Grazie Fragola........
quanto esprimi mi trova concorde….. La parola scritta non veicola i messaggi sensoriali dell’altro ed in assenza di questa parte fondamentale della comunicazione la nostra mente cerca di colmare i vuoti idealizzando o demonizzando l’altro a secondo dei casi.
D’altro canto l’interpretazione di un messaggio, (sia esso puro pensiero o un input sensoriale), è condizionata dal nostro back-ground culturale e quindi come tu dici, tranne casi di grande affinità elettiva è difficile comunicare veramente. Se questo è vero, io estenderei il concetto che
non esiste un autore ed un lettore ma che il lettore è coautore del testo a tutta la gamma delle esperienze umane evidenziando che noi siamo co-autori, (o co-produttori), del mondo in cui viviamo (da cui la grande responsabilità di cui siamo investiti nella "scena complessiva").
Ciau........