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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 10-03-2004, 11.44.17   #1
Dr. Death
Ospite
 
Data registrazione: 09-05-2003
Messaggi: 20
Carpe Diem

Trovarsi davanti ad un bivio, dover affrontare un'importante scelta, o anche delle proprie "paure". Superare degli ostacoli, tentar di dare una svolta alla propria vita.
Come un bellissimo film ci insegna, a volte la scelta di prendere in mano la propria esistenza e di "cogliere l'attimo" può rivelarsi dura, per quanto meritevole di essere fatta.
Accettare dunque i rischi di uno stravolgimento della propria vita, e cedere all'istinto di avventura, forti nella convinzione che tutto sia possibile, oppure desistere, perché "sai quel che lasci, ma non sai quel che trovi"? ...rimanere nell'ombra del dubbio, schiavi dei "e se invece...?"

Avete mai vissuto momenti simili?
Qual é stata la vostra azione?
Avete "colto l'attimo", oppure no, per paura, pigrizia o altro?
Quale che sia stata la vostra scelta, ve ne siete pentiti?
Dr. Death is offline  
Vecchio 10-03-2004, 14.22.56   #2
anima mia
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 17-08-2003
Messaggi: 112
Nella vita spesso si presentano i cosidetti bivi.Sì...io ho fatte delle scelte che mi sono costate fatica mentale notevole.Non sempre si sono rivelate giuste a posteriori ma ...non mi sono pentita mai e le rifarei perchè è il mio vissuto e me lo porto dentro di me con tutte le sofferenze e le gioie che queste decisioni mi hanno procurato.Cogliere l'attimo .....ci vuole un pizzico di incoscienza ...ed io sono un pò incosciente!
anima mia is offline  
Vecchio 10-03-2004, 22.03.18   #3
dana
Ospite abituale
 
L'avatar di dana
 
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
cogliere l'attimo.....ci vuole un po' di coraggio e anche di incoscienza. Io le chiamo scelte fatte con il cuore: non mi sono mai pentita di queste scelte, nonostante i problemi (c'è sempre un prezzo da pagare).

Penso sia più frequente pentirsi delle scelte ragionevoli, quando non si è colto l'attimo per paura, indecisione, o eccesso di razionalità: provocano rimpianto, come sarebbe stato se....?

Questo non significa buttarsi via, ma trovare un giusto equilibrio: non è facile.

Auguri per la tua scelta.
dana is offline  
Vecchio 10-03-2004, 23.43.55   #4
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
due serpenti si baciano ====o< kiss >o====

Sedevo a cena con una donna, splendida: davvero non ne avevo mai conosciuta una così.
Lei sgranocchiava gamberetti ingusciati guardandomi con quegli occhioni verdi, sbattendo le ciglia come solo alcune creature sanno fare.
Credo sia stato soprattutto quel pensiero, come un intuizione, che mi fece venir caldo, così iniziai a sudare...mi allargai il colletto della camicia e chiamai il cameriere, "Champagne ghiacciato", era senz'altro una buona soluzione. Certo era anche estate, e stavamo in riva al mare. Quel ristorante di classe aveva i condizionatori a palla, ma faceva comunque caldo... era Agosto infatti, pensai masticando una fogliolona di insalata che degluitii e quasi mi soffocò.
Lei era ancora lì a sgranocchiare gamberetti, con quegli stessi occhioni, e nelle sue pupille nere e lucide sembrava specchiarsi un punto di domanda.
il fatto è che lei mi piaceva, io le piacevo, si sapeva ormai, erano due anni che stavamo insieme, e da uno almeno aveva iniziato a guardarmi con quegli occhioni neri e quel punto di domanda riflesso nelle sue pupille. La prima mattina che la vidi con quell'espressione mi guardai da capo a piedi, che credevo di essermi vestito a rovescio... il giorno successivo pensai forse la droga... poi decisi che era ora di bere il caffè ed andare al lavoro.
Sono sempre stato un pò lento... anche la mia maestra in seconda elementare me lo disse.
In quinta improvvisamente capii e mi alzai dal banco per andare a ringraziarla.
Ma ormai avevo capito.
era chiaro.
tremavo d'orrore a pensare che quel punto interrogativo fosse un amo ribaltato... rabbrividivo, come guardandola al rallenty, a vedere come schiacciava con i suoi denti aguzzi quei gamberetti... arrivò il cameriere con la bottiglia di champagne, fece per stapparla ma lo bloccai afferrandogli il braccio e sfilandogliela di mano... ero nervoso... lei mi guardava... con quegli occhioni... io la guardavo... sorridevo nervoso... sbattei la bottiglia... la sbattei ancora... poi la puntai e Bum!
Fu un attimo... lei cadde dalla sedia, con quegli occhioni spaesati, ancora con quel maledetto punto di domanda... arrivarono le sirene dell'ambulanza e gli infermieri di corsa con la barella... la polizia mi arrestò... il giudice mi diede quattordici anni di galera... ora sto qui dietro le sbarre da ormai dodici anni e penso... "ma alla fine sono libero... nella mia mente".
feci due passi fino alle sbarre.
una guardia seduta coi piedi sulla scrivania alzò lo sguardo verso di me un momento, e poi subito lo riabbassò sul libro che teneva aperto tra le mani: "i trenini di dio", edizioni Libero Arbitrio, autore: Jottinganno Eheh.
r.rubin is offline  
Vecchio 11-03-2004, 00.29.50   #5
nicola185
al di là della Porta
 
L'avatar di nicola185
 
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Smile

Quando penso al concetto di attimo mi chiedo: quanti attimi ci sono in 1 anno? E in un mese? E in un secondo? Quanto dura un attimo? Io credo che alcune persone l'unico attimo che colgono consapevolmente sia quello del saluto estremo, altre invece hanno la capacità, forse innata, o anche acquisita grazie al loro percorso personale di coglierne uno ogni tanto, uno al giorno, o anche molti nell'arco di brevi periodi. Per quanto mi riguarda solo nei momenti in cui sono predisposto in un certo modo colgo attimi di assoluto anche nel guardare una formica impegnata nella sua dura opera quotidiana, come d'altra parte vi sono stati (ultimamente raramente) momenti nella mia vita nei quali restavo indifferente
anche a momenti particolarmente intensi.
Ma gli attimi, quelli autentici, almeno secondo la mia ottica, li colgo solo nell''interagire con gli esseri viventi, anche se in realtà, vi sono opere inanimate che parlano da sole. Avete presente il Mosé? E Michelangelo che gli chiedeva perchè non parlava. A me per esempio il Mosè mi ha urlato.... IO VIVOOOOOOOOOOOOOO
nicola185 is offline  
Vecchio 11-03-2004, 15.05.21   #6
moni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 03-11-2003
Messaggi: 78
cogli l'attimo ...

33anni di vita e ho sempre pensato che tale "filosofia" fosse calzante a pennello della sottoscritta... e forse in alcuni frangenti lo è stata... ma poi a posteriori... con la lucidità di una donna non più bimba... mi accorgo che forse di attimi colti nel vero senso dell'attimo in se... non ne ho colti molto...

impulsiva, sì molto...ma vuol dire cogliere l'attimo?... Di bivi ce ne sono stati...miiiiiii na marea... ma ho colto l'attimo...?? o ho portato l'attimo a cogliere me?... bella domanda... ad oggi se mi guardo indietro... di rimpianti ne ho pochi perchè ... ho vissuto in un modo blando o meno... in un modo caotico o meno... in un modo mio o poco mio... ma ho vissuto... riso sorriso pianto e urlato... Poche volte mi sono fermata a pensare... ma se faccio questo come andrà?...piuttosto che ma se non faccio quest'altro come andrà?... di solito ho sempre raccolto brandelli di me.. a volte perdendo pure la matassa... oltre che il bandolo per cui ... ciò che ne è venuto fuori...con l'originale c'entrava ben poco... ma sono altri discorsi...altre vite.. altri volti... e poi... ah sì poi... l'attimo!!! Bello lui lì che ti guarda e ti dice prendimi... ma se ti hanno insegnato che non si può prendere nulla ...prima bisogna chiedere...bisogna avere il permesso... l'autorizzazione e poi scusarsi pure se si ha recato disturbo... bella roba anche questa!!

Quante paranoie da barbiere... e sì che dalla parrucchiera ci vado solo due volte l'anno per mia fortuna... e se potessi ci andrei ancora meno... ma anche loro devono pur lavorare...altrimenti di attimi... non solo non ne colgono ma manco li vedono...

Ad oggi posso dire se ne vale la pena?... Sì ne vale la pena... sempre e comunque... perchè movimento è vita... cadere è vita... scegliere è vita... dormire anche è vita... e se è vita... allora lo è anche cogliere l'attimo... certo sarebbe meglio accorgersene mentre lo si fa... ma forse per farlo occorre svegliarsi un attimo dal torpore che ci avvolge... e dall'imbrunire che sentiamo scendere su di noi... convinti di aver sempre tanto tempo... Sì.. il tempo è sempre tanto... ma non è detto che sia lì tutto a nostra completa disposizione...

baci innevati!!
moni is offline  
Vecchio 12-03-2004, 00.01.26   #7
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
la vita è un fluire continuo di attimi, come un fiume, non c'è spazio tra un attimo e l'altro.

allora vivere l'attimo forse significa seguire la corrente, ascoltare e farsi trasportare dal suo ritmo, non restare aggrappati ad un rametto sulla riva.

il problema è che questo fluire di attimi non è, per dire, un attimo e poi un altro e un altro ancora così ". . . . . . . . . " senza spazi tra di loro ovviamente... ma è un grande casino di attimi in continua sovrapposizione tra loro per cui, se ne segui uno, abbandoni necessariamente l'altro. E questo significa essere continuamente ad un bivio (altro che bivio, le strade sono infinite) e significa vita.

questo parlando non di grandi progetti ma di piccoli attimi.
r.rubin is offline  
Vecchio 12-03-2004, 00.05.11   #8
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
(ps: posso chiedervi se avete capito qualcosa di quello che ho scritto nel post dei bisci? grazie mille!)
r.rubin is offline  
Vecchio 12-03-2004, 12.58.23   #9
Dr. Death
Ospite
 
Data registrazione: 09-05-2003
Messaggi: 20
Questo forum è stupendo: più vi leggo, più imparo ad amarvi, eppure non ci conosciamo.
Vorrei tanto aver conosciuto 'dal vivo' persone con tale sensibilità...

Vi voglio bene ^_^
Dr. Death is offline  
Vecchio 12-03-2004, 20.18.38   #10
njna
Ospite
 
Data registrazione: 02-02-2004
Messaggi: 16
Milioni, miliardi di attimi che compongono una vita...
Coglierli significa essere vivi.
Le strade che si imboccano sono condizionate dallo nostro momentaneo stato emotivo.
Col tempo cresciamo.
Le nostre scelte, esigenze, interazioni e valutazioni cambiano; a volte (nei casi fortunati) si affinano o semplicemente, conoscendoci un pochino di più, riusciamo più facilmente e limpidamente ad individuarle...

e le scelte del passato viste e valutate con gli occhi di oggi vengono spesso riconsiderate e condizionate dal tuo nuovo sentirti... nel tuo presente...

rubin: vi leggo da pochissimo (e questo è il mio primo messaggio) e non so che "regole" verbali ci siano su questo sito, quindi permettimi di esprimermi come sono solita fare, condizionamenti a parte: giuro che mi ha strappato una sanissima risata il tuo racconto, dato che ovviamente mi sarei aspettata tutt'altra fine.... poi ho pensato alla morale della favola... e non so esattamente...

ci sto ancora pensando veramente....
(mentre medito mi dici se è riportato o l'hai scritto tu?)

un saluto a tutti voi.
njna is offline  

 



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