Altro ottimo argomento
La mia opera di Pirandello preferita: Così è se vi pare.
In scena un marito e una suocera si confrontano su chi sono e chi non sono, e sul perché sono giunti in un dato luogo.
Parlano della moglie di lui (e figlia di lei).
Il marito dice che la moglie è malata, la suocera che la figlia è segregata dal marito.
Il pubblico siamo noi, insieme al paesino dove i tre sono giunti e che fa da coro alla rappresentazione.
Il mistero talmente si infittisce che, alla fine, se non ricordo male, a chiarire la situazione arrivano le autorità.
Interrogano la moglie/figlia.
Ci dica chi è.
La risposta, cui segue l'immediata chiusura del sipario nel silezio generale è:
io sono quella che mi si crede.
L'ho sempre trovata geniale.
Sintetizza, meglio di qualunque altra frase, il senso dell'inconoscibilità della verità con i mezzi comuni. Della falsità di qualsiasi visione proprio perché soggettiva. Proveniente da noi.
Qualsiasi affermazione parte dalle parole che usiamo (il significante), per esprimere un concetto (il significato).
In ognuno di noi significante e significato sono differenti.
Il linguaggio è un codice imperfetto, io so cosa intendo con un determinato termine ma quando esprimo un concetto come faccio ad essere certa che ogni termine da me usato arriva al mio interlocutore nell'accezione che intendo dargli? Inevitabilmente passerà attraverso l'imperfetto filtro del mio linguaggio, attraverserà la mente dell'altro, arrivando alla sua esperienza.
Mi verrà replicato qualcosa attraverso un nuovo utilizzo di significanti cui io darò significati diversi rispetto a chi li ha usati.
E così all'infinito...
Quando si parla di fatti, si chiedono prove.
Ma ci sono prove certe, e prove presunte... e sulle prove presunte molto si costruisce con la logica (che può tradire) o con la fantasia.
Il reale non è conoscibile, il concetto stesso di realtà è assolutamente pieno di contenuti soggettivi.
Penso che alla verità si arrivi non attraverso il pensiero logico cui siamo abituati, o attraverso il linguaggio dialogico cui siamo abituati.
Probabilmente siamo dotati di altri strumenti di conoscenza, che non sappiamo ancora utilizzare...
Buon weekend!