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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
22-01-2008, 15.27.13 | #12 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Cosa vuoi, Hava, che comprenda un piccolo cucciolo delle nostre morali e di ciò che sarebbe giusto o sbagliato... i bambini, fortuna loro, sono esseri ancora non macchiati dalle morali e dalle ipocrisie conseguenti, dai rimorsi, dalle debolezze, sono semplici, tremendamente e puramente semplici, ragionano e vivono di emozioni, non delle razionali parole dei genitori che per giustificare o nascondere un proprio errore tendono a negare nello spazio e nel tempo un abbraccio ai propri figli; certo si sbaglia, rabbia, litigi, insicurezze, si è umani, ma ciò dovrebbe essere comunicato non solo con parole, con razionalità, ma con il contatto fisico immediato, con l’abbraccio, questo non dovrebbe essere mai negato neanche quando reputiamo che sia il bambino ad aver sbagliato. Gli si fa capire la gravità dell’errore, anche con durezza, pure questa è educazione, ma poi lo si abbraccia ancora più forte, affinché impari, a sua volta, ad abbracciare e ad amare e non solo a punirsi e a punire.
Una piccola cosa che mi capitò di leggere o qualcuno mi raccontò: un bambino, vicino ad una strada lascia il passeggino e inizia a correre allontanandosi dalla madre, avvertito il chiaro pericolo la mamma impaurita lo acchiappa e gli urla con durezza che sbagliato è allontanarsi da lei, che mai più avrebbe dovuto farlo, che lontano da lei ci si fa male, senza poi abbracciarlo o lenire le sue lacrime, per paura che non avrebbe compreso la lezione... possono sfuggire queste parole, d’altronde con automobilisti che sulle strisce non vedrebbero nemmeno un elefante. Il trauma probabilmente si ripetè e fu talmente profondo che quel bambino ora è grande, sta da uno psicoanalista, poiché quel “no” di cui si è parlato, non è ancora in grado di dirlo alla madre e ciò sta rendendo la sua vita non bella come potrebbe essere, non completa, non matura, perché lui è rimasto quel bambino con la paura di lasciare il passeggino. Non era mia intenzione “allarmare” Joolee che mi pare non si sia affatto allarmata e le mie parole possono pure essere tutte sbagliate; tuttavia volevo solo farle comprendere la responsabilità di un genitore e dunque le domande e la consapevolezza che non dovrebbero mai scomparire quando si esercita il proprio ruolo di fronte a propri figli. Ogni azione richiede l'esame della propria coscienza che andrebbe fatto non lì per lì, davanti ai propri figli. Tutto ciò il più possibile con "leggerezza" e tranquillità ovvero non con ansia, altra cosa che i bambini assorbono molto bene. In bocca al lupo, Joo... non fargli mai mancare la tua comprensione ed i tuoi abbracci, è dal tuo amore che impareranno ad essere e ad amare... |
24-01-2008, 20.42.47 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-03-2007
Messaggi: 49
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Riferimento: ricordate le mie due gravidanze vicine?
Citazione:
Non credo che tu ti debba sentire in colpa, nemmeno io posso giustificare quel comportamento, ma non sarei certo di non fare lo stesso e non credo sia in fondo così dannoso. L'importante, la cosa veramente importante è che tratti i bambini come persone e non come qualcosa di meno, che li prendi sul serio anche se parlano in modo che ti sembra banale, perchè la società ormai ci fa sembrare banale il pensiero di un bambino, ma se tutti pensassimo come loro avremmo già risolto metà dei nostri problemi. Comunque sono certo che ne capisci molto più tu di me di queste cose per cui non c'è bisogno che io scriva oltre. Buona fortuna e non sentirti mai in colpa se commetti un errore, piuttosto comprendilo. |
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30-01-2008, 11.00.18 | #14 |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Bambini, adulti del nostro domani odierno
C’è anche chi dice che i figli riempiono un vuoto.
Con la conseguenza che, tanto più un individuo è vuoto, tanto più enfatizza gli effetti - supposti epocali - della propria maternità/paternità. Quel tipo di condizione è ricorrente in molte donne, spesso vittime della durezza di una società ancora maschilista che, ingiustamente, non le asseconda nelle loro legittime aspirazioni (perlomeno chi di loro le ha e le vorrebbe coltivare quelle legittime aspirazioni). Ma anche vittime della propria pigrizia intellettuale, che nel mondo dei nani – sapete – è assai diffusa. Una mia amica – madre e lavoratrice molto impegnata – ha coniato un neologismo per definire il fenomeno, frequentissimo: il caso della mamma-idiota; il tipo “mamma-idiota”. La definizione è carina, e molto suggestiva. Non trovate anche voi ? Per carità, il fenomeno della mitizzazione del bimbo/a vociante – si è detto atta allo scopo di riempire il proprio vuoto e giustificare la propria pigrizia –, è altrettanto diffuso tra gli uomini. Costoro sono ben lieti di sostituire, con la recita del papà-idiota, quelle lunghe e preoccupate riflessioni intorno a vacanze al di sopra del loro saldo bancario, chiusi dentro la loro Opel Agitra pregustando la possibilità di raccontare (anche loro, al ritorno) la meravigliosa seduta di snorkelling esotico de noiatri a sciarm el sceip. Certo, ha le sue scomodità recitare la parte del papà (e non mancheranno di farlo notare ad ogni piè sospinto, con impareggiabile istrionismo, come ferita di guerra). Ma può essere anche comodo, per chi – come molti – ama assettarsi nel proprio pigro agognato nanismo. A quel punto, le ristrettezze del conto corrente bancario verranno spiegate con le spese per la famiglia, e nessun sé stesso chiederà più a nessun sé stesso troppe giustificazioni; tanto - si sa - i pannolini costano un triliardo di euro, e possono mandare in default una banca centrale. Avrete notato anche voi che, concentrandoci solo un po’, in un essere umano adulto possiamo intravedere il bambino e l’adolescente che fu’. Non è un bello spettacolo. Un nano-adulto che cela, dietro a sé, dentro di sé, un nano-bambino. Il fallito che, tra i tanti, circola laggiù in strada fu’ bambino anche lui. Se solo lo avessimo saputo in tempo, avremmo davvero riservato a lui tutte quelle amorevoli carezze? A quell'infante che - segretamente - celava dentro di sé (come un alien) un adulto prossimo a venire, tanto becero e dalla incerta igiene personale?! Non è poetico. Ma è un fatto. Non ce lo possiamo nascondere. Del pari, possiamo già intravedere nei bambini di oggi - così giustamente adorati dalle loro madri già in odore di (auto-)santificazione, l'altra faccia della medaglia: ossia i coglionazzi di un futuro non tanto lontano da venire. Anche questo non è bello da dire. Purtroppo è vero, però. Tutto scorre. |
04-02-2008, 22.19.27 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: ricordate le mie due gravidanze vicine?
Poveri maschietti, ne diciamo tante contro di loro ma...... per il solo fatto di non poter vivere l'esperienza di una mamma dovrebbe farceli amare di più. Viviti pienamente (anche se faticosamente) questo periodo e gli anni che verranno, passano troppo in fretta. Quando sei tra pannolini e minestrine pensi che il tempo sarà eternamente così, ma non è vero. Passa, passa troppo in fretta e po ti ritrovi a..... voler tornare indietro. Un immenso abbraccio a te e ai tuoi piccoli. Credo che sia tra le esperienze più straordinarie che una donna possa vivere. |
11-02-2008, 10.21.44 | #16 | |
Soleluna
Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
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Riferimento: ricordate le mie due gravidanze vicine?
Citazione:
eh, sai mary, me lo dicono tutti... in realtà proprio ieri sera notavo quanto mia figlia fosse già cresciuta tanto... Era l'ora della nanna era già col pigiamino, ha preso il suo ciuccio, l'acqua, il suo orsetto e mi fa: mamma? e si è avviata verso la sua camera... Il tempo vola...ma sai cosa mi aiuta a superare giornate particolarmente difficili? Il pensiero che, come dici tu, non sarà sempre così, che ci saranno giorni migliori... Poi, magari, in futuro...saranno i ricordi del passato a darmi la forza di vivere il presente... |
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