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27-01-2008, 15.58.01 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: amicizie
Mi è piaciuto molto l'equilibrio delle risposte femminili che precedono la mia.
Avevo appena portato un caso reale in altra discussione (quella di Arsenio sull'autoconoscenza). Parlavo di un piccolo confronto avuto qualche giorno fa con due amiche, parlando di un altro amico comune. Tutte e tre abbiamo affetto per lui. Tutte ne vediamo gli stessi limiti. Sono quelli che ce lo rendono "fratellone da capire con affetto", e sono poi gli stessi che ci fanno "vedere" perchè nessuna donna sia particolarmente coinvolta da lui. Ti risparmio tutte le chiacchiere (anche se erano carine, concludenti, perfettamente dialettiche, senza ripetizioni inutili e senza reticenze). La conclusione è stata triste ed impotente. Era: "ci vorrebbe un Amico che glielo dicesse". Noi tre, tra noi tre, ci siamo dette cose ben più da "lesa maestà" di quelle che vorremmo dire a lui. Non è , dunque, che non "sapremmo" dirlo. E' che non c'è stato neanche bisogno di dirlo ( si sa, si vede, si sente ) che nessuna di noi tre glielo dirà mai.... perchè si sa, si vede, si sente.... che lui non capirebbe.... che si farebbe solo vittima d'incomprensione, e ingratitudine e magari slealtà.... e.... continuerebbe per la sua strada ... solo appesantita da fardello di tre "nemiche" in più!!!! |