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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 03-01-2008, 17.59.44   #1
samana85
Ospite
 
Data registrazione: 08-06-2007
Messaggi: 12
Question In_Stallo

Ciao a tutti, vi scrivo sperando in un vostro consiglio o quantomeno in una vostra opinione sulla mia situazione...
Non riesco a fare chiarezza dentro di me per capire cosa mi piacerebbe fare nella mia vita, lavorativamente parlando.
Ho 22 anni, e mi sento male non avendo ancora se non un lavoro pero almeno un'idea di cosa potrei fare nel mio futuro.
Dopo un diploma ad indirizzo tecnico, mi sn iscritta molto precipitosamente e non sapendo bene a cosa andavo incontro a economia e dopo un solo mese di corso ho cambiato passando a lettere dove c'era gia una mia amica che si era iscritta.
La letteratura mi è sempre piaciuta ma dopo il primo esame mi sono bloccata nn riuscendo piu a dare altri esami..ero paralzzata,non riuscivo a presentarmi agli esaminatori,solo l'idea mi terrorizzava. continuavo a dire ai miei che avrei fatto al piu presto un altro esame ma mentivo a me stessa e a loro non riuscendo a farlo. Inoltre a volte pensavo che questa facoltà non mi avrebbe portata da nessuna parte, non avrei avuto delle competenze specifiche ma solo piu cultura e a questo si aggiungeva il fatto che sentivo sempre piu l'esigenza di un indipendenza economica...Sono passati in queste condizioni due anni....solo il pensiero di aver buttato cosi il mio tempo e di aver fatto spendere tanti soldi ai miei mi fa stare male..ma la cosa che di piu mi fa star male..
Ora sono IN_STALLO come ho scritto nel titolo...
Una cosa che ho notato di me è questa:gli altri! Non parlo mai di me..sempre di quello ke fanno gli altri.. questo nella mia famiglia (mi lusinga parlare di quanto mio fratello sia bravo a suonare il piano o di quanto siano belli i quadri che mia sorella dipinge o di quanto siano realistiche le sue statuette di porcellana..) o anche di amici e conoscenti (di quanto sia stata brava quell'amica a laurearsi o di quell'altra che si è iscritta a medicina ecc)..
Grazie a tutti coloro mi risponderanno...
samana85 is offline  
Vecchio 03-01-2008, 20.29.17   #2
feng qi
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
Riferimento: In_Stallo


ciao e benvenuta.

Sebbene pensi di aver scritto tanto di te in verità, come é ovvio, so pochissimo di te. Così ti dirò per adesso solo poche parole sperando tu capisca che via via che tu ti aprirai, ti si potrà rispondere meglio.

L'unica cosa che per adesso ti direi é che spesso i messaggi dell'inconscio sono quelli su cui soffermarsi a riflettere. guarda con attenzione le sensazioni che originano nel tuo cuore e lasciale fluire in te. Non frenarle, non giudicarle. Solo lasciale fluire, respirale.

Poi ti chiedo: esiste qualcosa nella tua vita che dà gioia?

Non so...un hobby, un' attività segreta come scrivere poesie, romanzi...tenere le mani nel naso

Scherzo.
Ma in realtà noi non dobbiamo solo trovare un lavoro, eh? Dobbiamo trovare quell'attività che ci rende felici e appagati, e al contempo ci sostenti.

Se anche decidi di fare la donna di casa e trovi pace nel quotidiano riordinare la casa, aver cura dei mobili come dei tuoi familiari..c'é amore e soddisfazione in ciò...allora ci sei!

Se fai il netturbino con dedizione al senso dell'igiene e del bene comune e sei soddisfatto...allora ci sei!

Mi spiego? Una persona "sente"la propria strada dalla gioia che ne ricava nell'adempiervi.

Scava in te con delicatezza e pazienza. Qualcosa troverai.

Un abbraccio
feng qi
feng qi is offline  
Vecchio 04-01-2008, 21.36.00   #3
NAJ
Ospite
 
Data registrazione: 28-12-2007
Messaggi: 20
Riferimento: In_Stallo

Ciao carissima, concordo con feng, su tutto quanto ha scritto, ho trovato davvero delicato il suo intervento.
Non scrivi molto di te, ma se posso permettermi, forse anche sbagliando, ho avuto l'impressione che tu non ti permetta di sapere ciò che desideri fare della tua vita, e di conseguenza, non sai da che parte voltarti.
Intanto non devi preoccuparti di compiacere gli altri, forse ti senti addosso il carico delle loro aspettative, forse ti senti in colpa perchè non riesci a soddisfarle, forse credi di non valere quanto gli altri, o che le tue aspirazioni non siano abbastanza importanti.
Se ho beccato anche una sola di queste ipotesi la prima cosa da fare è scrollarti tutto di dosso è imparare a darti valore, a dare valore alle tue idee, a dare valore a ciò che senti, anche senza l'accettazione altrui, senza giudizi e auto-giudizi.
Se ho errato, spero di essere riuscita a darti degli spunti per procedere nel tuo cammino.
Non è un processo facile, ma se impari ad amarti tutto verrà a te semplicemente,spontaneamente.
NAJ is offline  
Vecchio 07-01-2008, 17.34.49   #4
samana85
Ospite
 
Data registrazione: 08-06-2007
Messaggi: 12
Question Riferimento: In_Stallo

Saluti a tutti
Innanzitutto vi ringrazio tanto per l'accoglienza..fa molto piacere..e in piu mi sprona a parlare un po di piu
Sono pienamente daccordo con te feng gi, una persona deve essere soddisfatta in cio che ha scelto di fare..
Il mio problema è appunto questo...non so cosa voglio fare credo xke non so cosa voglio essere....
Hai ragione Naj, hai centrato tutto nelle tue parole, che mi hanno fatto quasi venire da piangere, perke mi hanno messo davanti alla realta del fatto che ho sprecato il mio tempo a cercare di piacere agli altri, trascurando la persona piu importante che doveva essere ascoltata: me stessa.
Questo problema risale ai tempi delle superiori.. quando anche li cercavo continuamente conferme negli altri..cercando di piacere a loro nel vestiario e nel modo di essere..reprimendo la mia personalità e mettendo a tacere la mia coscienza..
Una volta capito che qualcosa non andava...(questa situazione mi portava insensibilità, estraneità al mio corpo e alla realtà che mi circondava, avevo perso ogni contatto con me stessa da ogni punto di vista ed è una cosa mostruosa) decisi di andarmene dalla scuola..di cambiare istituto.. cosa che mi porto alla bocciatura ed è stato un dispiacere per i miei e anche per me..

credevo in questo modo di risolvere la cosa..credevo che in un'altra scuola sarei riuscita ad essere me stessa molto semplicemente..ma purtroppo mi resi conto presto che non era affatto possibile risolvere tutto cosi in fretta..

avevo capito quale era il mio problema: stavo perdendo me stessa..
ma ci voleva del tempo per ritornare ad essere se stessi dopo aver cercato e creduto pèr anni di essere qualcun'altro..


Il percorso per uscirne è stato quanto di piu brutto abbia mai passato nella mia vita..solo il pensiero davvero mi fa tremare..una crisi esistenziale bruttissima..depressione..sens o di vuoto domande su domande ecc..è stato doloroso ma grazie a mia madre con cui ho passato giorni e giorni a parlare e ad analizzarmi, e ad un libro (vivere,amare,capirsi di Buscaglia che mi ha davvero cambiato modo di vedere le cose) mano mano sono risorta..è risorta la persona allegra, che da bambina ballava per casa, entusiasta che conoscevo nel mio intimo e mi sentii soddisfatta di me..soddisfatta nell'esser riuscita ad uscirne fuori..

E pensare che tutto quello che ho passato è stato solo per gli altri mi fa una rabbia indicibile!

Ora..questa situazione sta in qualke modo verificandosi anche se in ambito diverso..sto ancora cercando di intrappolare me stessa in qualcosa, o qualcuno che non mi appartiene.

Ora dovro cercare di mettere in pratica quanto ho appreso dalla mia precedente esperienza e da queste discussioni grazie anche a voi che mi avete aperto la strada alla riflessione...
Sara difficile..spero di riuscirci come ho fatto la prima volta..


Ah dimenticavo..avete ragione..non ho detto molto di me.. posso dire che sono una persona piena di entusiasmo..amo leggere, scrivere, adoro osservare il cielo e sto costruendo il mio primo telescopio..ascoltare musica e cantare a squarciagola quando sono contenta..poi..il mio primo esame all'uni (e anke l'ultimo) fu filologia dantesca grazie al quale scoprii un'altra cosa che mi fa sentire viva la divina commedia...poi..vorrei dedicarmi al volontariato (una volta trovato lavoro pero)...
credo che possa bastare....un saluto a tutti


Vi lascio qui alcune pillole tratte dal libro di Buscaglia che ho citato sopra:


"[...] <sto cercando di riprendermi>
<Oh davvero?>
<mio marito mi ha lasciato due mesi fa>
<Oh, mi dispiace>
E la signora comincio a raccontarmi la storia della sua vita.
<E pensare> disse <che gli ho dato gli anni migliori della mia vita. Gli ho dato figli magnifici! Una casa bellissima, e l'ho sempre tenuta pulita come uno specchio. Non c'era nemmeno un granello di polvere!>
Su questo ci avrei giurato.
<I miei figli arrivavano sempre a scuola in perfetto orario> continuo la signora <ero un ottima cuoca, e invitato sempre i suoi amici. Ero sempre disposta ad andare dove voleva lui. Ero...> E cosi via..all'infinito. Mi faceva davvero pena, quella signora. Perche quasi tutte le cose che lei aveva considerato essenziali erano cose che il marito avrebbe potuto avere a pagamento.
Lei aveva perduto la sua identita! Non aveva dato al marito cio che c'era d'essenziale in lei...la magia..il mistero..la sua personalità.
Gli aveva dato ottimi pasti.. e lui sarebbe potuto andare al ristorante. Gli lavava le lenzuola e lui avrebbe potuto mandarle in lavanderia! E spaventoso!
Le chiesi:< e che cosa faceva per se?>
E la signora <Come..?cosa vorrebbe dire?>
<voglio dire, che cosa faceva lei per se stessa?
<Non avevo tempo di fare qualcosa per me stessa!>
Ci fu una pausa, poi dissi: <che cosa le sarebbe piaciuto fare?>
<Oh, ho sempre sognato di buttare via le pentole!>
Sarebbe stato meraviglioso se la signora avesse buttato via qualche pentola...non sapeva che lei stessa era essenziale. Mi faceva pena perke aveva fatto cio che credeva fosse importante secondo la sua educazione. Si era adattato a un ruolo, e in quel ruolo aveva perduto se stessa."

"la cosa meravigliosa è che non è mai possibile perdere completamente se stessi. Solo temporaneamente. Se volete trovare voi stessi, ci siete ancora! Non avete perso nulla di cio che avete avuto. E se qualche volta sentite dentro di voi un vuoto immenso, qualcosa che vi rode. qualcosa che urla per prorompere, è quell'unicità meravigliosa che dice <Ci sono ancora!ci sono ancora!Qui dentro! Cercami, sviluppami, condividimi!>"

"I filosofi e gli psicologi ce lo ripetono da anni <Tu non hai altro che te stesso...>
Ricordate la Medea della tragedia greca? Ricordate la battuta di quella splendita tragedia, quando tutto è perduto e l'oracolo le chiede: <Medea. che resta?Tutto è distrutto, tutto è finito> e Medea <Che resta? Resto io>
<Come sarebbe a dire che resta?resta tutto..resto io!>"
samana85 is offline  
Vecchio 14-01-2008, 01.19.20   #5
feng qi
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Finalmente!

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Originalmente inviato da samana85
...Il mio problema è appunto questo...non so cosa voglio fare credo xke non so cosa voglio essere....
..mano mano sono risorta..è risorta la persona allegra, che da bambina ballava per casa, entusiasta che conoscevo nel mio intimo e mi sentii soddisfatta di me..soddisfatta nell'esser riuscita ad uscirne fuori..

Ora..questa situazione sta in qualke modo verificandosi anche se in ambito diverso..sto ancora cercando di intrappolare me stessa in qualcosa, o qualcuno che non mi appartiene.

.. posso dire che sono una persona piena di entusiasmo..amo leggere, scrivere, adoro osservare il cielo e sto costruendo il mio primo telescopio..ascoltare musica e cantare a squarciagola quando sono contenta..poi..il mio primo esame all'uni (e anke l'ultimo) fu filologia dantesca grazie al quale scoprii un'altra cosa che mi fa sentire viva la divina commedia...poi..vorrei dedicarmi al volontariato (una volta trovato lavoro pero)...
credo che possa bastare....un saluto a tutti

Finalmente! Che soddisfazione leggerti per bene ora che ti sei aperta!

Intanto tieni sempre una finestra aperta anzi spalancata su questa bambina che ride, che balla per casa come un folletto felice, perché costei sei tu, sei ancora tu e non permettere a niente e nessuno di mettere a tacere questa creatura, ricordo del tuo Cielo.

Poi hai tanti interessi, sei pienissima di vita, di positività, di idee..di compassione e altruismo.

Ma ti pare poco? Dovrei darti una affettuosa mazzata in testa. Sai il tesoro che sei, che siamo tutti noi?

Vai avanti piano piano e non lascirti intrappolare. O meglio guarda la sensazione del sentirti vicina ad una possibile trappola come la naturale ricerca di sovrastrutture che fisiologicamente la mente crea per creare punti di sicurezza, appigli cui aggrapparsi per salire, per andare avanti. Gurdali sapendo ciò che sono e lascilali fluire, ovvero non frenarli e non esaltarli.

Osservali, usali, ma poi vai avanti. Abbi fiducia in te stessa, nel fatto meraviglioso di una mamma che ti segue e se mi permetti, di un Dio che ha sempre grandissima fiducia in noi.


un abbraccio
feng qi
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Vecchio 20-01-2008, 18.01.26   #6
samana85
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Ciao feng qi, voglio ringraziarti davvero per le tue affettuose parole..
cerchero in ogni modo di tenere a galla il fanciullino che è in me e che ho fortunatamente ritrovato xke ho capito che è una cosa davvero preziosa..e so che in ognuno di noi è sotterrato una creatura cosi che purtroppo molto spesso resta chiusa li mentre se tutti la lasciassero venire fuori anche solo per un po credo che sarebbe un mondo migliore..
cmq anche se al momento sn ancora un po confusa riguardo il mio futuro professionale cerchero di mettere in pratica i consigli che mi avete dato dando anche tempo al tempo..grazie!!!
samana85 is offline  
Vecchio 20-01-2008, 19.11.09   #7
il ramo rubato
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Originalmente inviato da samana85
Ciao a tutti, vi scrivo sperando in un vostro consiglio o quantomeno in una vostra opinione sulla mia situazione...
Non riesco a fare chiarezza dentro di me per capire cosa mi piacerebbe fare nella mia vita, lavorativamente parlando.
Ho 22 anni, e mi sento male non avendo ancora se non un lavoro pero almeno un'idea di cosa potrei fare nel mio futuro.
Dopo un diploma ad indirizzo tecnico, mi sn iscritta molto precipitosamente e non sapendo bene a cosa andavo incontro a economia e dopo un solo mese di corso ho cambiato passando a lettere dove c'era gia una mia amica che si era iscritta.
La letteratura mi è sempre piaciuta ma dopo il primo esame mi sono bloccata nn riuscendo piu a dare altri esami..ero paralzzata,non riuscivo a presentarmi agli esaminatori,solo l'idea mi terrorizzava. continuavo a dire ai miei che avrei fatto al piu presto un altro esame ma mentivo a me stessa e a loro non riuscendo a farlo. Inoltre a volte pensavo che questa facoltà non mi avrebbe portata da nessuna parte, non avrei avuto delle competenze specifiche ma solo piu cultura e a questo si aggiungeva il fatto che sentivo sempre piu l'esigenza di un indipendenza economica...Sono passati in queste condizioni due anni....solo il pensiero di aver buttato cosi il mio tempo e di aver fatto spendere tanti soldi ai miei mi fa stare male..ma la cosa che di piu mi fa star male..
Ora sono IN_STALLO come ho scritto nel titolo...
Una cosa che ho notato di me è questa:gli altri! Non parlo mai di me..sempre di quello ke fanno gli altri.. questo nella mia famiglia (mi lusinga parlare di quanto mio fratello sia bravo a suonare il piano o di quanto siano belli i quadri che mia sorella dipinge o di quanto siano realistiche le sue statuette di porcellana..) o anche di amici e conoscenti (di quanto sia stata brava quell'amica a laurearsi o di quell'altra che si è iscritta a medicina ecc)..
Grazie a tutti coloro mi risponderanno...

Mi sono trovato, non molti anni fa, in una condizione molto simile alla tua. Vedevo amici che si stavano laureando, mentre io stavo facendo spendere soldi ai miei genitori, rimanendo indietro con la laurea. E altre volte nella mia vita, mi sono sentito "inadeguato" rispetto a quello che teoricamente avrei dovuto essere.

Ho stretto i denti, e finito gli studi... anche se ad essi non davo molta fiducia, e ora, a distanza di una decina di anni, sono veramente contento di averlo fatto. Mi sono laureato, fatto le ossa... e sono veramente soddisfatto di aver tenuto "duro". I dubbi sono spariti, e mi sento professionalmente realizzato.

L'unica consiglio che ti posso dare, qualunque sia la strada che sceglierai, è di tenere alte le motivazioni, e di metterci l'anima. Tenendo "duro" quando ci sono inevitabili difficoltà.

In bocca al lupo. Ciao!
il ramo rubato is offline  
Vecchio 21-01-2008, 14.54.00   #8
samana85
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ciao ramo rubato..posso kiederti in cosa ti sei laureato e se hai trovato lavoro in un ambiente attinente ai tuoi studi?
cmq il mio problema è capire verso cosa indirizzarmi per poi "farmi le ossa"...grazie saluti
samana85 is offline  
Vecchio 21-01-2008, 20.51.01   #9
layla
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Ciao samanta.
Quando non si è particolarmente fieri e soddisfatti di se stessi, capita di annullare discorsi in cui siamo protagonisti per spostarci sugli altri. Non sai quante volte l'ho fatto anche io.
Ho studiato per 2 anni in una facoltà che mi piaceva ma nella quale non riuscivo ad andare avanti. Ero sfiduciata e per nulla stimolata. Come te ho sofferto per aver fatto spendere tanti soldi ai miei senza ripagarli di nulla. Così ad un certo punto con dolore ho detto basta. Ho avuto mesi difficili anche a causa di alcuni problemi che si sono sovraffollati. Ma poi a novembre la svolta. Ho trovato un lavoro dopo mesi di inattività ed ho scoperto che mi piace.
Alla fine credo che nella vita molto spesso si debba toccare il fondo per poi risalire un pò la china. E' una frase fatta ma che corrisponde alla realtà.
Una strada la troverai...forse, quando non ci crederai più.
Un abbraccio
layla is offline  
Vecchio 21-01-2008, 21.24.08   #10
il ramo rubato
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Originalmente inviato da samana85
ciao ramo rubato..posso kiederti in cosa ti sei laureato e se hai trovato lavoro in un ambiente attinente ai tuoi studi?
cmq il mio problema è capire verso cosa indirizzarmi per poi "farmi le ossa"...grazie saluti

Diciamo che la mia laurea mi ha aiutato molto, visto che sono laureato in ingegneria. Ho cambiato più volte lavoro, facendo vari tipi di esperienza. In ditta pubblica, lavorando nel pubblico e come libero professionista.
Per quello che vedo, l'inserimento nel mondo del lavoro è più semplice per lauree come ingegneria... ma è un vantaggio di circa un anno.

Io credo che soprattutto la buona volontà, e la capacità di relazionarsi con gli altri, diano molto di più di una laurea specifica.

Fatti valere... e lascia anche un po' di spazio extraprofessionale per quello che ti porti dentro.
Ciao!
il ramo rubato is offline  

 



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