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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
28-05-2008, 08.24.45 | #14 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....
Citazione:
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28-05-2008, 12.13.03 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....
Citazione:
Quindi qui, come in ambito spirituale, suppongo che lo strumento dell'"osservare con la sospensione del giudizio" ci permetterebbe di fluire con la vita ed essere (in Coincidenza) la vita stessa... al di là del bene-male, del giusto-sbagliato, etc... A presto Noor! |
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28-05-2008, 12.58.16 | #16 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....
Citazione:
Senza identificarsi troppo col pensiero nostro o altrui,chè da vita si trasformerebbe in un attimo in ideologia..frenando quel "fluire" In tutti gli ambiti chiaramente..la vità è una..perquanto si diversifichi in tanti linguaggi più o meno comunicanti.. |
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28-05-2008, 13.26.53 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....
Citazione:
Se ho capito bene la domanda... mi dirai dopo tu se ti ho detto qualcosa con la mia risposta... ...alcune volte se non hai avuto modo di costruirti "ferme" sovrastrutture mentali, ovvero se non hai potuto sin da piccolo/a, per qualsivoglia motivo, ricevere una "educazione", delle regole di vita, etc arrivi anche con difficoltà in età avanzata sia a non avere una "idea mentale" di te (perché sei stato troppo impegnato a doverti cercare delle regole di vita da solo/a arrancando a destra e a sinistra), sia quindi a costruire rapporti basati soltanto su una "ipotetica" e racimolata idea mentale di te... ...quindi se una persona ad esempio non è riuscita a costruirsi una "personalità" perché non gli sono state trasmesse delle basi mentali su cui scolpircela sopra... alla fine si può ritrovare anche a cinquant'anni ad approcciarsi al mondo come un bambino/a che assorbe un pò qui e un pò lì perché la sua mente non ha potuto assemblare schemi mentali "stabili", tutto è sempre "discutibile" per questo tipo di persona... l'unica cosa che posso dire io è che il "sentire", e soprattutto il "sentire sé stessi"... allora in questi casi viene a supplire alla carenza del percepire "mentalmente"... perché proprio il "sentire" è l'unico riferimento che resta a queste persone per poter sopravvivere... ...chi sente sé stesso, secondo me, non eviterà di entrare in contatto con qualcuno che è ignoto a sé stesso... perché ha ben presente la propria "piccolezza" esistenziale e ritiene di poter imparare da tutte le altre piccolezze esistenziali... poi ovvio che questo è un pò metafisico e magari non apporta alcun contributo... non so... so solo che più dico che emigro in spiritualità e più continuo a restar qua... Ciao Donella... |
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28-05-2008, 14.15.48 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....
Qualche volta mi balena il dubbio (sempre a proposito di maschere) che l'atrui muscolarità mascherata (ma che forse più omologatamente sul piano presudo-sintonico dovrebbe dirsi "sublimata" perchè mascherata suona rozzo) più che evocare ... generi una qualche mia muscolarità.
Ovvio che su "evochi o generi", volendo, ci stiamo bene per un anno e mezzo di parole parole parole . (E prevenire è sempre meglio che curare). Di quella che chiamo mia muscolarità m'accorgo perchè mi diventa un'esigenza impellente quella del "parla come mangi", elevata a potenza - al più - in un "vivi come pensi". E siccome un muscolare vero qui direbbe che si parla, in fondo, solo di sole (non come astro ma come "sola"), il solito muscolare smania di vedere le teorie .... agganciarsi alla apratica (senno', per lui, è tutto tempo perso). E allora, sola per sola e visto che "maschera" ha già creato impreviste incomprensioni, a Vera e Noor, dal cuore vero di una muscolare per caso o per forza, una domanda: se in Sicilia il salumiere vi vende e vi conteggia per .... boh.... "lardo di Colonnata" ... quello del maiale del suo vicino di casa.... (domanda semplicissima) : ve lo prendete, lo pagate, "sospendete il giudizio e lasciate fluire la vita".... oppure vi sentite presi per i fondelli (anche voi)? Grazie. |
28-05-2008, 14.15.59 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....
In questo scenario, diverso e più importante, e nel quale trovo Vero che le maschere siano di tutti... almeno per il momento io continuo a sentire una polarizzazione netta sul dato consapevolezza/inconsapevolezza della finzione quanto meno in questi termini : laddove la finzione consapevole può essere (e spesso è, o addirittura nasce per essere) strumento di ottimizzazione relazionale.... quella inconsapevole si risolve in un inganno a sè stessi che (mi sembra) finisce solo col minare il meglio delle possibilità relazionali. (Anche perchè.... la maschera consapevole puoi gestirla, ma quella inconsapevole proprio no!).
[quote] [DONELLA] Bella la direzione che prende questa discussione[almeno a mio parere]. Noi tutti cerchiamo di metter ordine nelle nostre idee fissandovi elementi qualitativi di bene-male, favorevole-nocivo, negativo-positivo. E la maschera sta bene se limitata ai giorni di carnevale o ai nicks dei forum, ma ha un valore negativo se ne facciamo uso giornaliero. Ed in questo caso , o siamo considerati impostori o disturbati mentalmente..... Nel tuo post parlando di differenza fra finzione consapevole e quella inconscia arrivi alla conclusione che "quella inconsapevole finisce col minare il meglio delle possibilita' relazionali". Ma ci sono pure i casi nei quali l'inganno di se stessi riesca utile come inconscia difesa da sensazioni insopportabili, e che diritto abbiamo noi di giudicare tali espedienti? |
28-05-2008, 14.39.48 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....
Citazione:
Ti ringrazio, Vera, ma quel che ho in mente e di cui cerco di parlare è molto più semplice (o semplicistico, per ora non so) rispetto alla tua analisi. Ed è questo: nella vita reale come in quella virtuale, sebbene io parta idealizzando sempre tutto e regalando d'ufficio un piedistallo a qualunque mio interlocutore... in breve tempo mi ritrovo che è minima la percentuale di quelli che "sento" essersi autoprocessati per primi (e li riconosco dall'esaltante mole di esaltanti Dubbi) ed è invece massima la percentuale di coloro che "sento" processare solo gli altri (e li riconosco dalla spaventosa mole di troppo facili certezze). Concordo con Hava che tutti entriamo nel mondo con maschere consapevoli e inconsapevoli. Poi - per me - i primi riescono , prima o poi e gradualmente, ad esorcizzare tutte le inconsapevoli e, anche per questo, gestiscono al meglio le consapevoli necessarie alla vita. Mentre - sempre per me - i secondi (certamente senza volerlo o addirittura volendo il contrario) si invischiano e si avviluppano dentro alle loro (poche e discutibili) certezze soggettive...e lì si fermano.... al più potendo ritrovarsi in micro-congreghe accomunate da QUELLE certezze e nella sostanziale (per me esiziale) dissociazione rispetto al comune sentire, che inevitabilmente è comune patire, certo, ma con lo splendore di essere (prima di tutto) comune realtà realmente condivisa (piaccia o non piaccia). |
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