Bagaglio Genetico E Societa’
Alla luce della mia psico-logica ho elaborato una brevissima e parzialissima (nei due sensi della parola) lettura della storia umana.
La specie umana cambia nella sua storia il suo ambiente fisico e psichico.
Il comune sentire di un "gruppo" trae origine nella storia, di cui il portato genetico è il "creatore-antagonista".
L'essere "altro" da questo dell'ideologia, nella misura in cui sia frutto di un elìte che la impone, pone le premesse per alcune considerazioni sulla dialettica tra le due categorie.
Le ideologie si possono intendere come incidenti "evolutivi" o "involutivi" il percorso segnato dal portato genetico; questo presenta una vischiosità od inerzia nel suo divenire, che lo pone, rispetto alle ideologie attraversate, come elemento parzialmente antagonista, o, all'opposto, parzialmente recettivo ed integrante in sé elementi di queste, se si tratta di tratti comportamentali primari, quindi integrabili nel bagaglio genetico.
Se questo meccanismo è realistico ed è individuabile un trend, si può prefigurare per il futuro, in caso di trend favorevole, una completa sintonia dell'ideologia con l'espressione del portato genetico. In quel momento la specie umana troverà in sé l'armonia che può riscontrare attualmente nelle altre specie viventi.
Se il trend è sfavorevole si riscontrerà un divergere dell'ideologia ed alla lunga anche della storia da un approdo di questo tipo. L'ideologia si dimostrerà essere un dato inquinante e distorcente l'attitudine originaria dell'essere umano, conducendolo, forse, all'estinzione.
Più probabile è che un trend non sia individuabile e la storia fluisca in una successione di ideologie di segno opposto.
Nonostante ciò la spinta propulsiva del portato genetico originario, che sopporta via via elementi a volte anche nettamente contrastanti con lo stesso, lavora comunque, se non altro, come modello attrattivo e trainante verso un esito di armonia storico-genetica in una cornice ideologica che la permette anche se non la favorisce.
Le religioni pongono l'operato dell'uomo nella categoria del "buono” o del "cattivo”. Questo può essere considerato il portato della compatibilità tra ideologia, di cui la religione è un aspetto, e l'agire.
Questo punto è descrivibile con la psico-logica; le variabili in gioco sono l'agire e l'ideologia. L'agire è determinato dal portato genetico dialettizzato con il portato sociale assorbito. L'ideologia è frutto della storia di un "gruppo" umano in un dato momento. Essa, alla sua costituzione, crea ben precise regole di un agire "accettabile". Se l'ideologia promuove lo sviluppo attitudinale, cioè asseconda il portato genetico, anche in contrasto col "senso comune", dà vita ad identità forti, le cui particelle comportamentali sono oggetto, in gran parte, di approvazione. Ciò può accadere, in una prima analisi, nei sistemi nati con un grosso contributo popolare.
L'ideologia può essere imposta in modo tirannico ed avere un grosso consenso: qui, particelle comportamentali "degne" sono rifiutate e le altre approvate. Si arriva così ad una sintonia forzata fra l'ideologia tirannica e identità distorta o debole: il "cattivo" diventa "buono". In questo caso c'è coerenza con un "senso comune" "deviato" ed il "deviante" è il sano.
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