ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
03-01-2005, 16.24.25 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
|
Re: Educazione infantile
Citazione:
Ho la sensazione che questa divisione rigida dei ruoli potesse essere abbastanza vera in un passato molto remoto, dove la madre si occupava della casa e dei bambini, e il padre era una figura un po' distante. Sicuramente non è più così, anzi direi che talvolta è la madre a dover suo malgrado rappresentare l'autorità, e il padre è il compagno giocherellone e tollerante. Se poi anche la madre lavora, il tempo passato con i figli è pari. Comunque il ruolo di entrambi è importantissimo, e secondo me non c'è più una divisione rigida dei ruoli (ci sono papà molto materni e molto dolci), ma dipende magari dal carattere dei genitori. E la responsabilità (non colpa!) è di entrambi in uguale misura. |
|
03-01-2005, 16.31.19 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-01-2004
Messaggi: 39
|
Anche io penso che il ruolo di entrambi si importante in egual misura ... ma ahime' oggi come oggi succede fin troppo spesso che entrambi le figure dei genitori siano piu' distanti rispetto al passato e i nonni hanno assunto un ruolo vitale nelle famiglie di oggi in cui sempre piu' spesso entrambi i genitori lavorano ... e qui la cosa si complica ancor di piu' ... perche' i nonni si sa ... sono piu' morbidi ... e dire NO diventa sempre piu' complicato ... e spesso questi genitori assenti cercano di colmare la loro assenza appunto, proprio riempiendo i figli di beni materiali ... quindi se oggi vogliamo parlare di colpe ... non credo sia cosi' semplice ...
Questo e' il mio pensiero .... Millo |
04-01-2005, 09.11.28 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
|
* * *
Ringrazio tutti per le risposte.
Certo, i ruoli oggi non sono più rigidi come un tempo e, come afferma Knacker, da ciò deriva che non sempre il padre rappresenti l’autorità e la madre l’aspetto affettivo. A questa risposta il mio amico avrebbe obiettato che proprio per questo, proprio perché i ruoli non sono più differenziati, le famiglie si sgretolano, i figli non ricevono la giusta educazione, la donna svolge funzioni che non le competono (a livello naturale, afferma lui), e chi più ne ha (di peggio) più ne metta. Non ho mai capito se è un vero maschilista, che nutre una velata ostilità nei confronti dell’altro sesso, oppure se in buona fede vede nella distinzione dei ruoli un equilibrio per una “sana” vita familiare, e di conseguenza sociale. Comunque, i punti cruciali in questo discorso sono due. 1. Per quanto riguarda l’emancipazione femminile, e di conseguenza l’alternanza dei ruoli, mi chiedo se tutto questo fa parte di una “naturale” evoluzione degli esseri umani. In tal caso l’obiezione di cui sopra non avrebbe più senso. (A meno che non si voglia distinguere tra “natura” e “cultura”, ravvisando in quest’ultima una sorta di “forzatura” nei confronti di ciò che è naturale). 2. E’ proprio vero che dopo i cinque anni di età è più difficile ri-educare il bambino nella sfera affettiva? Ed è proprio questo il periodo critico? Grazie in anticipo per le eventuali risposte. Un caro saluto. Agorà. |