ah, ok: resistenza al cambiamento, sai quel che lasci e non sai quel che trovi. Ambivalenza. E' quella che si prova di solito durante una psicoterapia.... mah.... chissà come la intende Jung... mi hai incuriosito!

Ciao muladhara,

Secondo me Jung non abbia scritto molto specificamente sulla "resistenza".
Ma scrive che nel processo dell´individuazione, cioè lo sviluppo personale che l´individuo subisce, si deve fra l´altro affrontare e fare la conoscenza dell´"ombra". Siccome l´ombra rappresenta certi lati psichci spiacevoli o spaventosi, quindi inconsciamente si resiste a vederli.
Secondo Jung questi lati inconsci vengono invece proiettati, e quindi per l´individuo appaiono come qualità o caratteri altrui.

Leggi per esempio capitolo 2 dell libro di Jung: "Aion. ricerca sul simbolismo del sé". Il capitolo è chiamato appunto l´"Ombra".
Clicca qui: http://www.itabol.com/bol/main.jspac...9 78883391020
Ciao

Scusa,
Questo è l´indirizzo giusto:

http://www.ita-bol.com/bol/main.jsp?... 978883391020

ho trovato questa affermazione sul dizionario junghiano:
...nel pensiero psicologico junghiano il termine (resistenza) ricorre fondamentalmentecon il suo significato letterale e con la sua accezione di metafora, e quindi la resistenza è intesa positivamente come immagine di opposizione psichica, che in quanto tale si dà nella quota rappresentativa del processo di individuazione. Per questa via, il termine finisce con l'essere riferito alle nozioni di unilateralità e coppie di opposti.

Potete spiegarmi a grandi linee cosa significhi tutto ciò???

Come si chiama il dizionario? L´hai trovato sul web? Penso che si debba leggere tutto il testo da cui hai preso la citazione, per capirlo.
Ciao R

ciao rolando,
la voce l'ho trovato proprio nel dizionario di P.F.Pieri
ti scrivo la prima parte che ho omesso:
Termine della psicoanalisi freudiana, dove indica l'atteggiamento oppositivo del paziente rispetto al prendere coscienza dei desideri e delle pulsioni che stanno alla base dei sintomi ai quali è patologicamente attaccato. Dal punto di vista psicodinamico la nozione di resistenza è strettamente connessa a quella di rimozione e quindi interpretata come segno di ciò che è rimosso. Dal punto di vista topologico è invece collegata, alternativamente alle istanze dell'Io, al Super Io e all'Es, per cui è interpretata come una specifica forma di difesa, come 1 stretto legame della sofferenza dettata dal bisogno di punizione, come 1 coatta ripetizione di momenti dolorosi.
Il termine è accettato da jung con i significati che derivano attraverso i limiti dell'interpretazione psicoanalitica freudiana...e il resto l'ho già scritto.

....spero possa servire!
Comunque... thank per il tuo link

Ho trovato un altro sito che può essere interessante:

http://www.geagea.com/0individuazione.htm#autore

perche' non contattare uno psicoanalista junghiano per chiedere delucidazioni in merito?
forse anche on line puoi trovare qualche persona disponibile, auguri e buono studio

"Jung ha sempre preso posizione contro la nozione freudiana di resistenza come ostacolo al procedere della terapia che può e deve essere analizzata dal terapista. Per Jung la resistenza svolge un'importante ruolo protettivo per la vita psichica del paziente e il terapista deve perciò rispettarla." Link.
... ti riferivi a questa resistenza? ...

ciao a tutti!!

Volevo ringraziarvi moltissimo per tutti i suggerimenti che mi avete fornito perchè sono stati tutti molto utili per ricerche, spunti e riflessioni...

Ora ho le idee un pochino più chiare e sto cominciando a tirare giù uno schema per la mia tesi...speriamo in bene...comunque se posso esservi utile per qualcosa, io sarò contenta di darvi una mano!

vi farò sapere cosa combinerò...a presto!!