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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
31-08-2014, 07.26.59 | #4 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Il pensiero di qualcun altro
Citazione:
in effetti credo abbia già detto molto laryn…una cosa che mi piacerebbe aggiungere e' il fatto di non portar rancore,perché può diventare un peso enorme,che uno finisce per portarsi appresso senza più manco rendersene conto. forse..io credo che quello che arriviamo a comprendere di noi stessi,quando andando avanti ci liberiamo da tutti (o quasi) i condizionamenti ricevuti,deve diventare parallelamente comprensione dell'altro (ma che può intendersi anche come "altro da noi")…ma appunto non per subirlo ma per spezzare definitivamente quella catena a cui un po masochisticamente in questi casi ci si lega l'un l'altro Ultima modifica di acquario69 : 31-08-2014 alle ore 08.07.20. |
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31-08-2014, 10.41.29 | #5 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-04-2014
Messaggi: 268
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Riferimento: Il pensiero di qualcun altro
Potrei sottoscrivere (come Tantissimi Altri, credo) quasi ogni parola di Roquentin.
Più precisamente: potrei sottoscrivere ogni parola descrittiva del mondo scuola-educazione istituzionale. Completamente diversa la conclusione circa l'influenza del matriarcato dell'educazione... ma (probabilmente) solo perchè nella mia vita non c'è stato un solo istante in cui non mi fosse centralissima l'autorevolezza di mio padre. Intervengo solo per associarmi a Quanti hanno già sottolineato l'importanza (comunque e comunque benefica) del percorso svolto: si cresce anche e soprattutto "per opposizione", no? E rendiamo dunque grazie a chi , dandoci l'opportunità di doverci opporre (sia pure soltanto interiormente e con sofferenza e con senso di soffocamento) ci ha dato in realtà un'Opportunità di Crescita! P.s. : poche cose ricordo con più orrore e squallore dell'asilo noblesse delle suore (in cui ressi solo un anno, proprio a quattro anni) e del catechismo che sempre dalle stesse suore mi accompagnò invece fino alla quinta elementare. Dal catechismo in genere - per il modo in cui veniva esercitato ancor prima che per le sue potenzialità astratte - avevo e conservo orrore. Ma....quando alle elementari di mio figlio avevo la possibilità di esonerarlo dal catechismo cattolico......ci pensai parecchio, insieme a mio marito...e poi giungemmo alla conclusione che fosse assolutamente opportuno NON esonerarlo, e la ragione condivisa fu appunto questa : entrambi abbiamo vissuto le stesse conturbanti spiacevolezze , ma....entrambi le abbiamo superate e dobbiamo riconoscere che anche grazie a questo siamo cresciuti. E dunque...perchè privare nostro figlio della stessa Possibilità? |
31-08-2014, 22.13.39 | #6 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 14-07-2014
Messaggi: 134
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Riferimento: Il pensiero di qualcun altro
Citazione:
Non è solo questo. Quando veniamo al mondo non siamo autosufficienti. Il linguaggio lo apprendiamo. Se nasciamo in Italia apprenderemo il linguaggio con la terminologia italiana. Possiamo dire d'essere stati condizionati a esprimerci in italiano piuttosto, come oggi forse potremmo desiderare, che in inglese? Se siamo nati in Italia è probabile che ci abbiano inculcati i principi del cattolicesimo, piuttosto che, per i nati in Arabia, quelli dei mussulmani. Fino all'età adulta è la norma subire condizionamenti, nè potrebbe essere diversamente. In linea di principio tutti i genitori vogliono il meglio per i propri figli, ed il meglio che essi oggi vogliono, domani sarà rinfacciato come il peggio, o come condizionamento. E' inevitabile, a meno che una volta nato non ti abbiano affidato alle cure della lupa. Che poi dietro i genitori, i parenti, la scuola, la società etc, ci siano MENTI PENSANTI determinate a condizionare e a condizionare nella direzione dei propri interessi piuttosto che in altri (quelli dei figli ad esempio), i nostri genitori ed i nostri educatori ne erano in genere ignari, e, loro malgrado, le istruzioni che hanno fornito ai figli e scolari/allievi in assoluta buona fede l'han fatto perchè essi stessi erano pezzi (si fa per dire) forgiati con l'impronta dello stesso stampo (forse quello ideato da quelli menti pensanti interessati ai propri esclusivi iteressi?), E' importante, pertanto, che tutti, raggiunta l'età della ragione iniziamo a costruire la nostra propria personalità, la nostra autonomia di pensiero. Cerchiamo d'avere un occhio benigno nei confronti di coloro che anni addietro, pur badando al nostro bene, han finito inconsapevolmente per farci divenire ingranaggi (perchè ingranaggi essi stessi) utili all'economia di coloro che dominano e hanno le redini di questa società. L'autonomia di pensiero è ciò che potrebbe salvaguardarci, per quanto possibile. |
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