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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
01-10-2003, 23.00.42 | #5 |
ppm
Data registrazione: 13-09-2003
Messaggi: 66
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esperienza e forum
caro amico....o "compagno di pensiero" se vuoi,cosa vorrei comunicare oltre la forma e il contenuto?Semplice : immagini!Non mi dire che non immagini anche tu l'aspetto di quel pensiero(come lo chiami)che arriva via e-mail,che corri a vedere il suo profilo ,chi è ? è disoccupato?quanti anni ha?poi se è una donna :chissa com'è? Anche tu comunichi immagini,caro amico.Retorica:forza della parola: che fine fa un'avvocato senza retorica va a studiare il Gorgia?Ciao buonanotte.................... e sogni d'oro!
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01-10-2003, 23.07.18 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-08-2002
Messaggi: 375
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Esperienze da forum....
Lanciare nel gruppo i propri pensieri per vedere che fanno: una volta lanciati sono delle entità che vivono di vita propria e seguono il loro percorso interagendo con le altre entità presenti... ps. sono d'accordo sulle immagini, ma non di come è fatto l'altro. Bensì proietto ad immagini nel mio vivere quello che l'altro cerca di spiegare, coì da poterlo capire bene (cosa che non accade quasi mai... ). |
01-10-2003, 23.18.12 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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cosa vorrei comunicare oltre la forma e il contenuto?Semplice : immagini!
L’artista comunica suggestioni e così facendo da un’anima al suo pensiero….. questo sì. Comunque puoi crederci o no ma non corro a vedere i profili e non invento le persone. Un po’ per carattere ed un po’ per scelta obbligo la mia mente ad attenersi ai dati oggettivi. La curiosità a volte c’è ma prevale sempre l’onesta intellettuale che mi fa dire - non lo sai non puoi saperlo – e la coscienza che sarebbe comunque un mio film disconnesso dalla realtà. .... Anche tu comunichi immagini,caro amico. Qui sbagli. Non puoi imputare a me le elaborazioni della tua mente. "la forma è il contenuto e il contenuto è la forma" ma non riesco a trovarlo. Appeno lo trovo te lo posto qui. Oppure lo riscriverò. aspetto il post su contenuti e forme.... |
02-10-2003, 09.15.58 | #8 |
ppm
Data registrazione: 13-09-2003
Messaggi: 66
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esperienz-van lag-
Bravo,van lag....................sei riuscito a comunicare!Scusa se ho suscitato in te un atteggiamento"impettito"...... ..ciò che comunichi e:lei non sa chi sono io!Troppo facile perchè esistono i codici(segnaletica stradale comprensibile da tutti, volgo compreso) anche da te impiegati..............(comunq ue sei libero di poter aggiungere:quello che penso io non è quello che pensi tu..sempre)il fatto che sia o non sia così non è affar mio.Quanto a forma e contenuto....te lo posto..sarà fragola a spedirlo .non io....ciao e tante grazie per la tua sentita partecipazione..............
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02-10-2003, 09.52.30 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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boh...oltre che ohibò
“Atteggiamento impettito”, “ lei non sa chi sono io” etc …. Sono tutte interpretazioni tue. Il VanLag col quale stai relazionandoti non sono io ma è il prodotto dell’elaborazione che fa la tua mente delle mie parole, questo succede perché mi incastri nei luoghi comuni della tua “segnaletica stradale”.
Un essere umano non è una serie di dossi e cunette che stanno lì da secoli, se mi permetti è un qualche cosa di vivo e dinamico. Io non so nulla di te, se ti leggo lo faccio con mente aperta pronto a cogliere “il nuovo”, pronto a scoprirti ma tu non ti mostri ed al posto di te mi presenti una maschera di parole, un manuale della guida sicura, un codice della strada. La seconda parte del post era rivolta a Fragola, visto che quotavo le sue parole. Chiedo scusa se non era sufficientemente chiaro. |
02-10-2003, 14.28.19 | #10 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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La forma è il contenuto e il contenuto è la forma
Citazione:
Chiaro. Eccomi. La forma è il contenuto e il contenuto è la forma. Non lo trovo! Devo averlo buttato via. Era un piccolo testo scritto per un sito che si occupava di scrittura. C’era in atto una discussione su cosa desse “valore” ad un testo. Se la purezza formale, la bellezza dello stile, la ricerca linguistica, oppure se la qualità e l’originalità del contenuto potessero sopperire alle mancanze formali. Ebbene, cosa accade ad un testo scritto quando viene letto? Se io leggo un testo leggo la stessa cosa che leggi tu? E chi lo ha scritto, perché lo ha scritto? Cosa voleva dire? Quanto di ciò che voleva dire viene compreso dai lettori? E perché? Ora, io parto da un presupposto e cioè che tra chi scrive e chi legge c’è uno scarto per cui non accade praticamente mai che il lettore interpreti il testo così come vorrebbe lo scrittore. Non è molto diverso nella comunicazione diretta. Sono pochissime le relazioni in cui un particolare stato di “affinità elettiva” fa si che la comprensione sia davvero profonda. Ma nella scrittura lo scarto è più radicale. Immagina semplicemente che io stia pronunciando il nome di una persona. La persona di fronte a me, ascoltando una sola parola, saprà se sono arrabbiata, distante, intenerita, commossa, innamorata… Lo capirà dall’intonazione della voce, dalla lentezza o dalla velocità della pronuncia, da quanto mi soffermo a lasciar cantare le vocali, dal mio sguardo, dalla mimica, dalla postura del mio corpo. Inoltre, se è sensibile, sentirà risuonare nel suo corpo la vibrazione dell’emozione che accompagna il mio chiamarlo per nome. Già al telefono molto di tutto questo viene perduto. Rimane solo l’intonazione della voce, un po’ filtrata e sterilizzata. Ma se io scrivo “Claudio”, che cosa può passare di tutto quello che avrei espresso avendo a disposizione… me stessa? Allora in un testo scritto la forma non è uno sterile abbellimento. La forma è contenuto in quanto, scrivendo, devo sostituire con la scelta delle parole, la costruzione sintattica, l’uso della punteggiatura, quello che in una conversazione potrei esprimere semplicemente sentendolo intimamente, vibrando. La forma è quindi contenuto in quanto determina la temperatura emotiva del testo. E allo stesso modo il contenuto è forma perché nessuna perfezione stilistica più trasmettere alcunché se non c’è nulla da trasmettere. Insomma, forse allora lo avevo spiegato meglio, ma ho ripreso in fretta la cosa. Rimane una sola cosa da dire e cioè che io sono convinta che, in letteratura, non esistano davvero un autore e un lettore. Il lettore è coautore del testo. “Ma questa è un’atra storia e la dovremo raccontare un’altra volta…” (non è che volessi dire che qualsiasi discorso sulla comunicazione è una “storia infinita”… ) ciao |
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