quando si vive in un consorzio sociale si va sempre incontro ad un minimo di disapprovazione altrui, questo perchè la chimera del rispetto reciproco è ben poco reale; la stessa necessità di teorizzazione di questo principio operata nei codici legali è la manifestazione di quanto poco credibile sia nella sua attuazione minuta.Si vive in un surrogato in cui l'Homo homini lupus è molto meno superato di quanto si creda.e fin qui nulla da dire, spero.
Se ci attenessimo alla necessità di compiacere tutti pur di assicurarci una vita tranquilla , verremmo fatti oggetto di richieste da soddisfare di ogni tipo , anche non molto lecite, da parte delle persone che , compresa questa nostra debolezza ,cercherebbero di ottenere tutto quello che vogliono da noi, ovviamente senza essere , loro, diposti a fare altrettanto.La presunta vita tranquilla diventerebbe un inferno.
come si risponde alle altrui richieste di questo genere?
senza lasciarsi stravolgere, come consigliato da nel post sulle prepotenze.Le scappatoie sono molteplici:il silenzio, se non si è lesti ed eleganti di lingua, una breve e polita dichiarazione di intenti o con una battuta che ridicolizzi la cosa se è possibile .
Il mio cane era occasionalmente nervoso e abbaiava nel mio cortile e il dirimpettaio mi ha telefonato intimandomi 'sa che il suo cane abbaia?' e io ho replicato 'sì, è vero, ma d'altro canto sarebbe strano se cantasse l'Aida o parlasse in Sanscrito invece che abbaiare, non crede?' .
Abbiamo riso ed è finita lì......ma con certe persone non finisce lì, allora meglio il silenzio o poche parole senza cedere agli altrui tentativi di invischiarci in una lite:la nostra finalità non è quella di litigare con la gente nè di essere trascinati in battibecchi perchè il nostro interlocutore è incapace di civile scambio di idee, a meno che anche a noi non ci piaccia litigare......
Non è che le azioni legali non vadano bene, ma il buon senso te le avrebbe di certo sconsigliate; sono antipatiche, mettono una spina nel fianco nei rapporti esacerbandoli , sono interminabilmente lunghe e costose e non sempre vanno in porto, e non sempre vanno bene in porto, se ci arrivano.Va bene se si hanno le carte in regola( e parlo di documenti o cose del genere), altrimenti......non è sfiducia nella giustizia, sia chiaro.
ma la questione la vedo diversamente.
sentirsi oltraggiati da una persona che ci insulta è umano, ma bisogna sempre correlare l'insulto con chi l'ha proferito; se un ubriaco mi insulta in mezzo alla strada non lo vado a denunciare, parimenti una persona in cui non ripongo stima o cui non do alcun credito o rilievo....se non riponevi molta fiducia o largo credito nel tuo vicino, sarebbe stasto meglio passare ai fatti con un piccolo depennamento dalla rubrica degli esseri umani propriamente detti, scusami la battuta.....
Capisco, fa un po' ridere e pare strano sapere che i propri vicini hanno quoziente intellettivo 4 (il minimo per camminare, diceva la Bertè in Music Farm)....ma succede anche questo
, si sorride, si faspallucce e i tira avanti con calma e serenità
Tu stesso invece avevi preferito riconoscergli uno status di essere pericoloso.... 'un uomo meridionale litigioso e volgare'queste sono state le tue parole(a mio modesto parere peraltro quel riferimento geografico che parrebbe accumunare la litigiosità con le coordinate geografiche di nascita è leggermente fuori luogo)....se lo avessi definito' il baluba dello stabile 'e ci avessi creduto lo avresti semplicemente lasciato stare rifiutandoti di perder tempo appresso alle sue esternazioni......Non so, è come se avessi dato importanza a questa persona, riconoscendole il 'potere' di sconvolgerti e hai coltivato questa impressione negli anni, concimando la cattiva considerazione nei suoi confronti con un atteggiamento che gli riconosceva il suo status;'mi fai paura, ho paura di te', questo è il messaggio che gli hai dato e lui, che forse cercava proprio questo, l'ha recepito rallegrandosene.Non mi meraviglia che ora ci provi anche la moglie, se è questo che vuole per sentirsi importante.
Perchè , con quale vantaggio, con quale finalità hai messo da solo la tua testa sul ceppo e dato in mano al boia l'accetta ? per anni hai coccolato la tua paura e questo mi fa chiedere cosa ti desse in cambio, cioè quale tornaconto hai avuto, perchè indubbiamente se hai scelto questa strategia comportamentale qiualcosa l'hai guadagnata.....forse ti sei evitato un bel cambiamento, la fiducia nelle tue capacità dialettiche, comportamentali, la tua solidità ed imperturbabilità,la tua calma, il tuo saper tener testa semplicemente rimanendo calmo e senza lasciarti invischiare nei problemi comportamentali,nella maleducazione e nelle volgarità ALTRUI e non tue......forse ti è stato insegnato che si reagisce così con le autorità(genitoriali comprese ) e si reagisce così con i prepotenti, forse ti è stato detto che i meridionali sono pericolosi ecc ecc......non lo so.....
cerca di capire cosa ne hai tratto di vantaggio e quale comportamento o presa di posizione nei confronti non solo di questo episodio, ma della tua vita in generale hai evitato.......forse da queste risposte potresti trovare una alternativa più calma
In bocca al Lupo