Traggo questo insegnamento dalle pagine di
Voyage au bout de la nuit (Viaggio al termine della notte) di Céline.
« Mais quand on est faible ce qui donne de la force, c'est de dépouiller les hommes qu'on redoute le plus, du moindre prestige qu'on a encore tendance à leur
prêter. Il faut s'apprendre à les considérer tels qu'ils sont, pires qu'ils sont c'est à dire, à tous les points de vue. Ça dégage, ça vous affranchit et vous défend au-delà de tout ce qu'on peut imaginer. Ça vous donne un autre vous-même. On est deux.
Leurs actions, dès lors, ne vous ont plus ce sale attrait mystique qui vous affaiblit et vous fait perdre du temps et leur comédie ne vous est alors nullement plus agréable et plus utile à votre progrès intime que celle du plus bas cochon. »
Vediamo di tradurre:
« Ma quando si è deboli ciò che dà forza è spogliare le persone che si teme di più di tutto il prestigio che si ha ancora la tendenza a prestar loro. Bisogna insegnare a sé stessi a considerarle per quel che sono, vale a dire peggio di quel che sono, da tutti i punti di vista. E' una cosa che libera, vi affranca e vi difende al di là di quanto si possa immaginare. Dà a ciascuno un altro sé stesso. Si è in due.
Da quel momento le loro azioni non hanno più quella sporca attrattiva mistica che vi indebolisce e vi fa perdere tempo e la loro commedia, per voi, non è più per nulla gradevole né più utile al vostro progresso interiore di quanto lo sia quella del più vile porco. »
Spero che la "tisana" sia utile, anche se può sembrar cinica.