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21-12-2003, 02.23.42 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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mi pare che ci sia una definizione ben precisa la quale differenzia l animale dalla bestia ,nel uso comune bestia sembra essere usato spesso come dispregativo mentre animale come qualcosa di neutro per non dire buono ,
l uomo ovviamente e un animale .... sara anche una bestia ??? alcuni penso che dire che sono delle bestie e poco .... ovviamente poi ce anche una distinzione di termini ,o meglio dipende sempre come la definisci tu quella parola |
21-12-2003, 15.02.40 | #6 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Non ho scritto animale appunto per il suo gusto neutro, biologico: come termini ci siamo; diciamo che con "bestialità" intendo il mondo atavico degli istinti, e in generale tutto ciò che appare irrazionale, incontrollato o "basso".
Comunque tutti gli interventi qui fatti sono in tema, sono punti di vista che centrano tutti lo stesso bersaglio. Io credo che l'uomo sia uomo. Non sia nè divino nè bestiale, ma solo uomo: è ciò che è. Ma come ogni cosa, se presa per se stessa, è se stessa e basta, allo stesso modo, se vista da punti di vista differenti, assume significati particolari. Nella fattispecie, qui, credo sia la cultura dominante a giocarla da padona; ad esempio: l'istinto sessuale è normalmente considerato umano, ma tra i frati di un convento è considerato bestiale e diabolico; e fino a non molto tempo fa era comunemente considerato motivo di vergogna da tener celato: se 30anni fà fossero apparse in televisione le ragazze sculettanti che oggi invadono gli schermi...sarebbe stato uno scandalo! Nel medioevo la più alta virtù universalmente riconosciuta era quella gurresca; se ci infiliamo nel movimento no-global e la proclamiamo...va a finire che non ci passano più il cannone Dal momento che può essere socialmente apprezzato(ma anche qui dipende dal contesto) il garbo, la gentilezza e le buone maniere, ne consegue che la persona sgarbata che rutta a tavola e si soffia il naso in faccia a chi gli sta seduto di fronte e nel mentre scorreggia rumorosamente , viene definita unanimante "una bestia"; mentre se la stessa fosse in un'osteria medievale, anche si soffiasse il naso con la tovaglia, non darebbe nell'occhio. Ma così anche nel caso dell'omicidio: in alcune culture era la norma uccidere i propri nemici, in altre era adirittura necessario in caso fosse stato subito un torto, e non farlo sarebbe stato un disonore, apparire come una bestia senza dignità...ora, un'assassinio, è considerato un gesto bestiale, ma non presso bande di gangster. In sostanza, quindi, per me l'uomo è una bestia quando i suoi comportamenti non rientrano nei parametri considerati civili. |
29-12-2003, 01.44.12 | #7 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
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riprenderei la discussione, se a qualcuno ancora interessa, siamo ancora tutti qui!
x Fragola Citazione:
Come puoi dire che un mostro ha in sè una profonda bellezza???!!! Ad esempio uno che squarta esseri umani per il piacere di vederne le viscide sanguinolente budella, e congelarne l'encefalo accuratamente estratto grazie a seghe e trapani...?!!! Chi stupra una donna per il piacere di sottomenterla ai suoi istinti bestiali?!!! Chi stupra bambini chi stupra vecchiette, chi uccide e beve il sangue delle sue vittime in un orgasmo di voluttà?!!! Come puoi dire che il mostro peggiore ha in sè una profonda bellezza???!!! ciao |
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29-12-2003, 01.50.46 | #8 | |
può anche essere...
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x Dunadan
Citazione:
...quindi l'uomo non sarebbe "buono" di per se stesso, ma solo in quanto vincolato da una serie di vincoli sociali...che quando vengono meno, ne liberano la bestia interna...ovvero l'uomo è una bestia, ma la società è fatta di uomini "buoni" che controllano la bestia che è in loro perchè questo è socialmente riprovato. O se vogliamo meglio specificare: la bestialità o la non bestialità è funzione dell'ambiente, ma la I è naturale e congenita mentre la II è una costruzione sociale....o no? |
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29-12-2003, 02.03.00 | #9 |
può anche essere...
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Messaggi: 2,053
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x Ygramul
Se la ragione permette di cucire in un tutto organico l'istintualità immediata, significa che la sola istintualità non contempla nessuna sistematicità, che essa è caos. Un caos acuto e preciso fatto di sapere immediato, ma ciò non di meno caos: conoscere precisamente non è sufficiente, per vivere bisogna conoscere ordinatamente. Gli animali hanno una razionalità, limitata ma proprorzionata al loro istinto, per cui sono un tutto unico che permette loro una vita adeguata alle loro esigenze: mentre noi esseri umani tendiamo a imbrigliare l'istitualità diretta, a favore della ragione, con il risultato che per evitare di soffocare essa si libera con violenza...dando origine a caos. Quindi bisognerebbe imbrigliare il giusto, ma non troppo, questa istintualità, che ha bisogno giustamente di un'adeguata libertà: compromesso equilibrato che garantirebbe l'equilibrio individuale. Caos razionale = equlibrio generale. Ma perchè tenderebbe a prevalere questa spregiudicata razionalità, a favore dell'isolamento del mondo degli istinti? |
29-12-2003, 02.05.37 | #10 | |
può anche essere...
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x Bomber
Citazione:
Quindi riconosci alcuni "esseri animali" come appartenenti alla categoria "bestie" ed altri no? Su quali parametri? |
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