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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 23-04-2004, 20.21.41   #1
annarita
Ospite
 
Data registrazione: 29-04-2003
Messaggi: 3
Le Ferite Dei Non Amati

Mi potrà perdonare Peter Schellenbaum se prendo in prestito il titolo del suo libro. Quante sono le ferite dentro di noi che non si rimargineranno mai? Quanto conta nella vita di ognuno l'affetto che riceviamo prima dalla ns. famiglia, poi dalle persone che abbiamo la fortuna o la sfortuna di incontrare sul nostro cammino? Quanto conta quello che abbiamo ricevuto dalla ns. famiglia in tutto quello che ci succederà nella vita? Come riuscire a distinguere gli errori che magari non avremmo commesso se avessimo avuto dei punti di riferimento più solidi, da quelli che invece fanno parte del cammino di ognuno di noi?
Non sono mai stata amata abbastanza, sono cresciuta senza punti fermi tranne la precarietà, ho sbagliato tanto, mi sono resa zerbino per amicizia e per amore pur di dare un senso diverso alla mia vita. Col risultato di sentirmi ancor di più un nulla. Dopo tante batoste sono riuscita finalmente a star bene con me stessa ma oggi solo con me stessa trovo pace, serenità, tranquillità. E mi sento molto più equilibrata, anche se non sono ancora pienamente forte di me, del mio VALORE, dei miei pensieri, dei miei desideri. Eppure c'è sempre un nodo che non si scioglie mai. Come fare a superarlo?Come riuscire ad imparare il perdono? Perché è così difficile lasciarsi tutto alle spalle? Come recuperare un buon rapporto con gli altri e con il mondo? Come riuscire a guardare solo avanti? COME RIUSCIRE A RECUPERARE UN BUON RAPPORTO CON IL PASSATO, CON I RICORDI?
annarita is offline  
Vecchio 23-04-2004, 21.38.30   #2
Pierre
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 14-03-2004
Messaggi: 58
Che esordio impegnativo Annarita!
Benvenuta!

Voglio provare a darti un piccolo contributo...
E tenterò rispondendoti domanda per domanda alle numerose questioni che hai posto.

Quante sono le ferite dentro di noi che non si rimargineranno mai?
Sono pari al numero di delusioni prese da persone che avevamo considerato importanti e dalle quali non siamo stati ricambiati.
E nella vita penso succeda spesso...

Quanto conta nella vita di ognuno l'affetto che riceviamo prima dalla ns. famiglia, poi dalle persone che abbiamo la fortuna o la sfortuna di incontrare sul nostro cammino?
Penso conti più di ogni altra cosa al mondo, Annarita.
Senza l'affetto di qualcuno, non siamo importanti per nessuno, e questa è una condizione così avvilente che non credo si viva a lungo in una situazione simile.

Quanto conta quello che abbiamo ricevuto dalla ns. famiglia in tutto quello che ci succederà nella vita?
Tantissimo.
Perché l'affetto ricevuto dalla famiglia forma la nostra sicurezza, e la dose che possediamo di quest'ultima influenza moltissimo il nostro comportamento e dunque le nostre scelte.

Come riuscire a distinguere gli errori che magari non avremmo commesso se avessimo avuto dei punti di riferimento più solidi, da quelli che invece fanno parte del cammino di ognuno di noi?
Questa risposta è proprio difficile da darti.
In Francia c'è il detto: "Con i «se» si potrebbe mettere Parigi in una bottiglia."
Chi può condurre un'analisi così deterministica della propria vita?

Eppure c'è sempre un nodo che non si scioglie mai.
Come fare a superarlo?
Quale nodo intendi Annarita? Il perdono?

Come riuscire ad imparare il perdono?
Prima di imparare a perdonare, bisogna imparare a non soffrire più della memoria di torti subìti in passato...
e già questo non è facile, come già tu stessa dici con le questioni successive...

Perché è così difficile lasciarsi tutto alle spalle?
Perché è la nostra vita!
E non abbiamo altra memoria che la nostra vita...
ci si potrebbe lasciar tutto alle spalle se si potesse ricominciare una vita migliore che ci mettesse in condizioni di non sentire il bisogno di rivangare niente... 'na parola!!!

Come recuperare un buon rapporto con gli altri e con il mondo?
Non assegnando mai eccessiva importanza a nessuno, mantenendo un equilibrio interiore fatto di molta fiducia in se stessi, nella forza del proprio carattere, nell'affidabilità della propria sicurezza.

Come riuscire a guardare solo avanti?
Con una non indifferente dose di ottimismo!
Non chiedermi come fare a farselo venire ti prego!
Sono un pessimista, un pessimista costruttivo, magari, non disfattista...

COME RIUSCIRE A RECUPERARE UN BUON RAPPORTO CON IL PASSATO, CON I RICORDI?
Riuscendo a distaccarsi da esso, a non dargli più un gran peso, ma penso che per arrivare a questo risultato si debba vivere un presente migliore del passato...
e quindi rimboccarsi le maniche per costruirsi un presente migliore!
Come fare?
Bisogna credere in se stessi!
Avere la giusta dose di autostima.
Non mettersi mai in condizioni né di subordinazione, né di superiorità con nessuno.
Tanto meno con chi si ama!
Mai fare da zerbino, mai sedere sul trono regale.
Essere semplicemente se stessi, ma sentirsi non meno forti degli altri.
Sentire di non valere meno di nessun altro.
Mai.
Non è presunzione, è solo sicurezza.
Che va controbilanciata con una grande dose di onestà con se stessi.
Bisogna saper riconoscersi, sempre, con la massima sincerità, i propri errori, ammetterseli senza sconti e pur tuttavia non cadere in depressione per averli commessi.
Pensare sempre che i nostri errori sono il modo per imparare a non ripeterli.
Si puo alimentare la propria sicurezza osservando gli errori fatti dagli altri ed autogratificarsi quando si è riusciti a capire, prima di chi ha fatto un errore, che quella scelta era un errore.
Non è facile Annarita.
Ci vuole una vita intera per imparare a vivere... e talvolta non basta nemmeno!
L'importante è non scoraggiarsi mai!
Rialzarsi proprio nel momento di maggior abbattimento e trarre forza proprio dal dolore che si prova!

Benvenuta Annarita... spero di esserti stato utile anche per una sola parola... ne sarei felice!

Amichevolmente

Pierre
Pierre is offline  
Vecchio 24-04-2004, 17.40.30   #3
CHIARA
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Messaggi: 99
Re: Le Ferite Dei Non Amati

Citazione:
Messaggio originale inviato da annarita
Come riuscire ad imparare il perdono?

Ciao e benvenuta!

Il tuo post mi ha colpita e l'ho letto con partecipazione. Non sono brava come Pierre... ti parlo per esperienza... per imparare il perdono (sia a perdonare se stessi, sia gli altri) bisogna imparare ad amarsi, a volersi bene, a credere in se stessi.
E quando non trovi nessuno che ti ama, pensa che esiste sempre un Dio che non smetterà mai di amarti e che ti ama incondizionatamente, indipendentemente dalla tua bravura/bellezza/intelligenza/ruolo sociale/ecc.

Impara a volerti bene e tutto il resto piano piano verrà da sè.

Auguri con tanto tanto affetto!
CHIARA is offline  
Vecchio 24-04-2004, 18.21.34   #4
Vi@nne
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Re: Le Ferite Dei Non Amati

Citazione:
Messaggio originale inviato da annarita
COME RIUSCIRE A RECUPERARE UN BUON RAPPORTO CON IL PASSATO, CON I RICORDI?

...lasciandoli appunto...come ricordi...
A cosa ci serve guardare indietro?
Ci si forma nei primi anni di vita, se si ha la sfortuna di non avere una buona infanzia dobbiamo guardare avanti, io l'ho fatto, non potevo vivere di ricordi brutti, di un'infanzia calpestata...ho scelto il presente.
Fallo anche tu!
Vi@nne is offline  
Vecchio 25-04-2004, 18.56.55   #5
nicola185
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Re: Le Ferite Dei Non Amati

Citazione:
Messaggio originale inviato da annarita
Mi potrà perdonare Peter Schellenbaum se prendo in prestito il titolo del suo libro. Quante sono le ferite dentro di noi che non si rimargineranno mai? Quanto conta nella vita di ognuno l'affetto che riceviamo prima dalla ns. famiglia, poi dalle persone che abbiamo la fortuna o la sfortuna di incontrare sul nostro cammino? Quanto conta quello che abbiamo ricevuto dalla ns. famiglia in tutto quello che ci succederà nella vita? Come riuscire a distinguere gli errori che magari non avremmo commesso se avessimo avuto dei punti di riferimento più solidi, da quelli che invece fanno parte del cammino di ognuno di noi?
Non sono mai stata amata abbastanza, sono cresciuta senza punti fermi tranne la precarietà, ho sbagliato tanto, mi sono resa zerbino per amicizia e per amore pur di dare un senso diverso alla mia vita. Col risultato di sentirmi ancor di più un nulla. Dopo tante batoste sono riuscita finalmente a star bene con me stessa ma oggi solo con me stessa trovo pace, serenità, tranquillità. E mi sento molto più equilibrata, anche se non sono ancora pienamente forte di me, del mio VALORE, dei miei pensieri, dei miei desideri. Eppure c'è sempre un nodo che non si scioglie mai. Come fare a superarlo?Come riuscire ad imparare il perdono? Perché è così difficile lasciarsi tutto alle spalle? Come recuperare un buon rapporto con gli altri e con il mondo? Come riuscire a guardare solo avanti? COME RIUSCIRE A RECUPERARE UN BUON RAPPORTO CON IL PASSATO, CON I RICORDI?

Anch'io rubo piu di un titolo da un libro per me molto significativo. Esattamente rubo una paginetta della protagonista. Il libro si intitola "Beatriz e i corpi celesti" di Lucia Etxebarria. Ti scrivo il passo.

"Naturalmente avrei potuto contare su un padre ed una madre che mi amassero, disporre di un punto di riferimento stabile, una fonte di affetto permanente a mia completa disposizione. Ma avrei potuto anche nascere in Bosnia, in Uganda o in Zaire, e aver vissuto esperienze enormemente peggiori. Ogni processo evolutivo è caratterizzato da grandi margini di casualità. Un raggio cosmico che colpisce una molecola, il prodursi di una differente mutazione....nanosecondi dalle profonde conseguenze, forse non evidenti all'inizio, ma cruciali al termine di alcune ere. Quanto più sporadici sono gli avvenimenti critici, tanto più rilevante sarà la loro influenza sul presente. E questo assioma vale per la storia, la biologia e l'astronomia...E per la nostra vita.
Nasciamo influenzati da una serie di circostanze che ci condizionano fisicamente ed emotivamente. Avremmo potuto nascere in un'altra casa, in un diverso paese. Avremmo potuto essere più o meno ricchi, più o meno amati. Il posto in cui siamo finiti, le persone che ci hanno cresciuto, gli insegnamenti che ci hanno impartito, la percezione della nostra persona che ci hanno trasmesso, l'affetto che ci hanno riservato...Sono tutte cose che lasciano un segno.
Ma sono propensa a credere, VOGLIO credere, che se anche veniamo al mondo con delle carte prestabilite in mano dipende, da noi come giocarle.
Una radiazione battezzata dagli scienziati come Radiazione di fondo, costiuisce l'origine della vita e porta in sé la traccia di materia oscura e materia luminosa. Inonda l'Universo, lo impregna completamente, ma non è associata ad alcun scopo in particolare. In fin dei conti siamo tutti parte di un qualcosa molto più grande che ci integra, tutti ci portiamo dentro il caos e l'ordine, la creazione e la distruzione. Tutti siamo allo stesso tempo vittime e artefici della nostra vita. Nel bene e nel male tutti i sentieri del possibile sono aperti al passaggio del reale. Ma non tutti siamo così saggi da capirlo né così audaci da aprirci la nostra strada."

Il perdono è la più grande sfida che esista. Ma costa enormi sofferenze. Credo che nel mio caso durerà ancora molto. Ma è LO SCOPO per il quale ho deciso di continuare a vivere. Con affetto Nicola

Ultima modifica di nicola185 : 25-04-2004 alle ore 19.02.07.
nicola185 is offline  
Vecchio 25-04-2004, 22.48.05   #6
dana
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"Quando pensi che tutto sia perso,
è proprio quello il momento di ricominciare,
raccogli cio' che di buono sei riuscito a creare
e portalo con te,
il resto lascialo."

Ciao, Annarita, volevo farti sentire la mia vicinanza e comprensione, penso che hai fatto già un buon cammino riuscendo a star bene con te stessa, a trovare serenità in te.
La vita riserva sempre delle difficoltà anche a chi ha un'infanzia normale, figuriamoci a chi ha dovuto combattere con dei fantasmi più grandi di lei da bambina non sentendosi amata: questo regala insicurezza e sfiducia in se stessi e negli altri, è un graffio del cuore che rimane.

Il cammino non è mai facile quando il nodo da sciogliere è aggrovigliato, ma credo vada affrontato, magari chiedendo aiuto a qualcuno, per poterlo rielaborare e neutralizzare.

Ti auguro di riuscire ancora a credere nella bontà delle persone, a fidarti degli altri, forse il tempo aiuta non a dimenticare il passato, ma ad assolverlo, ad accettare quello che è stato e non si può cambiare, ma a non permettere più che ti faccia ancora soffrire, a guardare avanti confidando in te stessa, nella tua fragilità che è diventata la tua forza, traendo energia dai momenti belli che la vita ti riserva.

un abbraccio

dana is offline  
Vecchio 26-04-2004, 12.57.15   #7
July
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Re: Le Ferite Dei Non Amati

Citazione:
Messaggio originale inviato da annarita
Eppure c'è sempre un nodo che non si scioglie mai. Come fare a superarlo?Come riuscire ad imparare il perdono? Perché è così difficile lasciarsi tutto alle spalle?

E giusto quello che ti chiede Pierre: qual è il nodo che non si scioglie mai?
La prima cosa da fare per scioglierlo è dargli un nome e capire in che punto del nostro passato ha cominciato a prendere forma, con che cosa lo abbiamo alimentato. Quando lo abbiamo fotografato per bene dobbiamo riconoscerlo ed accettarlo. Quando lo accettiamo senza riserve come parte di noi, allora possiamo lasciarlo andare e siamo liberi.

Molto spesso non è facile lasciarsi il passato alle spalle, perché abbiamo ancora delle questioni da sciogliere. I nodi non completamente sciolti frenano il nostro cammino e non ci consentono di guardare avanti in maniera completa e fiduciosa.

Mi rendo conto che non sono cose facili da mettere in pratica, richiedono tempo, pazienza costanza e coraggio. Ci sono passata e ci sto passando anch’io provando a sciogliere i miei nodi ma, come ti ha suggerito anche Dana, con l’aiuto di qualcuno si può sicuramente fare.
E tu mi sembri una persona forte…


Un abbraccio. July
July is offline  
Vecchio 26-04-2004, 13.48.19   #8
spada di fuoco
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Messaggi: 195
Re: Le Ferite Dei Non Amati

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Messaggio originale inviato da annarita
Mi potrà perdonare Peter Schellenbaum se prendo in prestito il titolo del suo libro. Quante sono le ferite dentro di noi che non si rimargineranno mai? Quanto conta nella vita di ognuno l'affetto che riceviamo prima dalla ns. famiglia, poi dalle persone che abbiamo la fortuna o la sfortuna di incontrare sul nostro cammino? Quanto conta quello che abbiamo ricevuto dalla ns. famiglia in tutto quello che ci succederà nella vita? Come riuscire a distinguere gli errori che magari non avremmo commesso se avessimo avuto dei punti di riferimento più solidi, da quelli che invece fanno parte del cammino di ognuno di noi?
Non sono mai stata amata abbastanza, sono cresciuta senza punti fermi tranne la precarietà, ho sbagliato tanto, mi sono resa zerbino per amicizia e per amore pur di dare un senso diverso alla mia vita. Col risultato di sentirmi ancor di più un nulla. Dopo tante batoste sono riuscita finalmente a star bene con me stessa ma oggi solo con me stessa trovo pace, serenità, tranquillità. E mi sento molto più equilibrata, anche se non sono ancora pienamente forte di me, del mio VALORE, dei miei pensieri, dei miei desideri. Eppure c'è sempre un nodo che non si scioglie mai. Come fare a superarlo?Come riuscire ad imparare il perdono? Perché è così difficile lasciarsi tutto alle spalle? Come recuperare un buon rapporto con gli altri e con il mondo? Come riuscire a guardare solo avanti? COME RIUSCIRE A RECUPERARE UN BUON RAPPORTO CON IL PASSATO, CON I RICORDI?

Ciao annarita, come ti senti? penso meglio di come hai cominciato...
Parli di ferite, e cerchi delle risposte... Hai provato a capire cosa sono quelle che chiamiamo "ferite"?
Ci sentiamo feriti quando?
meglio cominciare da una cosa alla volta, che ne dici?

Ciao bbella...

spada di fuoco
spada di fuoco is offline  
Vecchio 30-04-2004, 10.23.59   #9
@tess@
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Ciao Annarita,
credo che le risposte ricevute siano tutte bellissime e le tue parole mi hanno molto toccato in quanto anche io appartengo alla folta schiera di persone che non si sono sentite amate e che cercano di rimarginare quelle ferite subite nel corso del tempo.
Personalmente sono arrivata alla determinazione che tali ferite non si rimargineranno mai, proprio come le cicatrici che a volte segnano il nostro corpo. La funzione di tali ferite pero' e' quella di ricordarci che solo noi possiamo amarci totalmente ed incondizionatamente attraverso la consapevolezza e la nostra crescita interiore che prevede una rivisitazione del passato ed una diversa interpretazione di tali eventi, facendo in modo che ogni volta che le guardiamo, siamo capaci di lenire un po' il dolore con la certezza che non permetteremo piu' ad altri di ferirci ancora.... spero di essere stata chiara....
@tess@ is offline  

 



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