Ciao, Sting Antonio!
Vedi.. la maggior parte delle persone adulte ha paura del buio..
Solo che non se ne rendono conto, perché è come se l'avessero dimenticato.. e così per loro diventa molto più difficile superare la paura di cui hanno dimenticato il volto..
E' umano temere il buio..
Il buio rappresenta tutto ciò che non conosciamo, che non riusciamo a vedere e quindi non riuscendo a vedere non ci sentiamo padroni della situazione, come se non pilotassimo più noi la nostra vita, senza sapere chi e cosa la piloterà..
Il buio rappresenta tutto ciò che non conosciamo bene di noi stessi, le nostre forze, le nostre debolezze, il quesito del cammino umano.. Alla luce del giorno tutto appare più o meno ordinato, la gente si muove, cammina, di notte -nel buio- tutto il mondo esterno tace.. e si apre il mondo dentro di noi, i nostri pensieri, le nostre emozioni.. Se presti attenzione parla il piccolo omino dentro con la sua piccola fiammella ed al suo cospetto ogni ombra diventa gigantesca, estranea ed a volte minacciosa..
Trovo molto carina l'idea del piccolo mappamondo acceso..
La luce nel mondo anche nelle notti degli uomini..
Perché ogni uomo prima di trovare la luce dell'equilibrio, prima di fare conoscenza con l'omino nascosto dentro sé deve fare molta strada.. Così è per tutti.. Ma trovo che avere paura di qualcosa e sapere cos'è quel qualcosa significhi poter trovare la strada per superare la paura.. accendendo la "luce", cioè togliendogli la maschera che indossa.. Perché ogni cosa ed ogni paura possiede una maschera di rivestimento.. Come un gioco.. in cui vince chi scopre il reale "volto" nascosto al di sotto..
Penso che riconoscere i simboli attorno a noi sia come una piccola bacchetta magica che aiuta a semplificare ed a rendere il gioco più entusiasmante anche di fronte cose che non sempre sono piacevoli..
E se ti può essere d'aiuto.. beh, ricorda che quando qui è notte all'altro capo della terra, proprio nello stesso istante c'è un bel sole splendente o magari nuvoloso.. ma di sicuro nel cielo è alta la luce..
Ciao!
Gyta