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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
23-02-2005, 18.03.30 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-01-2005
Messaggi: 97
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Ti ringrazio delle tue informazioni. Qualcuno afflitto da questo grande problema se legge qui potrà ricavarne qualcosa di concreto.
Ma ti chiedo, dato che sei l'unica ad avermi risposto, secondo te perché i media non ne parlano ampiamente se anche tu ammetti che il problema estiste , eccome! |
23-02-2005, 19.42.17 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Ammetto che non so dare una spiegazione certa alla tua domanda, i motivi possono essere molteplici.
I media in realtà ne hanno parlato, ma hanno trattato questo argomento, per quanto posso aver visto e sentito, solo dal punto di vista delle tendenze, della moda e dal punto di vista culturale. Come saprai, la pratica di "marchiare" in modo indelebile la pelle è molto antica e radicata ancora oggi nella cultura di molte tribù africane e asiatiche. Ad oggi, queste tradizioni hanno raggiunto anche l'occidente trasformando la tradizione stessa in moda. Qualche hanno fa è approdata in occidente un'ulteriore "pratica" per produrre segni indelebili sulla pelle: la scarnificazione, che viene effettuata tramite tre differenti tecniche, tra cui l'incisione. I media hanno trattato proprio questo fenomeno. A questo punto mi viene da pensare che i media in realtà trattano solo gli argomenti che fanno audience e evidentemente il fenomeno dell'automutilazione patologica non interessa a molti. |
03-03-2005, 17.03.29 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
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Tagliarsi è sì un modo per far sgorgare il dolore, farlo uscire dal proprio corpo tramite la ferita, ma a volte può anche essere un modo per sentirsi vivi. A volte c'è chi si sente talmente morto dentro, che l'unico modo per rendersi conto che si è vivi è provare dolore.
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03-03-2005, 22.51.44 | #7 |
Ospite
Data registrazione: 25-01-2005
Messaggi: 16
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HO conosciuto una ragazza che mi mostrò un braccio dove si affliggeva volontariamente delle ferite tramite delle lamette,ma che non interveniva tramite pronto soccorso,ma bensì si curava da se'...
Rimasi alquanto sconcertata e da allora ho iniziato ad aprire la mente alle sofferenze altrui,dalle più semplici alle sconvolgenti. Che vadano da uno squilibrio psicologico a un disturbo dell'umore o addirittura causate da mancanza di affetto. Ecco perchè oltre a specifici casi di malattie ho imparato ad andare oltre l'apparenza e cercare di fare il mio possibile per aiutare e sostenere queste persone nelle loro difficoltà... che tristezza sapere di tutto questo male esistente solidarietà per queste persone.... zorba |