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29-08-2004, 19.37.37 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-08-2004
Messaggi: 57
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sai che la tua opinione mi ha aiutato a capire una cosa.....
comunque guarda, ti dico che, sì, si riferisce a quella situazione, ma non avrei mai pensato di avvicinarlo aiutandolo....soffro solo perchè so che sta male, e mi dispaice per questo...mai e poi mai penserei di comprarlo con il mio aiuto....mi sono più chiare alcune reazioni che ha dopo le tue parole...potrebbe aver pensato codesta cosa...ti ringrazio infinitamente..... in questo caso forse dovrei solo lasciarlo soffrire?!?...m isi spezza il cuore...ma forse la sofferenza può aiutare a crescere...spero per lui nel modo giusto |
31-08-2004, 13.10.37 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Citazione:
Colgo l'occasione di dire un'altra sull'aiuto Di tutti gli aiuti credo che quelli che avvengono "spontaneamente" siano i migliori. Ciao Camelia e un grosso in bocca al lupo. |
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02-09-2004, 01.48.00 | #6 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: aiutare o non aiutare..chi rifiuta l'aiuto?
Citazione:
No che non ti sei spiegata! Non si può rispondere a questa domanda. La domanda da porsi e se possiamo aiutare oppure no. Se quello che noi offriamo come aiuto, aiuta davvero. E soprattutto perchè vogliamo aiutare. Credo (io credo, è una mia opinione!) che se hai una risposta a queste domante, il tuo aiuto non verrà rifiutato. |
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02-09-2004, 08.33.43 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-08-2004
Messaggi: 57
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cara fragola, il mio non è di certo un tornaconto...ma una situazione che è difficile da gestire e questa persona di certo non voglio aiutarla per avvicinarla, ma perchè so che così si sta solo nascondendo da se stessa.......rovinandosi l'esistenza........del resto non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire......mi rendo conto che non si può invadere l'esistenza altrui anche se si percepisce un profondo disagio
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02-09-2004, 09.10.36 | #8 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Camelia, te lo dice una che si sta cercando di prepararsi a fare un lavoro di aiuto: quando aiutiamo qualcuno lo facciamo per noi. L'abnegazione pura è un'illusione. Ma va benissimo farlo per noi, se ne siamo consapevoli. Farlo per noi non è tornaconto, è umano. Esserne consapevoli serve a evitare i deliri di onnipotenza e ad evitare i ricatti morali.
C'è una cosa di cui però dobbiamo tenere conto seriamente: non sempre quello che noi offriamo come aiuto è quello di cui l'altro ha bisogno. Quasi mai è quello che vuole. E quello che vuole e quello di cui ha bisogno non coincidono praticamente mai. (salvo in casi di consapevolezza molto elevata, ma le persone molto consapevoli sanno cogliere l'aiuto di cui hanno bisogno.) E dobbiamo tenere anche presente che non sempre è possibile aiutare e che non è possibile aiutare tutti. Per rispondere davvero alla domanda che hai fatto, che evidentemente non è una domanda così in generale ma si riferisce ad una tua situazione personale, per rispondere davvero, bisognerebbe conoscere te, l'altro, la situazione. Non sapendo questo non posso dirti nulla se non quello che ti ho detto. Se il tuo aiuto viene respinto, chiediti se davvero stai offrendo l'aiuto di cui l'altro ha bisogno e guarda onestamente in te stessa il motivo per cui lo vuoi aiutare. La mia è una risposta generale sull'aiuto, non una risposta personale a te, perchè non ti conosco. E' la risposta che ho dato a me stessa. (bella risposta, vero, un'altra domanda?). Ma questa risposta-domanda è l'unico aiuto che sono in grado di offrirti. Un'altra piccola cosa che probabilmente sai già molto bene: a noi sembra di vedere molto chiaramente quali sono i problemi degli altri e vediamo anche molto chiaramente che loro non li vedono. A volte abbiamo l'impressione che se solo ci ascoltassero, noi potremmo dire loro cosa fare e dove andare. Non funziona così. Se cogliamo il nocciolo del problema di qualcuno, non è dicendogli qual'è che gli risolviamo il problema. Possiamo anche dirglielo, ma probabilmente ci dirà che ci sbagliamo. Purtroppo è necessario che ci arrivi da solo, che la comprensione gli arrivi da dentro e a volte ci vuole molto, molto tempo per questo. Per aiutare ci vuole anche molta, molta pazienza. Pazienza, attenzione e ascolto. Per cogliere il momento, quando l'altro è pronto. |