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18-11-2004, 19.03.29 | #32 | |
Utente bannato
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Re: ...perchè...?
Citazione:
nonimportachi si chiede cosa spinga questo draghetto a fare cotanta domanda. |
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18-11-2004, 20.34.18 | #34 |
Utente bannato
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Da “L’ANTIGURU” pag 86-96 Ubaldini editore
.... È stato detto e scritto molto sulle nuove società, sui nuovi mondi, sulle utopie, sulle rivoluzioni totali, e in molti posti nel mondo sono state messe in pratica idee che potessero portare questi cambiamenti fondamentali. Tuttavia se tali cambiamenti ci sono stati, sono stati superficiali: i nuovi mondi si sono rivelati troppo spesso come il rovescio della medaglia dei vecchi brutti mondi, tendenti a rovesciarsi e, nonostante tutti i nostri sforzi e la consapevolezza, la sofferenza e la miseria umana non si sono alleviate, non c'è stata attenuazione della distruttività, crudeltà e stupidità dell'uomo, durante gli ultimi decenni, e oggi ci sono, ce ne sono sempre stati, allarmisti che parlano della fine del mondo e della civiltà umana, e non a torto. ...fu chiesto perché, pensasse che la crisi nel mondo in quel tempo fosse eccezionale. Egli ne diede tre ragioni. Primo, perché i conflitti mondiali non erano per questioni territoriali o economiche, ma per idee, e gli ideologi erano gli assassini più spietati, pronti a chiedere qualsiasi sacrificio per la causa del loro chimerico ideale. Secondo, perché l'uomo e il valore della vita umana avevano cessato di essere importanti per i capi politici mondiali, che potevano osservare con tranquillità lo sterminio di milioni di persone se poteva tornare utile alla loro politica. E terzo, l'importanza esagerata che l'uomo dava ai valori materiali e individualistici, poiché tale atteggiamento mentale era la base della violenza e dell'odio umano. Queste circostanze, disse Krishnamurti, costituivano una crisi senza precedenti che richiedeva una soluzione senza precedenti; niente di meno che una rivoluzione psicologica, un cambiamento fondamentale nella mente e nella natura dell'uomo. Rivoluzione è una parola chiave nella filosofia di Krishnamurti. Ciò che la gente chiama generalmente rivoluzione, afferma Krishnamurti, è soltanto modificare la continuità; si sparge molto sangue e si soffre per questa causa. Le rivoluzioni che implicano cambiamenti nel sistema politico falliscono inevitabilmente, "perché un sistema non può trasformare l'uomo; l'uomo trasforma sempre il sistema, come dimostra la storia ".2 La riforma graduale politica, come distinta dalla rivoluzione, non è ugualmente realizzabile, perché la riforma necessita sempre ulteriori riforme, ed è un processo senza fine " come cercare di purificare l'acqua in un serbatoio che viene costantemente riempito con acqua sporca ".2 Le rivoluz.ioni basate su dei credo e su dei dogmi religiosi sono ugualmente destinate a fallire perché implicano l'esercizio dell'autorità e il rinnega-mento della libertà, generando un conflitto nell'individuo e nella società che, così, diviene ancora più confusa. Allora la rivoluzione stessa è una chimera? È utopistico cercare di cambiare? Dobbiamo forse accettare la natura non rigenerata dell'uomo e rimettere le cose nelle mani di Dio, e nello stesso tempo vivere onestamente e moralmente come meglio possiamo in queste circostanze ? Naturalmente Krishnamurti non propone questo rassegnato e negativo atteggiamento. Crede che una rivoluzione non solo sia essenziale ma anche possibile. .... La nostra struttura sociale è molto razionale ", scrive, " stiamo coltivando l'intelletto a spese di ogni altro nostro elemento e perciò lo soffochiamo con le idee ".n ... Ma i problemi non cedono all'attacco delle idee, perché le idee ci impediscono di vedere un problema nella sua interezza e in tutte le sue ramificazioni, ed è solo quando c'è tale visione e comprensione che avviene il cambiamento, e questo comporta l'essere semplici nel senso inteso da Krishnamurti. In un altro contesto egli parla piuttosto di povertà che di semplicità, e dice: " È importante essere poveri, non solo nelle cose del mondo, ma anche nella fede e nella conoscenza. Un uomo con ricchezze mondane o un uomo ricco di sapienza e fede non saprà mai niente, è avvolto nell'oscurità, e sarà il centro di tutto il male di tutta l'infelicità ".2 L'assassinio, la guerra, il genocidio, la fame, lo sfruttamento dei bambini, la tortura, e tutti i tipi di violenza sono le cose che come tutti sanno succedono nel mondo. Le deploriamo e le aborriamo, ma la maggior parte di noi non vi si sente coinvolta o responsabile. Le allontaniamo, le vediamo come cose che succedono ' là fuori ', in un mondo per noi incomprensibile nella sua disumanità. .... Ma Krishnamurti insiste che ne siamo tutti partecipi e responsabili, che il mondo esterno è così a causa di ciò che siamo interiormente. " Se siamo meschini, gelosi, frivoli, avidi, questo è ciò che ci creiamo attorno, questa è la società nella quale viviamo ". Le atrocità e le stupidità perpetrate dalle nazioni o dalle fedi possono esser scritte a caratteri così cubitali che sembrano diverse dalle piccole meschinità e follie dell'individuo; ma la differenza è di grado, non di qualità, ed è a livello individuale che iniziano tutti i problemi; non c'è un'altra realtà, nessun diavolo malevolo che spinge l'uomo a fare il male contro la sua buona natura. Le qualità e le caratteristiche umane divengono manifeste nelle relazioni, e le società umane sono complessi di relazioni, quindi è nelle relazioni che possiamo vedere se le cose sono andate storte e magari cercare di farle andare diritte. Krishnamurti scrive: " Se noi non comprendiamo noi stessi, non ha nessun significato trasformare solo l'esterno, che non è altro che una proiezione dell'interno; cioè, non ci può essere alterazione o modifica significativa nella società finché non capisco me stesso nel rapporto con voi. Essendo confuso nelle mie relazioni, creo una società, che è la copia, l'espressione esterna, di ciò che sono ".2 Quindi la sola rivoluzione che potrebbe cambiare il mondo è una rivoluzione nell'individuo, nel suo atteggiamento e nella condotta delle sue relazioni, non solo con altre persone ma anche con le cose, con la natura, e con le idee. .... Se quelle relazioni sono sostenute dall'abitudine, dalla tradizione, dalle considerazioni pragmatiche e politiche formulate dal pensiero, allora sono meccaniche, soggette all'irregolarità, e diventeranno statiche..... ...Per portare avanti una società che non sia ripetitiva, né statica, né disintegrante, una società che sia sempre viva, è indispensabile una rivoluzione della struttura psicologica dell'individuo, perché senza rivoluzione interiore e psicologica, la sola trasformazione dell'esterno ha poco significato... L'azione esteriore, quando è compiuta, è superata, è statica; se la relazione fra gli individui, cioè la società, non è il risultato della rivoluzione interiore, allora la struttura sociale, essendo statica, assorbe l'individuo e perciò lo rende ugualmente statico, ripetitivo... È un dato di fatto che la società cristallizza e assorbe sempre l'individuo e che la rivoluzione costante, creativa può avvenire solo nell'individuo, non all'esterno. Cioè, la rivoluzione creativa può aver luogo solo nella relazione individuale, cioè nella società.2.... |
18-11-2004, 22.53.34 | #36 |
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Ho estrapolato dal discorso di Krishnamurti
alcuni passi che ritengo i principali su cui si snoda il suo discorso.. Fondamentalmente.. Poiché.. "..è a livello individuale che iniziano tutti i problemi; non c'è un'altra realtà.." “..la sola rivoluzione che potrebbe cambiare il mondo è una rivoluzione nell'individuo” // nel suo atteggiamento e nella condotta delle sue relazioni, non solo con altre persone ma anche con le cose, con la natura, e con le idee..// E con questo tutto essenzialmente è detto !! Non sono però d’accordo con l’affermazione secondo cui “..i conflitti mondiali non erano per questioni territoriali o economiche, ma per idee” Ne convengo invece assolutamente sull’altra principale causa che imputa..: “.. l'uomo e il valore della vita umana avevano cessato di essere importanti “ dalla quale ne consegue (non separatamente, dunque!) che “..l'uomo dava importanza esagerata ai valori materiali e individualistici” Stesso discorso di Fromm che sottolineava come principale causa il progressivo allontanamento dalla vita come unico e principale valore (umano) conseguente sia ad un non-assoggettamento della rivoluzione industriale a questa, che al lungo percorso di coscienza dell'essere umano verso la riscoperta e l'affermazione della propria creatività, frutto della qualità essere, tutt'uno con l'amare.. Chissà.. forse.. non è 'cronica' ma solo bisognosa di lunghe cure appropriate.. In fondo.. noi lo stiamo facendo.. vero??! Mi ripeto.. Le vere radicali rivoluzioni sono lente ma inesorabili s' insinuano.. quasi impercettibilmente Gyta |
18-11-2004, 23.33.31 | #37 | |
iscrizione annullata
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Citazione:
la società è fatta di ciò che noi ci mettiamo dentro... meglio la curiamo più speranza c'è di guarigione |
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19-11-2004, 00.22.29 | #38 |
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La maggior parte di noi torna all'infanzia
quando entriamo nei bassifondi dell'Asia.. Ieri sera ti ho osservato quando sei tornato alla tua infanzia.. Con tutti i suoi opposti stati d'animo.. Risate e Pianto Follia e Disgusto Città Gioco e Città di Paura .... (Billy) "La gente gli chiedeva.. 'Cosa dobbiamo fare dunque..?' (Guy) "Cos'è ?" (Billy) "E' Luca, capitolo tre versetto dieci.. 'Cosa dobbiamo fare, dunque..?' Tolstoj fece la stessa domanda Fu talmente sconvolto dalla povertà di Mosca che una notte si recò nel quartiere più povero della città e regalò tutti i suoi soldi.. Ora, potrebbe farlo lei.. 5dollari americani sarebbero una fortuna per uno di loro.. " (Guy) "A che servirebbe..? E' una goccia nell'oceano.. " (Billy) "Ah.. E' la stessa conclusione cui giunse Tolstoj.. Io non sono d'accordo.." (Guy) "Qual'è la sua soluzione..?" (Billy) "Beh.. Sono dell'opinione che lei non pensa alle soluzioni migliori.. Fare tutto quel che si può fare per la miseria che ha davanti a sé.. Aggiungere la sua Luce alla Somma di Luce.. Pensa che sia naif.. vero?" (Guy) "Sì.. " (Billy) "E' vero molti giornalisti lo pensano..!" (Guy) "Non dobbiamo farci coinvolgere.." (Billy) "Tipica risposta da giornalista.. ! ..Buona Fortuna.. ne avrà bisogno.. per domani " dal film "Un anno vissuto pericolosamente" Qualcuno l'ha visto..? Chi fa la rivoluzione.. Billy o quelli sulle montagne ? Od in "Havana".. Il combattente.. od il volo d'una farfalla che scatena un uragano..? La nostra voce.. Il nostro pensiero.. vale dunque meno d'un volo di farfalla..? La nostra Luce è.. semplice 'colore' naif ? Gyta Sì.. Rodi! |
20-11-2004, 23.36.52 | #39 |
Utente bannato
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Nessuno Tocchi Caino
Io sono l'uomo che non volevi, sono più di tutto quello che temevi. Domattina sai che ti porterò al di là dei tuoi stessi pensieri. E' tutto pronto perchè non sbaglio, ho curato fino al minimo dettaglio. Quando punterai gli occhi dentro ai miei, io saprò sostenere lo sguardo. Il mondo non passa da qui e non mi importa più di me; troppi giorni chiusa ad aspettare che si allargasse il cielo e scendesse su di noi una mano e un gesto di pietà, una mano e un segno di pietà. Il corridoio si stringe ancora, lo dovrai vedere solo per un'ora. E' il lavoro mio, è la vita mia; a eseguire il destino s'impara. Ma non mi scordo del primo uomo; ho bevuto per non chiedergli perdono. Non moriva mai, non finiva mai. Ma ti abitui a tutto, non lo sai? Il mondo non passa da qui e il mio pensiero è andato via, oltre a queste sbarre fino a casa mia. C'è lo stesso cielo che domani avrà una firma e un gesto di pietà, una mano e un segno di pietà. Tutto è compiuto perfettamente, oramai qui non si sbaglia quasi niente. Controllate voi, due minuti e poi io potrò tornarmene dai miei, perchè anch'io ho moglie e figli miei. Il mondo non passa da qui, ma la mia anima è già via e dall'alto guarda fino a casa mia. C'è lo stesso cielo, che domani avrà una croce e un gesto di pietà. Io sono qui e la mia anima non è solo un numero appoggiato su di me: è una luce bianca andata dove sa, tra le stelle e un gesto di pietà, oltre il cielo dove c'è pietà. ......... |
21-11-2004, 09.08.49 | #40 | |
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Citazione:
Fiùùùùùùùùùùù !!!!!!!!!! Dura da buttar giù la tua pillola.. ! Dura.. ! -Comprendo ! Dura ..ugualmente.. Nessuno Tocchi Caino ! Ma qualcuno.. faccia in modo che ci siano dei punti di appoggio -esseri umani!(non a pagamento!!!!)- affinché Caino possa non più uccidere il suo mondo diventando.. Caino! [[Se ognuno di noi rompesse le balle al proprio centro d'assistenza medica e a quei pochi referendum.. non possono bastare i 4 gatti del volontariato.. e poi non è così.. non è giusto.. In germania -per esempio- se le mie informazioni sono giuste esiste la possibilità d'intraprendere un percorso psicoanalitico gratuito.. cosa che in italia è fantascienza.. è la 'psicologia' è 'altra cosa'.. oltretutto mi risulta ci sia un' assoluta carenza di reale possibilità d'assistenza.. e personale assolutamente non all'altezza del compito.. una marea di assistenti sociali frustrati e psicologi che non hanno la più pallida idea di cosa sia un' analisi.. e chi non se lo può permettere può anche impiccarsi.. per ciò che frega agli altri.. Purtroppo la maggior parte degli psicoanalisti non combatte per questa causa (del far passare tramite il consenso mutualistico asl) e le cose qui sono ferme.. Non dico tanto per dire.. Un mio amico passava un periodo di grossa e pericolosa crisi e non poteva permettersi l'analisi.. so cos'ha passato.. !! ]] L'assistenza medica deve essere un diritto PER TUTTI Stranieri senza visto e cittadini residenti squattrinati!!!! Gyta |
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