Questo messaggio è rivolto a tutti gli amanti di C.G.Jung,
poichè è in questo campo che ho davvero
bisogno di una mano!!
Mi piacerebbe capire in che senso Jung interpreta il concetto di resistenza di Freud ed eventualmente su quali testi potermi documentare.
Mi piacerebbe soprattutto trovare qualcuno con cui poter chiacchierare sulle tematiche psicologiche e mistiche di questo autore!!
grazie per aver aperto questo messaggio!
a presto...spero...

proprio non saprei come Jung intende le resistenze freudiane.... ma se vuoi chiaccherare su di lui son qui

ciao

che ricerca stai facendo, esattamente?

http://www.filosofico.net/Antologia_...O NTRASTI.htm

A questo indirizzo troverai un breve articolo in cui Jung stesso descrive in che modo e su quali punti il suo percorso si sia separato da quello di Freud.

Ora, per Freud l'inconscio è fondamentalmente il rimosso, quindi la resistenza della persona verso ciò che ha rimosso è fondamentale. Per Jung l'inconscio non è solo il rimosso. Non ricordo nessun passo preciso in cui Jung parli del concetto di resistenza, ma certo è un punto molto meno centrale nel suo modello psicologico.
Se però mi viene in mente qualche passo te lo faccio sapere.

ciao

innanzitutto grazie ad entrambi per aver accolto la mia domanda.
Per me è la prima esperienza in un forum per cui non so districarmi bene...ma tutto si apprende fortunatamente!!
Per rispondere a fragola:
Sto effettuando una ricerca per una parte della mia tesi che verterà sulla resistenza all'apprendimento e siccome il docente è grossomodo di orientamento junghiano mi ha chiesto di documentarmi sul concetto di resistenza in quet'ottica.
Il problema è che non è semplice poichè avrò letto fin ora 6 testi di Jung (non molti,ma lo spessore del loro contenuto non è indiferente)senza trovare granchè...
proverò a guardare il sito che mi hai indicato anche se ho già letto sul contrasto tra Freud e Jung...
Ma penso comunque mi farà bene chiacchierare con voi, se non altro,( al-di-là delle argomentazioni che spero realizzeranno un buon clima entro il quale sentirmi a mio agio)...avrò trovato nuovi amici!!!

Resistenza all'apprendimento in che senso? Laureandoti in psicologia? Dove? Chi è il tuo docente? (se non vuoi dirlo qui me lo puoi dire in un messaggio privato).

Mi sembrerebbe più interessante agganciarsi al concetto dei tipi psicologici di Jung. C'è un libro fatto benissimo dalla Von Franz che adesso è anche in edizione economica.
pensaci...

Comunque vedo se trovo qualcosa sulla resistenza. Credo che non ci sia una differenza nel concetto se non quella che ti ho già detto. Per Jung l'inconscio non è solo il rimosso, la resistenza è resistenza all'emergere del rimosso. Anche per Jung.

Magari mi ci vorrà qualche giorno ... abbi pazienza. ma se trovo, te lo segnalo.

pensavo... oggi ho letto un bellissimo saggio con un'interpretazione junghiana del mito di edipo e con l'apprendimento c'entra. Con la resistenza no. Ma forse dovresti dirmi in che modo vuoi inserire la resistenza nel discorso...

ciao

Rileggendo ... non è detto che si riferisse al concetto freudiano di resistenza. Leggiti qualcosa sui tipi psicologigi. Poi magari ne riparliamo...

riciao

cioè: "non voglio imparare?"

Anche...

" Ma... per dirla con A.H. Maslow e la psicologia transpersonale, esiste tipo di verità, da cui tendiamo ad evadere. Non ci aggrappiamo soltanto alle nostre nevrosi, ma tendiamo anche a sfuggire alla crescita e l'evoluzione personale, poiché anche ciò comporta un tipo di paura, di terrore, di sentimento di debolezza e d'inadeguatezza. Troviamo così un tipo di resistenza, la negazione del nostro lato migliore, dei nostri talenti, dei nostri impulsi più belli, delle nostre potenzialità più elevate, della nostra creatività. In breve, è questa la battaglia contro la nostra stessa grandezza, il timore dell'hubris. A grandi linee, si può osare affermare che siamo motivati e contemporaneamente sulla difensiva proprio da quella parte simile a Dio entro noi stessi, quella verso la quale siamo ambivalenti, affascinati ma atterriti nello stesso tempo. Secondo C.Wilson, questo è un aspetto fondamentale dell'umanità: siamo nello stesso tempo vermi e dei.

Sai Rubin, non so bene neanche io cosa voglia da me il prof, Non è da MOLTO che ci sto lavorando su...per cui anche io avrei bisogno di piu' chiarezza ...ma le osservazioni di qualsiasi tipo per me sono oro!Spunto di riflesione e orientamento.
Lunedi andrò dal prof...poi vi faccio sapere!!

Per rispondere a fragola:
Ho cominciato a leggere tipi psicologici...ma in che modo secondo te si potrebbe riferire o riagganciare al mio tema??
POI...
come si fa a mandare un messaggio privato?

…è la solita paura di cadere nell’abisso … la solita paura di perdere le nostre “certezze” … ciò che ostacola il cambiamento … l’abbandono di un Io … paura dell' "ignoto" ...