Ehm... grazie...
Comunque io ho avuto un paziente giovanissimo, dimesso al compimento del 18° anno dal servizio di Neuropsichiatria infantile, il quale con tutta probabilità è stato un bambino affetto da ADHD non riconosciuto. Ha rischiato una pesantissima diagnosi di psicosi, la sua situazione di "bambino difficile" unita al fatto che effettivamente c'erano problemi gravi tra i genitori, ha generato delle situazioni nel nucleo familiare davvero esplosive e m'è costato sangue e sudore per aver ragione di tutto questo. E non sono mai del tutto sicura che le cose si siano messe davvero a posto, nonostante ora abbia la patente, lavori (sia pure non continuativamente), e gli altri membri della famiglia facciano terapie mirate, di tipo psicologico e familiare.
Ho letto qualcosa in quel forum e ho visto che il tipo in questione ha raccolto una caterva di documenti che sostengono la sua tesi. Comunque per dirti: ci sono molte persone che non credono nell'esistenza delle malattie psichiatriche (e l'ADHD non è una malattia psichiatrica, fra l'altro. E' una malattia neurologica con danni minimi ma con effetti comportamentali gravi...). L'unica cosa che potrei consigliare a questo tipo di persone è di prendersi la briga di fare volontariato per almeno un anno presso centri di salute mentale, Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, presso famiglie in cui esista almeno un familiare malato di una malattia psichiatrica, insomma, che vadano un pò a vedere cosa vuol dire essere affetti da una di queste malattie e soprattutto che vuol dire in termini di carico familiare e sociale cosa esse comportino.
Tutti gli scritti di questa terra sono carta straccia senza un'esperienza diretta di questo problema. In questo campo non è possibile formarsi un'opinione sensata senza toccare con mano.
Io mi sono scontrata con la malattia psichiatrica all'età di 16 anni, quando una mia amica e mia coetanea ha dato segni di gravissimo squilibrio...