Stralcio di Van Loon, (che mi ispirò il nick) ballata in cui mi rispecchio molto. La dedico all'autore stesso, cioè a Franceso Guccini, di cui amo la poesia e la potenza delle parole.
........ Quanti anni, giorno per giorno, dobbiamo vivere con uno
per capire cosa gli nasca in testa o cosa voglia o chi è,
turisti del vuoto, esploratori di nessuno
che non sia io o me;
Van Loon viveva e io lo credevo morto
o, peggio, inutile, solo per la distanza
fra i suoi miti diversi e la mia giovinezza e superbia d’allora,
la mia ignoranza;
che ne sapevo quanto avesse navigato
con il coraggio di un Caboto fra le schiume
di ogni suo giorno, e che uno squalo è diventato,
giorno per giorno,pesce di fiume.
Van Loon, Van Loon
che cosa porti dentro, quando tace
la mente, e la stagione si dà pace,
insegui un’ombra, o quella stessa pace
l’hai in te?
Vorrei sapere
che cosa vedi quando guardi attorno,
lontani panorami o questo giorno
è già abbastanza, è come un nuovo dono
per te?
P.S. Un grazie a nevealsole per la bella idea.