Vedo bene come fu messa la questione da Freud; è vero, nel profondo di noi esiste l'animo da animale quindi imperniato su istinti basilari degli esseri viventi, però noi più degli animali abbiamo una parte del nostro IO che tende a reprimere questi istinti conformandoli via via al nostro modo di vivere (a seconda del luogo in cui viviamo). Ci sono persone (malate) che questa parte di "controllo" sugli istinti la perdono.

Ciao Alby.

Ma secondo te, l'IO, è una struttura individuale data all'uomo tanto quanto lo è l'istinto?

E gli animali sarebbero privi di IO...ma l'IO, allora, questa struttura adattiva, da cosa è caratterizzata?

Credo ke ognuno abbia dentro di se un'umana bestia..

.. c'è più chi di meno...ma tutti hanno quell'istinto, quell'impulso

dettato non dalla ragione.. quell'impulso di cui IO in primo luogo

vivo...

....scusate ma dimenticavo questa frase......

...HOMO HOMINI LUPUS...

Perchè non esiste nessun essere umano che sia completamente buono o completamente cattivo.
Anche il peggior mostro ha in sè una profonda bellezza anche se non la manifesta. Tutti l'abbiamo e tutti abbiamo un lato oscuro. Non sai quali percorsi di sofferenza hanno portato i "mostri" a compiere certi atti, come sarebbero diventati se avessero vissuto esperienze diverse.
Il più grande "santo" della tradizione buddhista (Milarepa) è stato un assassino. Tutti noi abbiamo dentro un nucleo luminoso.
Con questo non voglio giutificare la cattiveria. Il male esiste. Ma non è mai puro. Come non è mai puro il bene.
Io credo questo. Non chiedo a nessuno di condividere per forza quello che credo, ma io credo questo.
ciao

r.rubin, secondo me l'IO è dato solo agli uomini. E' una struttura insita nella nostra psiche che può funzionare più o meno bene, ma come tutta la sfera psicologica è molto imprevedibile nel suo essere. E' come un guardiano di un drago (istinto); se riesce a contenerlo viviamo una vita "buona" conformata alle regole civili e morali dettate dall'habitat in cui stiamo. Se funziona male, esplode l'istinto che c'è in noi facendoci compiere atti più o meno brutali (si può andare dal feroce omicidio al più "semplice" trattar male una persona).

Alby83

Ho capito...l'IO è un'istanza morale: delle mura che hanno le fondamenta nell'essere umano in sè, ma che vengono innalzate solo grazie alla vita sociale, chiudendo al loro interno il drago.

Il drago è "cattivo" in relazione al "bene": ma un drago potrebbe vivere bene se libero? Felice, seguendo il comportamento che gli è consono?

Fragola

mostro e santo sono quindi entrambi presenti, le esperienze favoriscono l'emergere dell'uno o dell'altro...ma secondo te, questo processo, è reversibile?
Ciao

un'altra cosa per Alby83


L'IO è solo umano e l'IO è una struttura morale, quindi la morale è solo umana, e quindi i comportamenti morali sono solo umani: ma la morale cos'è?
E' un codice di comportamento mutuamente condiviso da una comunità, funzionale al vivere sociale...può starci come breve definizione?

...ma anche gli animali hanno dei codici di comportamento funzionali alla vita sociale: ad esempio quando due lupacchiotti giocano non è ammissibile mordere con forza, nella caccia di branco esistono ruoli diversi, un'ordine gerarchico che stabilisce chi dev'essere il primo a nutrirsi ecc...ecc....e queste regole non possono venire disattese...proprio come per la morale umana...prezzo, una sanzione: dall'ergastolo per l'omicidio, alla riprovazione e all'esclusione per il semplice "trattare male" una persona: ergo, anche gli animali hanno un'IO, che permette la consapevolezza e il rispetto delle attese sociali, ovvero l'adattamento al loro habitat sociale...o no?

rubin, nel momento in cui tu parli di "drago libero" significa che il "mostro" cattivo che sta in noi può regnare nella nostra psiche facendoci tornare a vivere secondo istinti primordiali...

morale...eh discorso complesso caro rubin...non so risponderti di preciso...mi piace pensare che non esistano troppe leggi di comportamento, leggendo il libro del Dalai Lama si capisce chiaramente che non è importante CHE morale abbracci, l'importante è che qualunque essa sia il suo fine sia fare il bene...o per lo meno evitare il male agli altri e a te stesso. Certo questo tipo di pensiero contrasta con gli istinti primordiali...e qui si torna al discorso principale: la morale (vista in quel senso però) "soffoca" gli istinti per permetterci di vivere una vita "sana".

Rubin, mostro e santo sono gli estrmi di opposti che vivono in ognuno di noi in ogni istante e puoi verificare sulla tua stessa pelle come l'oscillazione tra uno e l'altro polo possa avvenire. Ovviamente la stragrande maggiornza delle persone non tocca mai il punto estremo dell'oscillazione.

Comunque, se ti riferisci al fatto che una persona che ha compiuto atti profondamente "malvagi" possa cambiare, sì, io credo che sia possibile. Non frequentissimo, non facile ma certamente possibile. Come è possibile il contrario.

Ciao