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09-04-2008, 11.20.27 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: Le pieghe dell'Eros femminile
Citazione:
Ciao nevealsole, il maschio assertivo è equilibrato, non subisce né aggredisce,non vuole avere sempre ragione,non manipola nè inferiorizza per elevarsi. Critica ( e accetta critiche) in modo costruttivo e non colpevolizzante. Il dominante è un debole, sottovaluta et eme l'universo femminile. Non deve farsi vedere debole e così si maschera disprezzando ogni sensibilità di tipo femminile. Si mette in “gioco di ruolo” con donne masochiste prive di autostima. Portate a ruoli di sottomissioni con l'idea che “si meritano tali maschi” sono state emarginate fin da piccole. Sull'amore dannoso c'è una vasta bibliografia, “Gli uomini sono sempre quelli. Il fatto pesante è la banalità nella banalità,ovvero più sono mascalzoni è più piacciono.” (Lina Sotis) Doltò: “la donna riesce a provare desiderio e orgasmo se riconosce il maschio dominante; fa piacere ascoltare parole seducenti e menzognere,a cui credono senza verifiche. “Cercano maschi sfuggenti ed egoisti: per bisogno di farsi male. Tutte cercano lo stesso tipo macho e villano che le fa soffrire,che tradisce, ecc. Una recente ricerca spiega il fascino del sarcastico che seduce con un certa mimica facciale riconoscibile. Iosette Spernk “i vincoli dell'amore”: amare troppo è una distorsione che ci rende traboccante di sollecitudine, mentre siamo rigide con noi stesse .E' un amore che non ha la certezza di essere reciproco. I manipolatori sottomettono anche con la sessualità: la donna è ridotta a oggetto e in genere ritiene i partner pessimi amanti a cui sottostare. Strumentalizzano le insicurezze della donna L'” inafferrabile” “il bel tenebroso”, non è solo chi fugge,ma è l'amore in sé a essere tale:illusione, mistero, illusione,mistero,ignoto,elusi vità,impenetrabilità . I romanzi sulla seduzione del cattivo ce ne sono parecchi. Oggi vanno i cattivi nei film. In quanto al maschio arricchito da una sensibilità relazionale, che rivaluta l'emisfero delle emozioni, dei sentimenti che padroneggia il linguaggio dei sentimenti, fuori dagli omologati stereotipi familiari, controcorrente rispetto all'insensibilità e superficialità collettiva, fu proposto da Cacciari e da molti altri, tra cui Pasini: l'uomo “femminile”, maschilmente sensibile , ricettivo, gentile , apprezzato dalle femministe. È nello stesso tempo molto maschile, non remissivo ma dolce. L'ho qui proposto e documentato ed è scattato un duro dissenso ta i nick maschi, con pesanti esternazioni ad persoam .Non si tratta di un'ambiguità di genere., come qui ancora si è certi. I nickers sono appoggiati anche dalle nick donne, informe più implicite, di elusioni,ecc. Ora tu e veraluce credo i aver finalmente i capito che siete d'accordo con me e che non va scambiato con un transgender ,metrosexual, viados, gay o altre ambiguità di genere. Chiedo anche a te : perchè le ragazze preferiscono i 3d su stati affettivi e comunicativi, ecc. di basso profilo ed i miei sono quasi ignorati, o il dialogo s'inceppa? Ad esempio un un mio 3d sulla a”libido femminile”, in cui volevo parlare a lungo anche con implicazioni psicoanalitiche,è stato inquinato e protratto per un centinaio d' interventi direi ... assurdi ed io mi sono dovuto ritirare. Curiosità perchè preferisco rispondere a pochi post e piuttosto curati. _bacio |
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09-04-2008, 18.00.59 | #13 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Riferimento: Le pieghe dell'Eros femminile
Citazione:
Ciaooooooooo, è una bella domanda. Posso essere sincera sino in fondo? Lo sarò... I tuoi interventi articolati e complessi mettono (me per prima) nella condizione di dover riflettere, dicendo qualcosa di sensato. E' più bello, certo, ma anche più impegnativo. Quando viene scritto un post: "il mio lui mi ha lasciato sto male", è molto più facile intervenire (più o meno è capitato a tutti, più o meno tutti comprendono la situazione, più o meno tutti sanno come ne sono usciti. Qualcosa da dire si trova). Costituisce la "virtualizzazione" del dare consigli all'amica/o in difficoltà. Rispondere a te, al contrario, può apparire come esporre e argomentare teorie su determinati argomenti, avendone cognizione, per approfondirli. E' un po' come un phd, non ci si arriva mica in due minuti... E poi tu parli in astratto, mentre altri parlano di sé. Il parlare di sé è molto affascinante, perché ci fa sentire vicine le persone lontane. Ed infatti, apprezzo moltissimo i tuoi ultimi post in cui ti descrivi. Lo sai che ti immaginavo diverso, affatto introverso, ad esempio, sportivo e senza problemi di sonno, ed invece... Chissà come ci formiamo delle idee sui nick. Mi verrebbe da chiederti, ad esempio, qualcosa della tua vita privata, e come nel tuo vivere si sia realizzato, o non realizzato, quell'amore totalizzante a te tanto caro. E se sì, o se no, se ne hai capito il perché (sempre che possa esserci un perché). Ecco, Ars, mi piacerebbe farmi i fatti tuoi... in sintesi. E i fatti tuoi, soprattutto e talvolta, stanno nelle poesie: per quello mi piacciono così tanto... fanno uscire un po' di te. Non so se ho risposto alla tua domanda, ci ho provato. |
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11-04-2008, 16.49.47 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: Le pieghe dell'Eros femminile
Citazione:
Ciaoooo! cara nevealsole riconosco la mia discutibile partecipazione a “riflessioni” dove l'immediatezza concettuale concede più rapide letture e più scelte d'intervento a nostra misura per meglio poterci esprimere con la nostra cultura ed i vissuti soggettivi. Per confronti e suggerite strategie di soluzione. Con scambio di confidenze empatiche, ascolto attivo per capire l'altro e far sì che egli stesso meglio comprenda se stesso,si autochiarisca i suoi problemi, pur senza imporgli consigli, che riflettono personali situazioni di via non generalizzabili a tutti Astenendosi pure dal valutare, giudicare, moraleggiare, ecc. È lo scopo di un forum non professionale. Basta essere veramente interessati alla propria e altrui vita interiore, e non frequentare i forum per una mera autoaffermazione senza basi. Ma io non intendevo affatto riferirmi a questo corretto modo di partecipare a problemi affettivi problematici che chiedono sostegno, quando accennai a periodi “tortuosi, contorti”. Il mio dissenso va altrove,ai vaniloqui a volte lunghi e per me insensati, che tutti fingono di capire dove non c'è nulla di capire. Prendendosi in giro l'un l'altro Potrei riportare numerosi esempi di lunghissime sequenze in rimandi in cui si disserta sul nulla, perchè in archivio “scripta manent”, ma credo che ora ci siamo meglio capiti. Aspiro anch'io a rispondere a “il mio lui mi ha lasciato e sono disperata”, ma è da poco che ho allungato i miei tempi di connessione e in mezz'ora,(il tempo che dedicavo a riflessioni saltuariamente), non potevo garantire assiduità e sincronia. Ma i forum sono soprattutto discussione anche differita, le chat sono uno scambio di msg meno impegnativo, l'email è la forma più adatta alle confidenze reciproche e autorivelazioni. Sebbene ci siano giustamente sconfinamenti di “genere” e anche l'email si possa ridurre a uno scambio di Sms di poche righe. Comunque a me è più congeniale una forma di e-pistolario con scambi riflessivi,non superficiali,articolati in cui devo capire ciò che intende dire l'interlocutore e a quale forma di “corrispondenza” aspira. Certo, ammetto che richiede tempo e rinuncia a partecipare a numerosi interventi più frettolosi. A parer mio sono più “impersonale” che “astratto”. Perchè non parlo in prima persona in quanto a vissuti, se non occasionalmente per opportune esemplificazioni anche da altrui testimonianze. Infatti se noti una delle mie più frequenti locuzioni è “per esempio”. Mentre l'”astratto” ,che rifuggo e non mi appartiene, è tipico di un discorso che manca di fondamenti e agganci con situazioni reali o con la aspecifica disciplina in questione: per parlarci chiaro e forse ripetendomi un ragioniere che non sia anche un autodidatta, o cultore (ma si nota) difficilmente è in grado di affrontare argomenti “del cuore” con la ... partita doppia e cosi io preferisco astenermi dal dissertare sulla fisica quantistica in forum scientifici, conoscendone solo qualche nozione per mia cultura personale. Perchè alcune discipline richiedono non solo qualche nozione di base e un po' di lessico, ma anche lo “spirito” che impronta la materia, e un po' d'interdisciplinarità con scienze della stessa famiglia. Credo che ciò sia difficilmente contestabile. Altrimenti si rientra nell'oggi diffusissimo “nichilismo dei saperi.” Qui a volte si finge di “dialogare” per compiacenza, simpatia per un nick, immedesimazione con la sua superficialità, ma come dicevo sovente si tratta di un reciproco autoinganno. Ma nemmeno questo è il punto, perchè ognuno è libero di agire come crede, affermare pure di aver visto un asino volare, se chi lo ascolta gli dà credito. Ma non intromettersi nei topic altrui insultando e vantando di lui sì,essere un esperto, e criticare ciò che non è scritto, che s'inventa estrapolando, aggiungendo omettendo, creando confusione. Ho detto che sono in attesa che si astengano. Nei forum nessuno si “autorivela”, se non è il far credere di essere ciò che non può essere. Oppure afferma “tu non sai chi sono io” . ragazze, aprite gli occhi in qualsiasi contesto,non solo nella finzione dei siti virtuali; vi meritate di più Io sono imprevedibile e ignoto a me stesso; da un po' di tempo mi racconto a fini autoconoscitivi, con le rime semiserie, che rivelano sempre come ogni composizione anche senza valore artistico, se non sono imitazioni e collage, il nostro inconscio dove si trovano rimossi conflitti,desideri, disperazioni. Il calore che ho ricevuto in famiglia non sono mai riuscito restituirlo come avrei voluto in età adulta. Trovo giusto che tu mi chieda qualcosa di me. |
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