità verso se stessi. Ossia la capacità di guardare fino in fondo nelle proprie miserie, nei propri aspetti bui, infrangere giorno per giorno la nostra tendenza a vederci simili a Dio (a prescindere che ci crediamo o meno, parlo dal punto di vista psicologico, non religioso), a immaginarci migliori di quello che non siamo. Perchè se non siamo sinceri con noi stessi, tutto il buio, i difetti, le pecche, le storture che abbiamo, "passano" razionalizzandosi e esplodono nel mondo causando danni immensi.
Per quanto riguarda l'essere sinceri verso terzi, dipende. Essendo priva di un'impalcatura morale preordinata, io tendo a guardare le situazioni volta per volta, a valutare volta per volta le persone, e a decidere a mio insindacabile giudizio (come direbbe il mio uomo) come comportarmi. Posso dire che sono assolutamente sincera col mio uomo, lo sono, altrettanto completamente, con mio marito, non lo sarò mai con mia madre, lo sono solo in parte con mia figlia, lo sono di norma col mio migliore amico, ma mi è capitato di non esserlo perchè in certi momenti mi è sembrato più un male che un bene. Ma sono valutazioni da fare volta per volta. Ma l'imperativo categorico a mio parere è rendersi sempre, SEMPRE sinceri con se stessi, svergognandosi senza pietà in ogni aspetto di sè. |
12-03-2005, 20.09.18 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
Perché ho pensato che una persona che rifugge da qualsiasi inganno o falsità nel comportamento o nell’atteggiamento .......fosse........ una persona incline a parlare o agire con rispondenza piena ed assoluta con la realtà effettiva. Per altro ho detto che la verità è affascinante mentre, (aggiungo ora), non lo è necessariamente la persona sincera, questo perché la verità è definibile mentre la sincerità (corrispondenza di un’espressione o di un comportamento all’effettivo modo di sentire o di pensare) appartiene all’essere umano che per definizione è in divenire e quindi non oggettivabile e quindi non definibile neppure con l’attributo di “affascinante”….. (a parte me …ovviamente ).. Le frasi in corsivo sono le definizioni reciproche di “sincero” e di “verità” e di “sincerità” tratte dal dizionario della lingua italiana Devoto Oli. |
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12-03-2005, 20.37.10 | #10 |
Utente bannato
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
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l’attributo di “affascinante”….. (a parte me …ovviamente )..
A parte te ovviamente....a volte ho l'impressione che tu sia un "fumetto" disegnato ad arte, pari quasi irreale od un uomo non dei nostri tempi, perdona sei praticamente perfetto, sia la sostanza di quello che esprimi sia l'eleganza dei modi....mettiamola sul ridere dai che tanto è sabato sera...ci perdoneranno...." guarda che per la prossima vita io sono la prima della lista...." attento non prendere altri impegni.... |