il passato che tocca e quello che non tocca..
Buongiorno a tutti, elido cerimoniali e convenevoli e vengo al nocciolo del mio intervento sperando di suscitare quel pathos necessario a rendere ogni osservazione appropriata e sensata...Ho 22 anni e ho una relazione da quasi un anno con una ragazza di poco più piccola di me..Sono un ragazzo sicuro,indipendente,libero dal bisogno di interagire per forza col mondo per sentirmi vivo..Il mio rapporto con le ragazze si è sempre basato su rispetto e fiducia..Piaccio e so di piacere e questo ha portato sempre indiscutibili vantaggi..Gelosia e possessività non fanno parte del mio patrimonio genetico...In questi mesi di rapporto con questa ragazza il mescolarsi e l'entrarsi dentro è stato continuo..Abbiamo anche fatto scelte per noi naturali(il mio rifiuto(non rinuncia..) di masters e collaborazioni con università estere, il suo rifiuto (non rinuncia..) di opere teatrali) ma inspiegabili per altri(vedi parenti e amici). Il comunicare non è un semplice esercizio dialettico..Riusciamo a viverci nel pieno sviluppo dei sensi...E anche la parola non è mai stata soggetta a qualche remora..Abbiamo discusso di ogni argomento...Senza ipocrisia..nel pieno di una sincerità mai stipulata che ci unisce.E proprio questo scavare senza paura che mi ha portato al mio stato attuale...Abbiamo affrontato il nostro passato, dandoci l' opportunità di non renderci estranei di quello che abbiamo vissuto e che ci ha resi quello che siamo...Lei ha sempre sofferto l'idea di sapermi con un'altra, di immaginare il mio rapporto con un'altra, una sofferenza mai morbosa..quella giusta miscela di fastidio disinteressato e di attaccamento alla persona..Da parte mia invece mai mi è successo di sentirmi infastidito dalle sue esperienze..conscio del fatto che nel suo passato non esistesse la mia presenza, consapevole che quella che io adesso voglio allora non conoscevo...Addirittura il pensiero di lei con un altro, di esperienze perfino sessuali con un altro non mi davano noia...
Poi due settimane è accaduto quello che mi fa stare ancora così...In maniera attenuata ma che persiste...
La chiamò un ragazzo con cui ebbe un'esperienza quest'estate(prima che io la conoscessi).Lei non rispose, poi dopo suoi insistenti tentativi ci fu la conversazione..I contatti con questo ragazzo da questa estate sono stati sempre saltuari..e sempre lui a ricercarla (nonostante stia molto lontano da Lei e abbia una storia con una). Una telefonata sterile quanto un rapporto non più vissuto.. Lei che non ha nessun interesse a sentirlo ma che non glielo ha detto esplicitamente.
Poi successe che mi disse della telefonata...Le chiesi cosa era successo questa estate con questo ragazzo e lei minimizzò..Solo qualche bacio..Ma dal suo tono era chiaro che era successo altro.. Mi disse che era altro era successo..Quelle due cose che fanno spesso da preludio ad un rapporto completo (che non c'è mai stato con questo ragazzo)..Ed io caddi nell'affermazione:" Ma hai problemi a raccontarmi cosa è successo? Se è passato è passato.". Lei mi racontò tutto, un pianto che spiegava l'assoluta estraneità col suo viverci, con quello che creiamo insieme..Da allora il mio pungolamente incessante...Che si è senza dubbio attenuato in questa settimana di vita...ma che persiste..Al contrario con quanto detto all' inizio, adesso se penso all' esperienza sessuale (non completa) con questo ragazzo mi sento come bloccato da vivere con lei certe cose..Come fossero le stesse, come se sentissi depauperato l' unicità di quello che facciamo insieme..E' strano perchè tuttora se penso al rapporto completo con i suoi ex non ho nessun fastidio..Nessuno alcuno..Se invece penso a quel rapporto incompleto mi sento un freno..come per punirla e punirmi di qualcosa che SO EFFETTIVAMENTE che non c'entra con il nostro rapporto, che non ha alcun legame col nostro rapporto.. So che lei stette bene questa estate con questo ragazzo.. Per quel giorno in cui ci stette..E non gliene faccio una colpa..Ma mi manca la spensieratezza per vivere certe cose che fisicamente posso associare a quelle..Lei sa che non mi da' fastidio parlare del suo passato, che non ho alcun problema a parlarne ma che non ne sono indifferente..Ne abbiamo discusso e sento che niente riesce ad intaccare il mio rapporto con lei..Ma che c'è in me qualcosa da chiarire..In fondo cosa può fare lei di più che rendere esplicito il suo sentir bruciante quello che vive con me?Razionalmente mi rendo conto di tutto..ma se mi immergo nel pensiero..se sollevo il piede dal freno del raziocinio questo blocco diventa repentino... Con la discussione, con la riflessione, col vedere quello che vivo per lei il fastidio si sta attenuando, ma ancora oggi lo sento..Sarà che inconsciamente la telefonata mi faccia sentire attuale quel rapporto?Sarà che sento minacciato il mio "ruolo biologico" (che schifo)?Voglio vivere liberamente e completamente il mio rapporto..e so che adesso mi porto dietro e dentro una zavorra che rallenta il mio correre..Attendo impaziente vostre osservazioni..
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