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15-10-2004, 19.04.33 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Citazione:
penso che il discorso in generale possa anche starci ma il fatto di comparare la dipendenza da eroina a quella di coca o quella da tabacco mi sembra per lo meno azzardata... spesso pero ritroviamo che le persone che hanno delle dipendeze da qualcosa spesso sono anche predisposti ad esserlo ... a volte la dipendenza è anche un mdo pèer dare un senso al mondo o per avere un punto di riferimento e non solo per la ricerca del piacere.... |
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15-10-2004, 21.40.31 | #8 |
Messaggi: n/a
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parlo per me
io spesso mi scopro dipedente da cose persone o sentimenti quando la pigrizia prende il sopravvento.
Ho potuto vedere in me quanto sia (paradossalmente!)piu' facile abbandonarsi alla consuetudine(ancha se nociva) piuttosto che rompere vizi,abitudini, tristezze e dipendenze varie..... Ultimamente sono caduta in un buco nero e anche se stavo malissimo non riuscivo a uscirne.....abbandonarmi a me stessa e ai miei dolori era piu' riposante e comodo che lottare!!!!! mi sembra sempre che non riesco a esprimere bene quello che sento!....mah...paranoie! |
16-10-2004, 10.40.42 | #9 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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dopamina!
Un salto con il bunjee jumping. E' un modo come altri per alzare i livelli di un ormone, chiamato dopamina, che attiva la sensazione di piacere. Le droghe causano la dipendenza alterando questo meccanismo naturale. L'uomo che coglie l'invito di uno sguardo femminile; la giovane che ondeggia sentendosi ammirata; il bimbo che sorride beato sul seno della madre; il buongustaio che annusa l'aroma di tartufo; e persino il polpo che sbircia la preda acquattato nella sua fortezza di sassi. Sono tutte espressioni di un meccanismo fondamentale nella nostra vita, che l'uomo condivide con gli animali, anche i più primitivi: il piacere. Il piacere è infatti un ingegnoso, utilissimo sistema, creato dall'evoluzione milioni di anni fa per "convincere" le prime forme di vita a mangiare, riprodursi e quindi a garantire la sopravvivenza e la continuazione della specie. (Che differenza c'è tra il piacere procurato da una tavoletta di cioccolato e dalla cocaina ? A parte la qualità degli effetti, è soprattutto una questione di desiderio. Quello del cioccolato è saziabile, quello della cocaina sempre meno. Oggi gli scienziati stanno però scoprendo che, come tutte le medaglie, anche il piacere ha un rovescio, un aspetto negativo. E' sfruttando i suoi meccanismi, infatti, che droghe come alcol, nicotina, oppiacei (per esempio l'eroina) e anfetamine, provocano quella terribile schiavitù dell'individuo che viene chiamata dipendenza. Una malattia del cervello che spinge milioni di persone in tutto il mondo alla continua e talvolta spasmodica ricerca e all'abuso di sostanze che garantiscono il piacere voluto solo se assunte in continuazione. E provocano disagio, fino a gravi crisi di astinenza, in chi non può assumerle o non ci riesce. Oggi, per fortuna, questi stessi studi stanno anche producendo armi che liberano dalla dipendenza e perfino terapie per altre disfunzioni come il dolore e l'obesità. Le droghe sono molte, ma quelle classiche sono cinque, tutte di origine naturale. Sono alcol, nicotina, cocaina, tetraidrocannabinolo (sostanza attiva di marijuana e cannabis) e oppio (dal quale derivano eroina e morfina). Sono le "top five": le altre sono tutte imitazioni di questi "prototipi" che sono con l'uomo da sempre, dall'origine dell'umanità. Che cos'hanno di magico e diabolico queste sostanze? Perchè rendono schiavi tanti uomini? Finora si davano soprattutto interpretazioni psicologiche, sociologiche, etiche. Gli studi sul cervello stanno però rivelando che ci sono altre radici: appunto nei meccanismi del piacere. La sensazione che noi chiamiamo piacere è causata da un antico meccanismo chimico, "inventato" da insetti e molluschi milioni di anni fa, che l'uomo, loro discendente nell'albero evolutivo, ha ereditato. Se questo meccanismo si è mantenuto inalterato così a lungo, spiegano i ricercatori, significa che è essenziale per la sopravvivenza. E infatti lo è: nessuno si accoppierebbe e neppure mangerebbe, operazioni che richiedono un forte dispendio di energia, se non per il premio in piacere che queste azioni danno. Per questo tra i cento miliardi di cellule (neuroni) che popolano il nostro cervello, c'è una famiglia di poche decine di migliaia che ha il compito di procurarci il piacere. Proprio perchè sono state favorite dalle leggi dell'evoluzione, queste cellule danno in genere "piacere" quando sono attivate da azioni che si sono rivelate buone per la sopravvivenza e per la continuazione della specie: oltre a mangiare e fare l'amore, anche uccidere il proprio nemico, conquistare nuovi territori di caccia o soldi, o potere, perfino andare bene a scuola
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